Quelle iene di #univrtellers…intervista doppia ai tutor del servizio orientamento studenti

Buongiorno seguaci! ☺ Se ben ricordate, fin dal primo post noi univrtellers ci siamo proposti come guide che vi avrebbero condotto alla scoperta del mondo UNIVR. Tuttavia, non essendo gli unici misericordiosi ad essere mossi da un sentimento d’amore incolmabile verso i propri simili ☺, abbiamo pensato di presentarvi coloro che in questi giorni stanno vestendo i panni dei tutor nel servizio di accoglienza studenti. Si tratta di un gruppo di universitari, provenienti dalle diverse macro aree scientifico disciplinari, pronti a fornire informazioni sull’offerta formativa, sulle modalità di iscrizione e su tutti gli strumenti e le agevolazioni che l’ateneo mette a disposizione. Saranno lieti di risolvere ogni vostro dubbio riguardo il percorso (o i percorsi) verso cui siete orientati in modo da agevolare la scelta, o per i più sicuri la conferma, di quello più adatto a voi. Saranno presenti per tutto il mese di settembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, nelle apposite postazioni allestite all’interno del chiostro San Francesco.

Vi proponiamo di seguito una “doppia intervista” realizzata a due simpaticissime tutor che troverete ad accogliervi!

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#univrtellers | Davide

L’università (in)veste su di voi…da capo a piedi firmato UNIVR

Care matricole, in questi giorni noi univrtellers stiamo ispezionando il rianimato chiostro San Francesco alla ricerca di nuovi volti. Attenzione però, tenete a freno il vostro desiderio di celebrità! Stiamo semplicemente cercando di raccogliere alcune vostre impressioni post-immatricolazione. Per i più ottimisti fra voi, tuttavia, potrebbe risultare comunque un buon trampolino di lancio nel mondo dello showbiz targato UNIVR. Avrete, infatti, la possibilità e l’orgoglio di vedere apparire il vostro volto o la vostra voce (o addirittura entrambi, se verrete scritturati per un’intervista video) direttamente sui profili social, Facebook, Instagram e YouTube, del nostro ateneo. Nelle vesti di storytellers speciali racconterete cosi la vostra esperienza ed aspettative universitarie.

Come ogni testimonial che si rispetti, dovreste immergervi nel nuovo mondo letteralmente da capo a piedi. Quale modo migliore dunque se non quello di far visita all’UnivrStore, il negozio ufficiale d’ateneo?

Felpe, t-shirt, polo, pantaloni, cappelli, cravatte per i più esigenti e tanti altri articoli firmati Franklin&Marshall sono a vostra disposizione nello store che troverete sulla sinistra appena varcata la soglia del chiostro. Ad accogliervi in questi giorni ci sarà la gentilissima Valentina, studentessa di Scienze dell’Educazione, pronta a darvi utili consigli in materia di taglie, modelli e colori!

Anche lei, così come tanti altri studenti, è impegnata nelle “150 ore”, un servizio di collaborazione ad attività connesse ai servizi resi dall’università, di cui avremo sicuramente occasione di parlare nei prossimi post.

Vi proponiamo di seguito un breve slideshow così da potervi fare un’idea di ciò che troverete all’interno dello Store!

#univrtellers | Francesca

#selfiedalmondo, parte 3

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Bentrovati #univrtellers fans! Ritorna oggi l’appuntamento con l’esperienza Erasmus raccontata direttamente da coloro che l’hanno vissuta. Vi proponiamo di seguito la testimonianza di Camilla Raffaelli, studentessa di Marketing e Comunicazione d’Impresa all’università di Verona.

Camilla, cosa ti ha spinto a trascorrere un periodo di studi all’estero?

Fin dal primo momento in cui mi sono iscritta all’ università di Verona il mio obiettivo è stato l’ Erasmus, e le ragioni erano diverse. Avendo frequentato il liceo linguistico avevo, e tuttora ho, una propensione per le lingue. L’inglese in particolare è sempre stata la mia favorita, tanto che già durante gli anni del liceo avevo fatto brevi vacanze studio in Inghilterra ed Irlanda. In primis, dunque, volevo accrescere la mia capacità di parlare in inglese, quasi a livello di lingua madre. Inoltre, amo viaggiare e vedere nuovi posti e l’Erasmus mi sembrava l’occasione perfetta. Volevo mettermi in gioco, essere indipendente e capire se ce l’avrei fatta da sola. Mi incuriosiva vedere ed interagire con un modo diverso di apprendere, studiare e di vivere la vita da studente. Ovviamente c’era in me anche l’intenzione di divertirmi.

