Lettere da Cambridge

Cari Davide e Francesca,

Stamattina mi sono svegliato prima del previsto e appena ho aperto gli occhi una canzone mi è scoppiata in testa. Non mi capita spesso, ma ci sono momenti in cui semplicemente arrivano dal nulla e se non le ascolto immediatamente e con il volume al massimo sto male. Mi sono alzato, ho aperto Spotify, ho fatto partire il pezzo e tirato su la tapparella della finestra per salutare il nuovo giorno. Il sole mi ha abbagliato, ma qualche secondo dopo sono riuscito a mettere a fuoco.

Cambridge. C’è un sole bellissimo oggi a Cambridge.

Negli ultimi mesi abbiamo parlato a lungo dei miei progetti. Vi ho tenuti aggiornati su tutti gli sviluppi della mia domanda Erasmus, da quando questa possibilità ha balenato remota nella mia testa sotto forma di vago sogno irrealizzabile, fino a quando si è concretizzata in quella tanto attesa e sospirata lettera di accettazione da parte del college. Ad essere del tutto onesti, credo di non aver mai realizzato nulla finché non mi sono trovato in fila per il check-in, con il documento stretto in una mano, la carta d’imbarco nell’altra e il cervello in tilt. Tutte le trafile burocratiche, le ore trascorse spulciando i siti delle università straniere, le corse dietro ai professori per la firma dei documenti, gli esami immolati sull’altare del Learning Agreement perfetto e tutti gli altri numerosi nodi che, lentamente, sono riuscito a sbrogliare. Credo di aver fatto tutto inconsciamente. Sapevo che volevo fare questa esperienza e ho quasi agito d’istinto, senza pensarci. Tanto, mi dicevo, non mi prenderanno mai. Poi però succede che, d’un tratto, ti ritrovi da solo sulla navetta che ti porta dal gate all’aereo e ti domandi come ci sei finito, come se tutte queste cose le avesse fatte qualcun altro. È solo in quel momento che l’adrenalina ti esplode dentro e gli sforzi dei mesi precedenti confluiscono in un macigno enorme nello stomaco. L’ansia, in quel momento, era tale che, nonostante non fosse la prima volta e nonostante non vedessi l’ora di volare di nuovo, anche il viaggio in aereo mi ha un po’ spaventato e ad ogni piccola vibrazione mi ritrovavo con gli occhi chiusi e a trattenere il fiato. Non ho un bellissimo ricordo del volo. L’aereo era così rumoroso da non consentirmi neanche di ascoltare la musica, di leggere non se ne parlava e un forte mal di testa è puntualmente arrivato. Credo che l’ansia accumulata e ignorata nelle precedenti settimane si sia scaricata tutta in quelle due ore di volo, perché arrivato all’aeroporto Stansted ero tremendamente stanco e a dir poco stordito.

Senza neanche il tempo per pensare, sono salito su un vagone e mi sono trovato sul treno per Cambridge, ovviamente accompagnato da valigia, trolley e zaino in spalla. Circa 40 chili di beni essenziali, più quelle pochissime cose che, dalla stanza di Verona, sono riuscito a forzare in quella cerniera che non si vuole mai chiudere. Pochi ma essenziali pezzi di vita vissuta, ricordi di un anno incredibile. Salutare Verona è stata davvero la cosa più difficile (a parte forse salutare i nonni). Ero solo uno dei tanti studenti fuori sede, ma quella città significa così tanto per me che sarebbe impossibile scrivere qualcosa che renda anche solo minimamente l’idea.

Il primo giorno ero troppo stanco per fare qualsiasi cosa, ma la mattina dopo mi sono alzato e, armato di mappa, ho fatto un tour del college. Sembrava un sogno. Era molto freddo e umido e il cielo coperto e bianco. Non il clima migliore per un meteoropatico come me, ma non importava. Era perfetto così. Era l’atmosfera perfetta. Il college era praticamente deserto e credo che non dimenticherò mai le emozioni di quella prima escursione. Qualcuno stava prendendo lezioni di canto, quindi nei pressi del library court potevo sentire una donna cantare. Credo ci fossero anche le prove del coro in corso, perché ovunque andassi c’era sempre questo coro ad accompagnarmi e a rendere il tutto ancora più surreale e onirico.

Il tempo qui scorre molto velocemente. È come la vita da studente fuori sede a Verona, ma tutto è accentuato all’ennesima potenza. Ogni giorno incontro e mi presento a circa quindici facce nuove, facce di cui due secondi dopo ovviamente non ricordo il nome (se mai ne ho capito lo spelling esatto) e che una settimana dopo so bene di aver già visto ma non ricordo dove. I ritmi imposti dall’università sono molto serrati e tenere il passo richiede molto impegno. Per mesi ho continuato a ripetermi «Che saranno mai tre corsi in un anno?», invece la mole di studio settimanale spesso ti consente a malapena di mettere il naso fuori a ora di pranzo per andare in mensa, e i sabati sera trascorsi in biblioteca a scrivere essay sono ormai una costante. Poi, nonostante le certificazioni linguistiche fossero un prerequisito essenziale al momento dell’application e nonostante i molti test e colloqui telefonici volti ad accertare il mio livello di inglese, il confronto diretto con la lingua non è sempre facile, ma il pensiero di quanto potrò migliorare da qui a nove mesi mi dà la forza di lottarci ogni giorno.

È bello stare qui. Ogni volta che il gioco si fa troppo duro e lo sconforto da inizio Erasmus mi assale, mi basta guardarmi intorno per ricordarmi quanto sono fortunato, e cerco di pensare alla preziosa opportunità che, quasi inconsciamente, mi sono creato.

Spero di riuscire ad aggiornarvi presto. Nel frattempo vi lascio con alcune curiosità e qualche foto.

  • Finalmente sono riuscito a coronare un mio sogno e ho iniziato un corso di lingua Islandese. Probabilmente è la cosa più inutile al mondo, ma rimane pur sempre una figata assurda.
  • La settimana a Cambridge inizia di giovedì e nessuno, neanche i professori, è in grado di spiegare il perché.
  • Sono finito in un college che sembra Hogwarts. Ho una toga da indossare per le occasioni formali, una sala grande in cui mangiare e persino un ripostiglio nel sottoscala.
  • Le nuvole si muovono più veloci qui.

Abbiate cura di Verona fino al mio ritorno.

A presto,

Valerio

#DoNotMissTheChicken

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Buongiorno cari amici univrtellers! Reduce da un incontro ravvicinato del “Tacche tipo” posso affermare con certezza che le esperienze deliranti capitano anche al di fuori dei film. