Studenti a teatro. Il Ristori a prezzi speciali

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Buon lunedì care matricole! Come avete trascorso la prima settimana di lezione e il meritato weekend? Durante una pausa dal nostro frenetico ricopiare appunti e riascoltare lezioni degli ultimi giorni, noi #univrtellers ci siamo imbattuti in un articolo dell’UnivrMagazine molto interessante. Si tratta delle offerte proposte dal Teatro Ristori per gli eventi della nuova stagione. Se infatti siete studenti under 30 potrete usufruire di sconti speciali. Vedete, di tanto in tanto essere universitari comporta anche dei vantaggi 🙂 Il programma di questa quarta stagione teatrale è ricco di appuntamenti: dalla danza alla musica, dalla prosa alle proiezioni, troverete sicuramente la rappresentazione più adatta ai vostri gusti.

Gli amanti della danza potranno assistere agli spettacoli dei grandi coreografi di oggi e del novecento interpretati dalle migliori compagnie. Per gli appassionati di musica jazz, invece, sono irrinunciabili gli appuntamenti di sabato 24 gennaio con Stefano Bollani al prezzo di 24 euro e di giovedì 5 febbraio con la stupenda voce di Chiara Civello al prezzo speciale di 18 euro.

Novità di quest’anno, le proiezioni sullo schermo del Ristori. In alcune serate, infatti, potrete entrare nei grandi teatri delle capitali mondiali e godervi spettacoli di alto livello come “Le nozze di Figaro” del Metropolitan Opera di New York, “Lo Schiaccianoci”  del Balletto del Bolshoi di Mosca e “Il lago dei cigni” del Royal Ballet di Londra.

Gli abbonamenti e i biglietti potranno essere acquistati da giovedì 9 ottobre al Teatro Ristori, al box office oppure online. Per gli studenti under30 l’abbonamento agli spettacoli di danza ha un prezzo speciale di 58 euro in platea o prima galleria e di 50 euro in seconda galleria. L’abbonamento  alle esibizioni di jazz, invece, costa 87 euro.

Dunque, care matricole perché non approfittarne? Personalmente non so ancora a quali appuntamenti parteciperò, ma per un’appassionata di letteratura e cinema come me è senza dubbio un’occasione da non perdere!

Buon inizio settimana a tutti! A presto!

#univrtellers | Francesca

Agguato alle matricole…parte 2

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Bentornati nostri cari followers! Oggi il mio saluto è per chi si è già immatricolato ma soprattutto per voi che siete, in questo momento, in trepidante attesa che il vostro numerino appaia magicamente sullo schermo davanti all’aula T.9; se è così, affrettatevi e rallegratevi: è il vostro turno :-).  Mercoledì, infatti, abbiamo fatto l’ennesima incursione nell’ufficio immatricolazioni e ci siamo ritrovati di fronte a un “pellegrinaggio” di future matricole. Nemmeno a Gardaland, nelle giornate più affollate e soleggiate, penso si possano ammirare delle code così lunghe. Una fatica per voi, ma un vantaggio per noi: avevamo, infatti, l’imbarazzo della scelta nell’intercettarvi per poi sottoporvi ai nostri video ormai di successo.

Così, come nella nostra abitudine, armati della nostra inseparabile cornice polaroid, ci siamo appostati fuori dall’ufficio. Caso vuole che in un’aula vicina ci fosse la prima lezione di lingua russa per il corso di laurea in Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale. Abbiamo colto subito l’occasione e ci siamo avvicinati per conoscervi meglio e capire le vostre aspettative sulla vita da studente UNIVR. Se ci pensate bene, in fondo, vi abbiamo fatto anche un favore, allietando il vostro tempo in attesa di cimentarvi nell’astrusa, a mio parere, lingua straniera.

Sperando che la lettura del post non vi abbia distratto dal momento fatidico della venuta del vostro turno, vi saluto.  Alla prossima settimana ricca di molte altre sorprese!

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p.s.  E voi che corso di laurea avete scelto?…e perchè proprio Verona? Commentate e condividete con noi le vostre scelte ed esperienze. Non siate timidi 🙂

#univrtellers | Davide

Primo ultimo giorno di lezione, forse!

