«Non v’è mondo fuor di queste mura…»

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There is no world without Verona walls,

But purgatory, torture, hell itself.

Hence “banished” is banish’d from the world,

And world’s exile is death…

Finalmente ci siamo. Oggi è sabato e, insieme a Davide, ho deciso di dedicare questo giorno della settimana, e tutti i sabati a seguire, alla città che fa da location al nostro ateneo. Molti di voi avranno già visitato Verona, altri ci staranno leggendo senza averlo mai fatto, altri ancora probabilmente già ci vivono. Qualunque sia il vostro caso, sarebbe bello se questa piccola rubrica settimanale fosse per voi una nuova chiave di lettura della città, un mezzo per trarne nuovi scorci e prospettive, alla scoperta di luoghi nascosti o locali di cui non siete a conoscenza. A tal proposito, mi farebbe davvero piacere poter interagire con voi. Potreste, per esempio, commentare il post inserendo la vostra must see list, con i posti che secondo voi sono assolutamente da vedere. Nel caso foste dei futuri studenti fuori sede, spero che questi interventi possano aiutarvi a farvi un’idea sulla nostra città scaligera, a mio parere una delle più belle d’Italia.

Come vi ho già accennato nella mia presentazione, Verona è uno dei motivi che mi hanno spinto ad iscrivermi a questo ateneo. Non il principale, ovviamente, né tantomeno l’unico, ma diciamo che la scelta è stata fortemente influenzata dalle mie precedenti visite alla città e dai bellissimi ricordi che di quei giorni ancora conservo. Ricordo bene la tristezza che provai nel dovermene andare la prima volta in cui ci sono stata!

La fama mondiale di Verona è in gran parte merito del poeta e drammaturgo William Shakespeare che, pur non avendola mai visitata, decise di ambientare proprio qui quella che sarebbe diventata la sua tragedia più nota, oltre alla storia d’amore forse più famosa al mondo. Il balcone di Giulietta (nel senso architettonico e anatomico del termine!) è, insieme all’Arena, una delle principali mete turistiche per gli oltre tre milioni di persone che ogni anno fanno visita alla città. Lo potete trovare in via Cappello 23, a due passi da Piazza delle Erbe. Sono sicura che non avrete difficoltà ad individuarlo considerata la massa di turisti che ogni giorno blocca il passaggio e che con il tempo imparerete a vincere a colpi di slalom. Sebbene il balcone risalga soltanto agli inizi del Novecento, l’edificio a cui è annesso è realmente appartenuto a una tale famiglia Capuleti (Cappelletti, per l’esattezza). Edificio romanico di impianto duecentesco, la casa di Giulietta mette a vostra disposizione autentiche ceramiche, abiti medievali, affreschi e camini in mattoni. Insomma, tutto quello di cui avete bisogno per calarvi nell’atmosfera shakespeariana. Oggi, tuttavia, il turismo di massa e il suo naturale sfruttamento commerciale hanno reso la casa di Giulietta un posto non particolarmente amato da chi Verona la vive quotidianamente.

Un trattamento diverso è invece riservato alla tomba di Giulietta, location decisamente meno nota e più suggestiva, situata in via del Pontiere 35. Vi posso assicurare che qui non troverete negozi che vendono gadget amorosi (cuori, tazze e lucchetti, per citare alcuni grandi classici), né hotel di lusso per il vostro soggiorno romantico (al massimo potrei suggerirvi un fantastico ristorante messicano a due passi da lì), ma un silenzioso ex convento di frati cappuccini risalente al XIII secolo. La tomba consiste in una fredda e umida cripta sotterranea contenente il sarcofago scoperchiato in marmo rosso. Anche qui non mancano i turisti, ma il silenzio reverenziale e l’affollamento decisamente meno selvaggio rendono l’atmosfera ben più fascinosa ed evocativa.