Quali sono le tre parole chiave che utilizzeresti per fotografare la tua esperienza Erasmus?

  1. Emozionante
  2. Irripetibile
  3. Giovane

Com’è la vita dello studente universitario all’estero? Da quali ritmi è scandita e come si distingue da quella in Italia?

La vita dello studente universitario in Inghilterra è molto diversa da quella in Italia. Gli studenti devono seguire lezioni e seminari, quest’ultimi in gruppi ristretti di 10 o 15 persone. Oltre alla preparazione personale, le valutazioni vengono date anche in base alla partecipazione, alla realizzazione di presentazioni e discussioni e alla redazioni di saggi brevi. Il voto finale quindi non è dato da un singolo esame. Tuttavia, bisogna dire che gli studenti inglesi trovano anche tempo per festeggiare: la mattina all’università e la sera divertimento (tranne nei periodi clou di fine semestre).

Quali arricchimenti personali porterai a casa dopo tale esperienza?

Sono cresciuta e cambiata durante questa esperienza, mi sono tolta delle paure e costruita delle sicurezze. Sono più consapevole di quello che riesco a fare da sola, ho incontrato tante persone e culture differenti che mi hanno insegnato a vedere il mondo con occhi diversi e a capire che la realtà non è una soltanto.

 

Camilla Raffaelli

Vogliamo ringraziare Camilla per la sua disponibilità, augurandoci che contributi simili possano servire ai nostri studenti per avere un’idea più chiara sulla questione Erasmus.

Qualcuno di voi ha già fatto o ha in programma un’esperienza all’estero? Se si, fateci sapere quali luoghi avete visitato o verso quali mete siete diretti. Sognando posti esotici io ritorno a studiare!

A presto giovani matricole! 🙂

#univrtellers | Davide

 

 

Benvenuti, welcome, bienvenidos, bienvenue, 欢迎, Сардэчна запрашаем!

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Se ad agosto è toccato agli studenti di Economia e Commercio avere a che fare con il primo test della loro carriera universitaria, ieri è stata la volta degli studenti stranieri che hanno dovuto sostenere l’esame di idoneità linguistica, il primo scoglio prima dell’iscrizione. Noi univrtellers eravamo lì per conoscere le future matricole durante l’International Welcome Day. Più di trenta i futuri studenti pronti a ricevere il benvenuto dell’università e, insieme a questo, una pratica guida all’uso della vita in ateneo e il prontuario per l’immatricolazione perfetta. Tante le cose dette, altrettante quelle immediatamente dimenticate. Per coloro che avessero dimenticato proprio tutto, la cosa fondamentale, il punto di partenza, rimane in ogni caso questa:

ISU, via Campofiore 19/A

info: verona@isuservices.it

alloggi: accomodation@isuservices.it

  1. ricordarsi il permesso di soggiorno
  2. richiedere un codice fiscale

Alessandra Parisi sarà disponibile per le immatricolazioni in aula T.9 lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13.

Dopo essere state bombardate dalle più disparate indicazioni, le ignare matricole pensavano finalmente di poter approfittare del ricco buffet organizzato ma, prima che riuscissero a prendere possesso di una delle meravigliose pizzette, una folta schiera composta da giornalisti armati di videocamera, radiocronisti venuti con microfono e musica e strani personaggi rossi, era pronta per l’assalto delle domande.

Come ti chiami? Da dove vieni? Come ti trovi qui? Quanto pensi di restare? Ti piace Verona? Vuoi farti una foto per il blog? (a proposito non dimenticate di controllare instagram e i social).

Potevamo noi essere da meno? Ovviamente no! Armati della nostra fedele polaroid siamo andati ad importunare e a conoscere gli affamati studenti.  Ragazzi provenienti dal Camerun, dalla Cina, dalla Tunisia e dalla più vicina Spagna, approdati in quel di Verona per frequentare la nostra università e per conoscere il nostro Paese si sono infatti tutti dimostrati contenti di aver scelto Verona come città per gli studi.