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È tempo di pausa tra una lezione e la successiva e, aspettando il professore, colgo l’occasione per aggiornarvi sulla mia prima giornata di ritorno in aula. Lunedì ho iniziato l’ultimo anno della laurea magistrale in Tradizione e interpretazione dei testi letterari; forse la mia ultima fatica didattica, ma chi lo sa, magari continuerò a studiare. Tanti volti nuovi quelli che ho visto aggirarsi sperduti tra i corridoi del Polo Zanotto; studenti in cerca di un’aula, chi del bagno e altri ancora della segreteria per le immatricolazioni. Bene, dopo un rigenerante caffè la giornata può davvero cominciare, perché si sa, la mattinata non inizia mai veramente fino a che non ci si mette in coda alle macchinette, e lunedì, devo dire, erano davvero affollate. A proposito, date un’occhiata ai mini video delle serie “un caffè con gli univrtellers” sul profilo Instagram dell’università: non avete scuse, basta cliccare appena qua a destra!

Sono arrivata in aula 10 minuti prima dell’inizio della lezione ritrovando tutti gli amici che durante l’estate erano tornati nelle terre natie. Le cose da raccontarsi erano tante, troppe e il professore, entrando, ha interrotto bruscamente il flusso di chiacchiere. Poco male, abbiamo ripreso i racconti dopo la lezione. La pausa pranzo quest’anno è lunga, d’altra parte, matricole, ora tocca a voi, noi “anziani” abbiamo bisogno di tempo per dedicarci alla chiacchera senza controllo e all’ultimo gossip estivo. Con il tempo a nostro favore abbiamo preso borse, zaini e panini per sederci sul prato al sole; mi sento ancora in vacanza e proprio non ho voglia di stare al chiuso. Solo una cosa posso dirvi: buon inizio universitario a tutti!!!

#univrtellers | Francesca

VenetoNight, la storia firmata #univrtellers

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Bentornati cari compagni di viaggio 🙂 Mentre mi contorcevo la mente alla ricerca di uno stile diverso attraverso cui parlarvi della nostra nuova esperienza mi si è accesa la famosa lampadina. Ho subito pensato: siamo univrtellers, perché non raccontarvi una storia? Si, proprio quelle che si raccontano ai bambini prima di rimboccargli le coperte o quelle che si condividono attorno al fuoco dei campeggi con le stelle e le scintille attente osservatrici. È un racconto di amicizia, luoghi, musica, coraggio e ricerca. La simpatia tra più ragazzi, le parole e la melodia di giovani musicisti, la creatività di artisti dal futuro radioso, gli scorci della splendida Verona e le idee dei ricercatori che hanno portato le loro conoscenze in piazza, per il pubblico. L’eroe della storia? La ricerca che si apre al pubblico, che esce dai laboratori trasformando la strada nella sua casa come canta anche Veronica Marchi nella sua bellissima canzone “La passeggiata”. Se vogliamo riassumere tutto questo in una parola, la soluzione è semplice: VenetoNight2014. Ma partiamo dall’inizio…Venerdì scorso, ore 17 e un quarto.

La canzone “Summer” di Calvin Harris mi pulsava a tutto volume nei timpani. Camminavo a passo svelto facendomi largo tra la ressa appostata davanti alla casa di Giulietta di via Cappello. Il sole settembrino bagnava con la sua luce ogni scorcio di Verona attirando turisti e famiglie nei vicoli e nelle piazze. All’improvviso una notifica WhatsApp4e78fb627621a63bd91d114178d437fe ha interrotto i miei pensieri. “Ci sono! Vicino a Cavalli”. Era Francesca, appena scesa dall’autobus alla fermata di piazza Erbe. In orario, ho subito pensato. Dieci metri, slalom tra le bancarelle e ci siamo incontrati nel luogo programmato. Avevamo deciso, infatti, di partecipare insieme a VenetoNight, la notte europea dei ricercatori organizzata nel centro città veronese.

Tra una chiacchierata sugli esami appena conclusi e un’altra sull’orizzonte ormai sempre più incombente dell’inizio delle lezioni, siamo arrivati a Porta Borsari, prima tappa del percorso itinerante, dove la cantautrice Veronica Marchi stava già allietando il pubblico con la sua voce delicata e sentimentale. Un senso di unità ed appartenenza iniziava ad aleggiare nell’atmosfera quando ha preso ad intonare la canzone “La passeggiata”. Sotto il portone, dopo la musica, abbiamo assistito alla presentazione della ricerca di Massimo Prearo sul tema dei movimenti omosessuali.

Finita l’esposizione, abbiamo seguito il gruppo spostandoci verso la seconda destinazione: Corte Sgarzerie. Seduti all’interno della loggia scaligera, che nel tempo antico faceva posto ai lavoranti della lana, abbiamo ascoltato con attenzione il ricercatore Angelo Zago, intervallato dalle musiche di John Mario.