Ok, come previsto questo post ha preso una piega inevitabilmente romantica, quindi non ci resta che andare fino in fondo. Ci penserà Davide a bilanciare la situazione! La tragedia di Romeo e Giulietta ha ispirato una ventina di adattamenti cinematografici. I più famosi sono il film di Zeffirelli e quello di Baz Luhrmann con Leonardo Di Caprio, oltre al più recente Letters to Juliet (con Amanda Seyfried e Vanessa Redgrave), che è stato girato proprio nella bella Verona nell’estate del 2009. Il film, oltre ad essere una piacevole storia d’amore, mostra degli scorci della città e del Lago di Garda davvero mozzafiato. Vi consiglio caldamente di guardarlo. Romeo e Giulietta sono anche stati recenti protagonisti di un adattamento teatrale decisamente più pop che ha debuttato proprio in Arena il 2 ottobre dell’anno scorso: Ama e cambia il mondo. Siete già stati in Arena, vero? E l’avete già vista sia di giorno che durante gli spettacoli? Non potete perdervi nessuna delle due esperienze. Di giorno avrete l’occasione di apprezzare l’anfiteatro in tutta la sua maestosità, ma gli spettacoli, che vista la stagione generalmente cominciano al tramonto e terminano di notte, sono un’emozione che difficilmente vi lascerà indifferenti. Vedere il cielo che diventa via via più scuro mentre l’Arena sotto di esso si accende è uno spettacolo straordinario a cui vorrete assistere di nuovo già il giorno seguente, nonostante le gradinate dell’anfiteatro non siano il massimo del comfort! Se non avete mai provato questa esperienza ma un po’ vi ho incuriosito, potreste approfittare degli sconti che l’università mette a disposizione per studenti e personale durante la stagione lirica. Date un’occhiata a questo articolo dell’Univr Magazine (il giornale di ateneo di cui avrò l’occasione di parlarvi nei prossimi post) e troverete tutte le informazioni necessarie per avere il vostro biglietto a soli 10 euro. Fidatevi: ne vale davvero la pena.

Ok credo che per oggi possa bastare. Appuntamento allora al prossimo sabato con un altro post dedicato a Verona. Buon weekend!

#univrtellers | Francesca

I luoghi dell’UNIVR

Siete riusciti a completare il gioco che vi abbiamo proposto? Complimenti a quelli che hanno dato le risposte corrette, fra cui Cristiano, Ilaria e Raffaello.

In ogni caso ecco qui la soluzione.

Ricapitolando, la nostra UNIVR vanta ben 15 dipartimenti con un totale di 61 corsi di laurea, più di 60 master e corsi di perfezionamento, 10 scuole di dottorato, 38 corsi di dottorato di ricerca e 40 scuole di specializzazione. Niente male per un ateneo così giovane!

I dipartimenti sono le strutture organizzative in cui si articola l’università. Essi rappresentano il punto di incontro tra l’attività didattica e la ricerca scientifica relative ad un determinato ambito disciplinare. Biotecnologie, Chirurgia, Economia Aziendale, Filologia, Letteratura e Linguistica, Filosofia, Pedagogia e Psicologia, Informatica, Lingue e Letterature Straniere, Medicina, Patologia e Diagnostica, Sanità Pubblica e Medicina di Comunità, Scienze della Vita e della Riproduzione, Scienze Economiche, Scienze Giuridiche, Scienze Neurologiche e del Movimento e Tempo, Spazio, Immagine, Società sono quelli presenti a Verona.

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I dipartimenti sono raggruppati in più poli, tendenzialmente in base alla macro area di afferenza, e sono distribuiti in diverse aree della città. Il quartiere di Veronetta, per esempio, ospita il famoso Polo Zanotto (luogo centrale didattico-amministrativo e location assai gettonata per gli eventi targati “UNIVR”), il Palazzo di Lingue, il Palazzo di Economia e la sede Dse (ossia Dipartimento di Scienze Economiche) e  il Palazzo Zorzi – Polfranceschi. Poco distante, nel quartiere di Cittadella, è situata la sede di Scienze Giuridiche. Da come potrete dedurre, in questa zona centrale si trovano gli edifici relativi alle macro aree Scienze Umane e Scienze Giuridiche ed Economiche.