Le cose da fare prima delle lezioni sono tante e le esperienze da vivere innumerevoli, ma di una cosa sono sicura: se non si sono fatti spaventare dalla parlantina e dall’ “invadente” accoglienza italiana; fatta di mille domande, richieste, foto, interviste e riprese video; questi ragazzi non si faranno spaventare da nulla. Se mi state leggendo benvenuti a Verona!

#univrtellers | Francesca

Test d’ammissione a Economia, tra Ignazio Visco, i ministri e… la birra!

Ministri, la parola “vessare”, il presidente della Camera, la birra e Ignazio Visco. Parole in libertà, penserete voi. Non è cosi! Sono solo alcuni dei temi delle 80 domande a risposta multipla con cui hanno dovuto fare i conti i giovani ragazzi che ieri mattina si sono sottoposti al test di ammissione ai corsi di laurea di Economia e Commercio e di Economia aziendale per le sedi di Verona e Vicenza. Un momento molto importante che permetterà a una parte dei 314 candidati che si sono presentati di aprirsi nuove strade di studio con lo sguardo rivolto verso la propria professione futura.

Gli studenti, radunati già dalle 9 nel polo Zanotto, hanno affrontato la prova alle 10.30. Ottanta minuti di tempo per ottanta domande a risposta multipla, di cui 45 di tipo logico-matematico e 35 di lingua italiana e cultura generale: poco tempo a disposizione secondo molti dei candidati. In 695 hanno partecipato ai test. Di questi, 314 hanno sostenuto la prova a Verona, 180 nella sede di Vicenza mentre in 201 si sono presentati negli altri atenei convenzionati, tra cui Padova, Venezia, Trieste, Udine e Trento. Noi univrtellers non potevamo di certo farci sfuggire un evento di così grande portata e importanza per i veri protagonisti della nostra storia: i futuri studenti. Ci siamo così appostati fuori dal polo Zanotto in attesa dei valorosi candidati usciti dalla prova per conoscerli da vicino e scoprire le loro sensazioni ed emozioni.

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Ora non ci resta che connetterci a UNIVR! La graduatoria dei meritevoli sarà pubblicata sul sito alle ore 18 del 29 agosto.

#univrtellers | Davide

ESU: la vita universitaria a 360°

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Buon giorno compagni di viaggio! Spero che abbiate trascorso un piacevole ferragosto concedendovi una breve pausa dallo studio. Siamo ormai al giro di boa: la seconda metà di agosto è entrata nel vivo e i poli della nostra università cominciano a ridestarsi dal letargo estivo. Con il nuovo anno accademico alle porte, oggi vorrei tornare a parlarvi dei servizi che l’università mette a disposizione di noi studenti per rendere la nostra esperienza di studio più completa e piacevole possibile, andando ad abbracciare anche ambiti non strettamente connessi allo studio ma comunque indispensabili. Oggi parliamo dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario: l’ESU, per gli amici.

L’ESU ha sede in Via dell’Artigliere 9, di fronte a Palazzo Giuliari, e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17. Potete rivolgervi a questo sportello per informazioni di carattere generale, per un supporto sulla fruizione del diritto allo studio e per capire come sfruttare in modo ottimale i servizi offerti, servizi che includono la consulenza psicologica, i prestiti fiduciari, le agevolazioni per i trasporti, il prestito bici, le aule di informatica e, soprattutto, i servizi abitativi, ristorazione e gli scambi internazionali.

Il servizio abitativo vanta ben sette abitazioni dislocate tra Veronetta e Borgo Roma. Queste sono:

Gli alloggi sono assegnati mediante concorso. Il bando viene di norma pubblicato a luglio, mentre la graduatoria i primi di settembre. Potete usufruire del servizio se siete studenti fuori sede in possesso dei requisiti di reddito e merito. L’ESU riserva poi, fino a esaurimento delle disponibilità e secondo l’ordine di presentazione della domanda, circa 100 posti a studenti senza requisiti.