Trasferendoci verso Cortile Mercato Vecchio, un leggero brontolio di stomaco iniziava a farsi sentire. I tavolini fuori da bar e ristoranti erano imbanditi di aperitivi, spuntini appetitosi, insalatone e pizze extra large: questo di certo non mi aiutava. L’atmosfera, all’ingresso della corte, era calorosa e allo stesso tempo romantica. Siamo stati accolti dal ritmo travolgente dei Drumartica, uno dei gruppi di percussioni più famosi d’Europa. Così esplosiva la carica di energia trasmessa che qualcuno iniziava a mettere in scena qualche passo di danza. Abbiamo ascoltato l’intervento di Debora Viviani sulla relazione tra vestiti e lavoro e poi…

…Per finire in bellezza la serata, una pizzetta in compagnia!

#univrtellers | Davide

 

Ritorno alle origini con lo Student’s day

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Bentornate matricole! Nei giorni scorsi, navigando felici tra le onde del web abbiamo avvistato in lontananza una clip che ci ha riportati indietro nel tempo. Era il lontano 9 luglio 2014, quando il “fenomeno” #univrtellers, ancora agli albori, sbarcò insieme ad altre realtà allo Student’s day. Come dimenticare quella fredda e piovosa notte estiva dedicata al talento?
Per chi non era presente, riassumiamo dicendo che si trattava di una giornata, o meglio una serata, interamente dedicata agli studenti per far conoscere l’impegno nato dalla creatività e dalla volontà frutto del mondo universitario. Su un palco allestito ad hoc si sono alternati Pier Mattia Avesani di Uqido, Matteo Crinelli e Paola Reoli, diplomati all’Accademia di Belle Arti di Verona, Fortuna Ekutsu Mambulu dell’African Summer School, Anna Fiscale di Progetto Quid, Alexandra Jelic, assegnista Post-Doc, Fabio Lotti del Progetto Yeah e Riccardo Poli di Radio24 – La Zanzara. Ognuno ha cercato di esprimere il proprio concetto di talento concordando sul fatto che le proprie potenzialità vanno coltivate, create e sostenute con determinazione e coraggio.
Ebbene, armati di magliette personalizzate e di una cornice polaroid con il marchio #univrtellers in bella vista, in tutto questo pullulare di talento eravamo presenti anche noi! È stata la prima di una lunga serie di incursioni a vostro danno 🙂

In qualità di inguaribili romantici, abbiamo deciso di condividere insieme a voi un appuntamento che ha determinato la nostra nascita e che ricordiamo sempre con molto piacere!

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 #univrtellers | Francesca

Cus Verona, la parola ad Alessandro Zambon

34636_102406576480083_2924363_nSei un tipo sportivo, amante della forma fisica e desideroso di metterti alla prova in qualche sport? Oppure semplicemenete vuoi trovare un’attività di svago all’estenuante studio accademico? La nostra UNIVR ha, anche questa volta, la soluzione adatta a te! Si chiama Cus, ovvero Centro Universitario Sportivo, che ha alle sue spalle, udite udite, numerosi trofei nazionali. Lo sapete, ad esempio, che nel lontano 1972 ha conquistato il titolo italiano nella sezione di pallavolo?

Alessandro Zambon, responsabile dei tornei ed eventi Cus Verona, ci spiega come “all’interno dell’ambiente universitario pochi sanno cosa sia il Cus e, ancora meno, conoscono il significato della sigla Cnu. Tantissimi ancora chiedono di che cosa si tratta. Cus Verona è famoso per il rugby e, di conseguenza, la maggior parte delle persone con le quali entriamo in contatto, pensa che sia solamente questo ed invece non è cosi”. Ecco allora che abbiamo intercettato Alessandro per portare alla ribalta questa importante realtà del nostro ateneo.

1.Come nasce il CUS?

Il Cus aderisce al Centro universitario sportivo italiano per eccellenza ovvero il Cusi, fondato nel dopoguerra. Cus Verona acquisisce rilevanza sportiva grazie alla creazione nel 1963 della sezione più “antica” della nostra associazione, il rugby. In quegli anni le due specialità erano il rugby appunto ma soprattutto la pallamano che nel 1972 si laurea campione d’Italia.

2.Quali attività e servizi offre?   