Una posizione più periferica (ma solo per quanto riguarda l’ubicazione!) ha invece il polo scientifico di Borgo Roma. Esso comprende il Policlinico G. B. Rossi, la sede di Ca’ Vignal e gli Istituti Biologici di Strada Le Grazie. Tale complesso ospita le macro aree Scienze della Vita e della Salute e Scienze e Ingegneria. Tuttavia, è bene fare alcune precisazioni. Il  dipartimento di Medicina ha la sua sede distaccata all’Ospedale Civile Maggiore, situato nel quartiere di Borgo Trento. Diversa ubicazione ha anche il corso di laurea in Scienze e tecnologie viticole ed enologiche situato nella suggestiva cornice di Villa Lebrecht a S. Floriano di S. Pietro Incariano, in provincia di Verona.

Ultima, ma non meno importante la struttura che accoglie la macro area Scienze neurologiche e del movimento, che data la presenza degli appositi impianti sportivi, si trova leggermente fuori dal centro storico di Verona, nel quartiere di Borgo Venezia.

Mappa sedi Univr

L’università di Verona dispone anche di alcune sedi distaccate. In primis Vicenza con il suo Polo Scientifico Didattico Studi sull’Impresa che ospita i corsi di Laurea in Economia e Commercio ed Economia Aziendale, i corsi di Laurea Magistrale in Economia delle Imprese e dei Mercati Internazionali e in Direzione Aziendale. Appartengono, inoltre, all’ateneo scaligero le sedi didattiche  di Legnago (VR), Bolzano, Trento, Ala (TN), Rovereto (TN) e Canazei (TN).

Per evitare che i vostri futuri spostamenti si trasformino in agognati pellegrinaggi interdipartimentali, ho pensato quindi di proporvi ben due mappe, sulle sedi dei dipartimenti la prima mentre la seconda sui luoghi dell’UNIVR… In questo modo dovreste veramente impegnarvi per sbagliare!

#univrtellers | Davide

 

Diventa anche tu un #univrtellers

Ciao a tutti! Ieri allo Student’s Day targato Univr eravamo presenti anche noi #univrtellers. Ecco tutte le foto che vi abbiamo scattato dentro la nostra bellissima polaroid personalizzata. Vi trovate? 🙂

Un po’ di storia non fa mai male

vintage

Che la Forza sia con noi allora, caro Davide! Fatte le rispettive presentazioni non ci resta che salire a bordo della nostra Millenium Falcon (o della barca di Caronte, a seconda dei gusti) e partire alla scoperta del mondo UNIVR, un mondo che, se conosciuto nella sua totalità, è in grado di offrire innumerevoli vantaggi. Molto spesso accade che gli studenti, soprattutto  i nuovi arrivati, non siano al corrente della vasta gamma di opportunità formative, progetti e gruppi presenti in ateneo. Una vera limitazione, in quanto preclude la possibilità di vivere esperienze edificanti sia dal punto di vista umano che professionale. Il compito di noi univrtellers sarà pertanto quello di fornirvi delle istruzioni per l’uso in modo da permettervi di sfruttare al massimo le potenzialità di questo grande congegno chiamato università.