Il servizio ristorazione dispone di tre mense. «Tre?», si staranno chiedendo anche le orami ex matricole sedicenti esperte di Verona. Ebbene sì. L’ESU ha recentemente aperto una nuova mensa per agevolare anche gli studenti che frequentano Scienze Giuridiche a Cittadella. Ma andiamo per ordine:

  • Il ristorante Le Grazie è situato nel cuore della Cittadella della scienza e della tecnologia, quindi a Borgo Roma, in strada Le Grazie 8. L’area include la mensa, aperta dal lunedì al venerdì, e un bar ed è perfettamente accessibile anche ai disabili.
  • Il ristorante San Francesco è situato invece a Veronetta, nel giardino interno al polo umanistico (Zanotto e San Francesco). Il bar è aperto tutti i giorni, così come la mensa, dotata di pizzeria e forno a legna.
  • La terza, di certo non per importanza, è la nuova mensa di Via Pallone, che ha aperto le porte lo scorso marzo. La mensa è aperta per il pranzo dal lunedì al venerdì e accetta soltanto pagamenti elettronici mediante la carta ESU. Offre circa 100 posti a sedere e si trova presso il CRAL del comune di Verona.

Sul sito internet sono consultabili i menù dei tre ristoranti, che ogni giorno offrono pasti completi, ridotti o mini. Per ottenere una riduzione sul costo dei pasti dovete richiedere la carta ESU per l’università. La carta è una prepagata dotata di codice iban e può essere attivata soltanto come documento di accesso al servizio ristorazione, oppure (facoltativamente) anche come strumento di pagamento bancario.

L’ESU organizza inoltre corsi di lingua italiana per studenti stranieri, un corso di lingua cinese e corsi di lingua inglese presso l’Academy of English Studies di Folkestone, che generalmente si tengono a maggio. La selezione per il viaggio in Inghilterra avviene attraverso un bando di concorso che mette a disposizione 30 borse di studio e la partecipazione prevede il conseguimento di una certificazione di competenza linguistica.

Insomma, che sia per l’alloggio, la mensa o lo scambio linguistico, l’ESU è un punto cruciale della nostra UNIVR, un crocevia indispensabile che noi #univrtellers non potevamo fare a meno di raccontarvi. A presto!

#univrtellers | Davide

Così FAN tutti: la radio targata UNIVR

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Bentornate future matricole! Come procedono le vostre vacanze estive? Avrete sicuramente notato che nel mese di agosto la nostra presenza si è ridimensionata, ma non disperate! Tra qualche settimana con il riattivarsi delle attività e della vita d’ateneo anche gli univrtellers torneranno online più presenti che mai e con tanti nuovi temi! Nel frattempo pazientate, rilassatevi e godetevi al meglio il tempo che vi separa dal vostro esordio universitario 🙂

Con il post di oggi vogliamo introdurvi nel mondo di FuoriAulaNetwork, la web radio dell’università di Verona. Ad aprirci le porte della redazione Thomas Ducato.

“L’idea di FAN, FuoriAula Network, è nata nel 2002, quando l’Ufficio Comunicazione dell’università avviò un progetto denominato Ateneo on air, grazie al quale nei successivi due anni una redazione di studenti fu ospitata sulle frequenze di una radio locale. Nel settembre 2004 si decise di dare vita a una vera e propria radio online e dal 2005 FuoriAulaNetwork è a tutti gli effetti un’emittente.

Attualmente FAN è una web radio online 24 ore su 24, sette giorni su sette con un palinsesto dedicato nel quale si alternano programmi in diretta, programmi registrati e rotazione musicale.

Oltre ad essere un’emittente FAN è un laboratorio multimediale dove esprimere con forza e libertà la creatività dei singoli redattori, che riscoprono all’interno di quest’ambiente una dimensione avente forte carattere di socializzazione e di professionalità.

La redazione è attualmente composta da circa di 40 studenti, provenienti da diversi corsi di laurea dell’università, che affrontano differenti tematiche nei loro programmi.

In periodi di palinsesto completo (da ottobre a dicembre e da marzo a giugno) la programmazione prevede format di informazione, intrattenimento e musicali, ascoltabili nel loro orario di messa in onda o attraverso i podcast, pubblicati sul sito. Nei restanti mesi, in cui i redattori sono impegnati con esami e vacanze, continua invece la programmazione musicale e informativa.

Ovviamente la parola è animata dalla musica, che ha in FAN grande importanza, e che è prevalentemente di carattere indipendente e alternativo, per scoprire anche con questo mezzo i nuovi talenti della musica esordiente.

FAN è un laboratorio formativo e professionalizzante aperto a tutti gli studenti dell’ateneo che partecipano alle attività a titolo volontaristico. C’è la possibilità di effettuare un periodo di stage a FuoriAulaNetwork, passando attraverso la società che gestisce l’emittente, la Cooperativa White”.