Il Cus si suddivide in attività agonistiche destinate anche a persone non universitarie e in attività sportive mirate soprattutto agli studenti dell’ateneo. Le sezioni che offrono attività agonistica sono molte. Dal Rugby al basket, dalla scherma all’hockey, dal pattinaggio al kendo, dalla canoa al triathlon e finendo con l’atletica e le più recenti sezioni di ultimate frisbee e calcio a 5. Mentre le attività universitarie sono le più varie: corsi di fitness, tornei universitari, come il torneo interfacoltà di Calcio a 5, uscite sulla neve, dimostrazioni sportive e il Cnu, campionato nazionale universitario che si tiene in primavera (fine maggio) ed inverno. Ad esso possono partecipare tutti gli studenti iscritti all’UNIVR che praticano attività sportiva federale.

3.Perché gli studenti dovrebbero iscriversi?

Il Cus offre, prima di tutto, un momento di distrazione alla routine universitaria e una valvola di sfogo alle infinite ore di studio. Oltre a questo, cerchiamo di proporre attività, più variegate possibili, che da quest’anno aumenteranno mantenendo sempre tariffe agevolate per gli studenti.

Se noi univrtellers ed Alessandro abbiamo solleticato la vostra curiosità potrete trovare altre utili informazioni nel sito del Cus, contattandolo per email (cusvrinfo@gmail.com) o nella sua pagina Facebook. Altrimenti passate a fare visita alla sede “storica” del centro, l’antico fortino austro-ungarico situato di fianco alla mensa del Polo Zanotto!

#univrtellers | Davide

Oltre il campus: Progetto di vita

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Ore 13:12
Inforco la bicicletta e, a tutta velocità, mi dirigo verso il centro.

Ore 13:22
Sono in corso di Porta Nuova, tempo di chiudere i lucchetti e sono al numero 11b dove un’insegna mi dice che sono nel luogo che cercavo. Progetto di vita, Cattolica per i giovani. Qui devo incontrare i ragazzi che seguono il laboratorio “Tecniche di ricerca attiva del lavoro” ovvero come evitare di vanificare gli sforzi durante la ricerca del lavoro. Dato che sono arrivata mezz’ora prima della fine della classe ho modo di visitare la sede e di scoprire le varie opportunità offerte. Non mi dilungo troppo su tutte le attività a cui si può aderire gratuitamente perché ci sarà un articolo del magazine in cui se ne parlerà meglio.

Ore 14:00
Il laboratorio finisce puntuale e posso finalmente parlare con i ragazzi che l’hanno seguito. Purtroppo alcuni di loro devono scappare. Si sa, i mezzi non aspettano! Con chi è rimasto ci sediamo attorno al tavolo e iniziamo a chiacchierare. La mia curiosità è tanta e la loro voglia di condividere l’esperienza altrettanto, il digiuno dalla colazione non ci ferma. In questo laboratorio, mi spiegano, si ha modo di capire come indirizzare al meglio le proprie forze durante la fase di ricerca del lavoro e si capiscono quali sono i mezzi migliori attraverso cui compiere questo passo. Quando chiedo se consigliano questo laboratorio, sono unanimi nel dire che è, secondo loro, fondamentale prendervi parte poiché aiuta realmente in quanto è un momento formativo che difficilmente si può trovare altrove. La forza di questo laboratorio, continuano, è lo scambio che deriva dal dialogo con coetanei impegnati nello stesso obiettivo, inoltre, le classi, essendo composte da massimo 8/10 persone, permette un confronto diretto e non dispersivo. Si può condividere la propria idea ed essere seguiti personalmente in modo efficace perché non si è all’interno di un gruppo troppo numeroso.

Ore 14:32
Esco dalla sede di Progetto di vita soddisfatta del dialogo avuto con i ragazzi e desiderosa di approfondire meglio cosa offre questo progetto.

Ore 14:42
Mentre l’acqua bolle scrivo questo post sperando di avervi incuriosito con la mia esperienza. Vi lascio qui “http://univr.progettodivita.it/” il link del sito se volete andare a curiosare.

#univrtellers | Francesca

Agguato alle matricole

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Buona giornata, cari followers! Con il trascorrere del mese di settembre e con l’avvicinarsi dell’inizio delle lezioni la nostra presenza tra i corridoi dell’università si è fatta sempre più frequente, e noi sempre più agguerriti! La settimana scorsa è toccato alle tutor Anna ed Elisabetta. Oggi è la volta di quattro giovani matricole che, un po’ intimorite, si sono ritrovate sotto ai nostri riflettori. Ok, magari non è stato il modo migliore per metterle a loro agio, ma ci siamo comunque divertiti un sacco! Chi saranno i prossimi?

https://www.youtube.com/watch?v=A7hQMR0Ojx0

Date un’occhiata anche al nostro canale Instagram per scoprire la nostra nuova mini-rubrica, un caffè con gli #univrtellers.