Il miglior modo di far propria una realtà è quello di conoscerne il passato. Quale inizio di viaggio migliore, quindi, delle origini storiche della nostra UNIVR? Diversamente da altre università italiane, Verona non ha alle spalle secoli e secoli di tradizione. Come si dice, però, il successo non sta tanto nella quantità, quanto nella qualità del lavoro. Nonostante i suoi 32 anni, infatti, l’ateneo scaligero vanta una posizione d’eccellenza a livello nazionale e non solo. Di recente, per esempio, il team di Nefrologia della nostra università è stato riconosciuto primo nella classifica mondiale sulla ricerca nel campo del rene a spugna midollare. Un primato che l’Anvur, l’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, estende a tutto il settore medico. Ma torniamo a noi. Già nel 1339 una bolla papale di Benedetto XII riconosceva alla città di Verona lo studim generale (locuzione con cui si indicavano le università medievali) organizzato nelle facoltà di diritto, medicina e arte. Tuttavia, fu solo nel secondo dopoguerra che un gruppo di studiosi legato alla rivista Nova Historia manifestò la volontà di creare una vera e propria università. Nell’estate del 1959, infatti, su iniziativa dell’allora sindaco Giorgio Zanotto, con il sostegno della Camera di Commercio e dell’Amministrazione provinciale, vennero create la Libera Facoltà di Economia e Commercio e il Consorzio per gli Studi Universitari (l’attuale Palazzo Giuliari di via Dell’Artigliere 8, attuale sede del Rettorato). A causa del mancato riconoscimento da parte delle autorità governative, i lavori dovettero essere sospesi fino al 1963, quando l’università di Padova riconobbe Verona come sua sede staccata per la facoltà di Economia e Commercio. A questa si aggiunsero poco dopo anche le facoltà di Medicina e Chirurgia e Magistrato, divenuta in seguito Lettere e Filosofia. La storia dell’ateneo scaligero iniziò ufficialmente nel 1982, quando le autorità governative ne concessero alla città l’autonomia e la statizzazione. Nel corso degli anni, grazie a numerosi finanziamenti provenienti da istituzioni regionale e locali, enti pubblici e privati, la nostra università è arrivata a contare ben 8 facoltà, oggi ridotte a 4, che hanno recentemente mutato il loro titolo in Macro Aree Scientifico Disciplinari:

  • Scienze Giuridiche ed Economiche
  • Scienze Umanistiche
  • Scienze della Vita e della Salute
  • Scienze e Ingegneria

15, 61, 63, 4, 42 e 14

Vi state chiedendo se sono stata colta da un improvviso istinto veggente grazie al quale potrete vincere milioni e milioni tentando la sorte? Posso assicurarvi che non è così. È la nostra UNIVR che ha dato i numeri! Provate a completare l’enigma e questa sera sveleremo tutti i commenti. A domani la soluzione che vi proporrà Davide.

Noi ci rileggiamo sabato!

enigma

#univrtellers | Franci

Davide, i mondiali e Obi-Wan Kenobi

davidepresentazione1

Divano, pop corn e televisione accesa. Ovviamente sintonizzata sulle semifinali del mondiale di calcio, che quest’anno, come sapete molto bene, si tiene in Brasile, terra d’adozione del calcio toda joia toda beleza. Purtroppo l’avventura azzurra non è andata come si poteva sperare, ma anche le altre partite del mondiale hanno il loro fascino. Serata perfetta, insomma, e ieri sera è andata proprio così. Non rispecchierà proprio la vita di uno studente modello, ma non riesco a resistere alla tentazione delle interviste pre-partita e dei commenti in studio, nemmeno nei giorni più infuocati e disseminati di esami all’università. Prima il piacere e poi il dovere! Questo è il motto che si è insinuato nella mia testa e che sono sicuro mi accompagnerà fino alla tanto attesa finale. Continua –>

#univrtellers | Davide

Francesca, Virgilio e il maestro Yoda

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“Ond’io per lo tuo me’ penso e discerno

che tu mi segui, e io sarò tua guida,

e trarrotti di qui per loco etterno…”

Tranquilli, non vi spaventate! Non ho nessuna intenzione di sottoporvi a una soporifera lezione di letteratura italiana nel bel mezzo della pausa estiva. Proprio ieri, però, mentre stavo parafrasando il primo canto dell’Inferno dantesco in vista del prossimo esame (ebbene sì, lo studente universitario studia anche a luglio!), ho realizzato la fortuna del nostro poeta fiorentino nell’aver avuto al suo fianco, durante il celebre viaggio, una guida esperta. Continua –> 

#univrtellers | Francesca