Per saperne di più non vi resta dunque che visitare il sito dedicato e rimanere sintonizzati! 🙂 Io per il momento vi saluto e vi auguro una buona settimana! A presto!

 

#univrtellers | Francesca

UNIVR Tour… o dell’imbucarsi alla prima visita guidata d’ateneo

Giovedì scorso, per poco più di un’ora, noi univrtellers abbiamo smesso le vesti di guide rodate e affiatate per farci condurre e trasportare a nostra volta alla scoperta del mondo UNIVR. Una vera e propria inversione di ruolo insomma! Ci siamo infatti infiltrati silenziosamente all’interno della prima visita guidata per far conoscere ai futuri studenti i principali luoghi, uffici e servizi del nostro ateneo.

L’orario di partenza era fissato per le 10:45, il punto di ritrovo era il chiostro di San Francesco dove in questo periodo di iscrizioni sono allestiti alcuni stand di accoglienza per le matricole. Qui, infatti, gli interessati potranno ottenere informazioni sull’offerta formativa, sulle modalità di iscrizione e su tutti gli strumenti e le agevolazioni che l’università mette a loro disposizione.

Come un gruppo di turisti desideroso di curiosità, aneddoti e spiegazioni nei confronti di qualcosa che non si conosce, ci siamo affidati alle parole di Daniela Brunelli, direttrice della biblioteca Frinzi, che ci ha subito accolto a braccia aperte.

Dopo pochi minuti siamo stati introdotti nel suo mondo, il cuore pulsante della cultura e del sapere dell’ateneo scaligero: la biblioteca Frinzi, appunto. “Luogo di studio ma anche di incontri, scambi e relazioni”: non potrebbe esserci definizione più azzeccata. Si, perchè la biblioteca, oltre ad offrire un servizio di conservazione, consultazione e prestito di un numero illimitato di materiale cartaceo e digitale, offre anche corsi di formazione sulla ricerca bibliografica, presentazioni di libri frutto della ricerca veronese, mostre d’arte e fotografiche. Una piccola curiosità e motivo d’orgoglio sta nel fatto che la Frinzi è l’unica biblioteca accademica d’Italia ad essere aperta dalle 8 alle 24, anche di domenica (nel mese di agosto gli spazi studio sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 19.45 mentre i servizi al pubblico sono attivi dalle 8.15 alle 13.45). Dall’alto verso il basso, dalla piccionaia all’emeroteca (posta al piano interrato, qualora non ve ne foste accorti) passando per l’ufficio reference, imparerete ben presto che più si scendono le scale più regna il silenzio.

Una volta abbandonata la Frinzi ci siamo raccolti nuovamente nel chiostro. Questa volta ad attenderci e a farci da Cicerone c’erano Sonia Zampieri e Giorgia Rossignoli, due studentesse del nostro ateneo impegnate nelle 150 ore, una forma di collaborazione ad attività connesse ai servizi resi dall’università, retribuita e rivolta a studenti iscritti. E’ iniziato allora il tour (in senso orario, fate attenzione!) lungo il perimetro del chiostro dove sono allineati e incastonati numerosi uffici a partire da quello di Orientamento. L’Ufficio Orientamento, in particolare, gestisce l’Open day, il Servizio di Accoglienza Studenti, le visite guidate alle strutture didattiche, gli incontri di orientamento presso le Scuole Superiori, i seminari sul metodo di studio, le newsletter mensili per studenti delle scuole superiori e studenti iscritti e il progetto Tandem.

Continuando lungo il corridoio abbiamo incontrato l’Ufficio Stranieri e le varie segreterie per le carriere studenti delle differenti aree formative. Entrando poi all’interno del palazzo di lingue e lettere siamo passati da una delle mete obbligatorie se volete entrare nel mondo UNIVR: l’Ufficio Immatricolazioni (aula T.09). Dopo essere scesi nei sotterranei, in visita ai laboratori del centro linguistico d’ateneo (il sempre presente CLA), abbiamo fatto un salto alla mensa e al centro universitario sportivo. Passando poi per il palazzo di Economia, sulla cui via potete trovare anche l’Ufficio Stage, ci siamo recati all’ESU, l’ente regionale per il diritto allo studio universitario e abbiamo ammirato la spendida facciata di Palazzo Giuliari, sede del rettorato. Il viaggio tra i luoghi targati UNIVR si è concluso all’Ufficio Diritto allo Studio che si occupa, tra le altre cose, di rimborso delle tasse e dei contributi e delle borse di studio.