A presto!

#univrtellers | Francesca e Davide

Gli #univrtellers a colloquio da Laura Facchinetti, psicologa dell’Esu

È tempo di studio per noi univrtellers che, come molti di voi, sono impegnati a concludere questa estenuante sessione autunnale d’esami. Riprendere in mano i libri dopo la pausa estiva (che di estivo ha avuto ben poco) è stato piuttosto traumatico. Tuttavia, il dovere chiama! Con tanta buona volontà, esercizi di respirazione e sessioni rilassanti di yoga, ci siamo messi all’opera.

Affrontare un esame non è sempre facile. Ognuno di noi può incontrare diverse difficoltà fra cui mancanza di tempo, situazioni improvvise e difficoltà di concentrazione dovute a notifiche Facebook images  e WhatsApp 4e78fb627621a63bd91d114178d437fe . Ma attenzione, scherzi a parte, nella vita universitaria talvolta possono sorgere questioni più serie e delicate.  Situazioni d’ansia, momenti d’incertezza e difficoltà nel gestire la propria rete di rapporti interpersonali possono prendere il sopravvento. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Laura Facchinetti, psicologa dell’apposito servizio di consulenza offerto dall’Esu.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=9vsOmpvNt-g&w=640&h=360]

#univrtellers | Davide e Francesca

Il nostro fine settimana tra Panorama, le paperelle e i Google Glass

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Buon inizio di settimana, cari compagni di viaggio. Avete già fatto la vostra immatricolazione? Siete pronti a cominciare l’anno accademico? Oggi noi univrtellers siamo qui a parlarvi di un importante evento che nei giorni scorsi ha posto sotto i riflettori la nostra bella città. Mi riferisco all’iniziativa Panorama d’Italia, organizzata dal settimanale della Mondadori, che in questo periodo sta conducendo un tour alla scoperta delle città più interessanti del nostro paese, quelle eccellenze che, in tempi difficili come quello di adesso, sembrano quantomeno provare a porsi in controtendenza. Dopo aver fatto tappa a Reggio Calabria, Lecce, Ancona e Parma, Panorama d’Italia si è soffermata per quattro giorni, dal 10 al 13 settembre, a Verona. Tra gli incontri con il sindaco, le visite alla mostra del Veronese in compagnia di Vittorio Sgarbi e le chiacchierate amichevoli con Cesare Cremonini e Ambra Angiolini, venerdì 12 è stata la nostra università a rubare la scena.

Al nostro arrivo nella sede di Scienze Giuridiche, a Cittadella, siamo stati accolti, oltre che dal Rettore, dalle simpatiche paperelle che, come da tradizione, i laureati in Giurisprudenza adagiano sulla fontana del cortile interno. Il primo appuntamento, alle 9.30, prevedeva il dibattito Pensare al lavoro, creare il lavoro, in cui il nostro Rettore si è confrontato con Ettore Riello, il presidente di Veronafiere, e altre illustri figure della Camera di Commercio, di Ibm e di OpenjobMetis. Durante la tavola rotonda, tra tasso di disoccupazione, situazione e scenari futuri per noi giovani, si è ribadita l’importanza dell’elasticità, del sapersi adattare ed essere pronti a cogliere qualsiasi stimolo.

Il secondo incontro dal titolo Fare start-up in Veneto si può ha visto la preziosa partecipazione del direttore del dipartimento di informatica Franco Fummi, che ha raccontato a Panorama l’esperienza del Computer Science Park di Borgo Roma. Durante l’incontro sono stati analizzati i case-history di due spin-off dell’università, Julia Srl e 3Dflow, mentre il desk di OpenjobMetis raccoglieva i nostri curricula e ci dava consigli sull’ingresso nel mondo del lavoro.

Per concludere, nella giornata di sabato mattina, ci siamo recati al Dome, il quartier generale dell’iniziativa. Un luogo veramente ricco di spunti, che è piaciuto molto al mio amico Davide. All’interno della struttura circolare iper tecnologica, infatti, tra proiezioni di video a 360 gradi, musica surround e tablet Apple appesi al soffitto, abbiamo provato per voi i Google Glass. La nuova frontiera delle tecnologie indossabili  promette di cambiare il nostro modo di interagire con il mondo. Il device del colosso Google, infatti, attraverso una interfaccia touch e comandi vocali, permette di scattare foto, fare video, mandare messaggi, chiamare, riconoscere le costellazioni e molto altro. Uno strumento tutto da scoprire e che, nei prossimi anni, regalerà molte altre sorprese e innovazioni.

#univrtellers | Francesca