Non disperate se non eravate a conoscenza o non avete potuto partecipare a questa opportunità offerta per voi dal nostro ateneo! Sono infatti in programma altre tre visite guidate: il 28 agosto, il 4 e il 18 settembre. Stesso orario, uguale punto di partenza. In più il servizio di tutorato del dipartimento di Scienze giuridiche ha organizzato due tour nel dipartimento nei giorni 27 agosto e 3 settembre con ritrovo alle 10.30 nell’atrio del palazzo di via Montanari, 9. Non mancate, mi raccomando! 🙂

#univrtellers | Davide

L’estate si è persa? Noi ci orientiamo

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Ben ritrovati, cari colleghi e compagni d’avventura! Come procedono questi ultimi giorni di luglio? Stando a quello che dice il calendario, dovremmo ormai essere nel bel mezzo dell’estate. Sebbene il clima faccia di tutto per contraddirci, agosto è ormai alle porte: un mese di relax, ma anche un periodo estremamente importante e strategico. Ci sono le ferie, certo, ma ci sono anche tutti i progetti per l’anno che si appresta a cominciare. Ovviamente non sto parlando di anno solare, ma del momento in cui, di solito, sentiamo il bisogno di rimboccarci le maniche e cambiare un po’ le carte in tavola. Che sia per la ricerca di un lavoro o per l’inizio di un nuovo percorso di studi, questo è infatti il momento migliore per agire. Proprio per questo motivo, oggi vorrei parlarvi di un nuovo e interessante servizio di orientamento che la nostra Università, in accordo con Progetto di Vita – Cattolica per i Giovani, ha messo a nostra disposizione.

Lo scenario è questo: da una parte abbiamo l’Ateneo e noi studenti targati UNIVR, dall’altra c’è il team di Progetto di Vita, un’iniziativa attiva nell’ambito dell’orientamento formativo e professionale e rivolta ai giovani dai 18 ai 35 anni. Il punto di intersezione è l’Ufficio Orientamento al Lavoro, in Via Campofiore 19/b, che organizza colloqui individuali e del tutto gratuiti il martedì e il giovedì mattina, dalle 10 alle 13. Tutto quello che dovete fare è chiedere un appuntamento via email (ufficio.stage@ateneo.univr.it) o in ufficio. Nel momento in cui fissate l’appuntamento vi sarà richiesto di lasciare il vostro curriculum vitae. Il giorno del colloquio avrete l’opportunità di conoscere lo staff e toccare con mano questa preziosa opportunità che vi viene offerta in modo completamente gratuito. Le ragazze di Progetto di Vita vi illustreranno, tanto per cominciare, i servizi a vostra disposizione, che vanno dalla valorizzazione delle esperienze formative e professionali già effettuate al vero e proprio percorso di orientamento al lavoro (ma anche allo stage e – perché no? – allo studio). Ma la parte più importante, e forse più utile in questa prima fase, è naturalmente l’analisi approfondita del vostro CV. Il cordiale e disponibile staff  vi chiederà infatti di raccontare il vostro curriculum e di ripercorrere la vostra esperienza formativa e lavorativa, cercando di capire le attitudini, gli interessi e i vostri punti di forza.

Da grandi curiosi quali siamo, noi univrtellers abbiamo già usufruito del servizio, in parte per dovere di cronaca, quindi per raccontarvelo, e in parte (inutile nasconderlo!) anche per puro beneficio personale, per capire come migliorare i nostri curricula. Abbiamo conosciuto Laura Valassi, esperta nella selezione del personale e specialista di orientamento e formazione, e svolto il nostro colloquio. Il bilancio è senza ombra di dubbio positivo, perché gli obiettivi che l’iniziativa Progetto di Vita si pone in questi brevi incontri di mezzora sono stati centrati in pieno: abbiamo capito quali sono i punti deboli dei nostri curricula (che generalmente riguardano l’impostazione e l’efficacia) e, anche se eravamo un po’ scettici su questo punto, imparato a valorizzare le nostre esperienze passate in base al lavoro o allo stage che, di volta in volta, andiamo a cercare.

Ma non è tutto! Alla fine del colloquio, infatti, il vostro coach vi lascerà il proprio indirizzo email, a cui potrete scrivere per dubbi, chiarimenti e modifiche apportate al CV, e le credenziali per accedere a un’area riservata. In questo portale avrete una visione più ampia dei servizi a voi dedicati, di cui i colloqui individuali presso l’Ufficio Orientamento al Lavoro sono soltanto la punta dell’iceberg. Progetto di Vita ha sede in Corso Porta Nuova 11b dove, se vorrete, avrete la possibilità di approfondire il vostro orientamento. Il team ha infatti riservato un’aula per ogni percorso dedicata esclusivamente agli studenti dell’università. I percorsi includono: bilancio delle competenze, per mettere a fuoco le vostre capacità e tracciare un piano per raggiungere i vostri obiettivi; check-up per l’estero, dedicato a chi vuole studiare o lavorare all’estero; tecniche di ricerca attiva del lavoro, per proporre efficacemente la vostra candidatura e sfruttare i giusti canali; formazione sulle soft-skills, per individuare, sviluppare e valorizzare le competenze trasversali. Dal portale online avrete quindi la possibilità di iscrivervi alle sessioni e ai workshop programmati per il mese di settembre (ma non solo). Inoltre, l’offerta formativa di Progetto di Vita sarà valida, per alcuni corsi di laurea, per il conseguimento di crediti formativi.

Insomma, non credo che serva aggiungere altro. L’Università e Progetto di Vita ci stanno offrendo un servizio di grande valore. Credo che sia saggio approfittarne. Scrivete all’ufficio e prenotate il vostro appuntamento. Non costa nulla e avete solo da guadagnarci!

#univrtellers | Francesca

Non v’è mondo fuor di queste mura. Chiediamo la grazia in vista della sessione settembrina

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Vi siete ripresi dalla lunga camminata e dai molti scalini fino al belvedere di San Pietro? Avete bevuto qualcosa di fresco nel bar più bello e piccolo di Verona? Bene, perché oggi ci rincontriamo nello stesso bar e riprendiamo il nostro percorso proprio da dove l’avevamo interrotto lo scorso sabato, con un fugace sguardo sul Duomo, la cattedrale di Santa Maria Matricolare. Suvvia, non storcete il naso appena sentite parlare di chiese! La sessione estiva sarà pure finita (o quasi), ma lo sappiamo tutti che settembre è dietro l’angolo e potreste approfittare di questo tour per chiedere la grazia in vista degli esami. Bando alle ciance. Il duomo, dicevamo. La costruzione del duomo di Verona venne portata a conclusione nell’anno 1187, ma sono stati molti gli interventi che, nel corso dei secoli, ne hanno modificato l’aspetto, fino ad arrivare a quello che potete ammirare oggi. La facciata, ad esempio, risale al Cinquecento, e prima di allora non aveva né il rosone né le bifore laterali. Tra l’altro, se osservate attentamente riuscirete a notare i punti ricostruiti dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, come le parti in cemento armato nella parte più alta. Particolarmente interessante, poi, è l’enorme campanile e le varie leggende che lo accompagnano. La parte più bassa è romanica, quella mediana risale al Cinquecento, mentre la superiore fu costruita solo tra il 1800 e il 1900 ma rimase incompiuta. Infatti, come avrete notato, al campanile manca la cuspide, ovvero la parte superiore. Perché? C’è chi dice che il progetto del campanile prevedesse una cuspide più alta della Torre dei Lamberti, che però, stando alla normativa comunale, non poteva essere superata da nessun edificio. In realtà, è più probabile che i lavori siano stati arrestati per mancanza di fondi. La cuspide doveva essere molto alta e, conseguentemente, i costi per portare i materiali in cima troppo alti. La torre è infatti alta 75 metri e comprende nove enormi campane risalenti al 1931, la maggiore delle quali pesa bel 4566 chilogrammi, tanto che secondo alcune teorie si tratterebbe di uno dei maggiori complessi al mondo a poter essere suonato a concerto. Teorie e leggende a parte, anche il chiostro è molto bello, e il locale reperimento di alcuni mosaici romani ha fatto pensare alla possibile presenza delle terme romane. Ciò tuttavia non è del tutto provato, anche perché si è sempre preferito non scavare troppo sotto al duomo. Vicino al chiostro troverete anche la chiesa di Sant’Elena, molto probabilmente la prima chiesa della città, la più antica. È purtroppo chiusa al pubblico, ma merita anche dall’esterno. Tornando indietro, già che ci siete potreste soffermarvi un po’ nella biblioteca capitolare, la più antica di Verona, che si trova proprio sulla piazza del duomo.

Spero che con questa breve sosta in biblioteca vi siate riposati, perché ora è il momento di fare una bella camminata che probabilmente vi stancherà un po’ e di raggiungere la basilica di San Zeno, una chiesa a sé stante perché nata fuori dalle antiche mura. Si tratta di un monastero e di uno dei capolavori romanici che la nostra penisola offre. Guardando il lato destro della chiesa è possibile notare le varie fasi dell’ampliamento dell’edificio. Le maestranze sono infatti state numerose e probabilmente hanno anche lavorato in concomitanza e ciò, oltre che dall’esterno, si nota anche nella cripta inferiore. Degne di nota sono, ovviamente, la pala del Mantegna e la statua di San Zeno che ride, ma anche il bellissimo portale: uno dei pochissimi esempi di arte bronzea con soggetto civile. Come nel caso del duomo, anche qui vi consiglio di soffermarvi nel bellissimo chiostro.

Tornando verso il centro della città cogliamo al volo l’occasione e passiamo lungo corso Cavour per visitare due chiese “minori” ma molto suggestive. La prima è San Lorenzo Martire, una chiesa medievale che pare risalire al IV secolo. La chiesa fu completamente distrutta dal violento terremoto che nel 1117 cancellò quasi tutte le tracce di arte alto-medievale veronese, lo stesso che distrusse la recinzione esterna dell’Arena, e fu ricostruita agli inizi del XII secolo. La facciata, piuttosto nascosta e visibile soltanto dal Lungadige, è affascinante perché racchiusa tra due torri cilindriche, mentre l’interno, molto stretto, possiede ancora il matroneo. La seconda chiesa che troviamo in zona è Sant’Eufemia. È piuttosto anonima se vista dall’esterno, ma l’interno è molto affascinante a causa delle dimensioni sproporzionate. La chiesa è infatti bassa ma lunghissima e, seppur non in un ottimo stato di conservazione, merita sicuramente di essere visitata.

Proseguendo per Corso Porta Borsari, oltrepassiamo Piazza Erbe e giungiamo alla bella Sant’Anastasia (originariamente San Pietro Martire). Fa parte di un complesso monastico ed è ufficialmente la chiesa dei veronesi, ornata all’interno con stemmi del comune di Verona ad esaltazione della potenza della città. L’impianto è più a soggetto rispetto a San Zeno, che invece è fortemente progressiva. La decorazione esterna è incompiuta ma sicuramente compiuto è il portale gotico. L’interno è invece davvero ricco di affreschi e decorazioni, tra i quali spunta l’affresco del Pisanello.

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Tornando verso la nostra base, la zona universitaria, il nostro viaggio si conclude a San Fermo (qui una piccola chicca). Anche questa chiesa fa parte di un complesso monastico e il chiostro è attualmente la sede della sovrintendenza dei beni culturali di Verona. La chiesa si sviluppa su due livelli e l’elemento più affascinante del livello superiore è sicuramente il soffitto, unico nel suo genere, che riproduce una nave completamente in legno rivoltata. Dentro la chiesa sono anche presenti dei modellini che spiegano come sia possibile sostenere la nave con delle funi. All’interno di San Fermo Maggiore ci sono anche molte decorazioni e cappelle che davvero meritano mezzora del vostro tempo. San Fermo Minore, ovvero il livello inferiore, è una normale cripta, ma la peculiarità è l’assenza di una navata centrale. Ci sono infatti una fila di colonne centrali che spezzano la visione e impediscono la visuale completa della cripta. Si tratta di numerose colonne molto piccole, evidentemente necessarie a sostenere il peso della chiesa superiore.

Bene, per oggi direi che vi ho tediato e fatto camminare abbastanza. Dopo essere usciti da San Fermo, vi lascio sul bellissimo scorcio di Ponte Navi e vi do appuntamento alla prossima puntata! 🙂

 #univrtellers | Davide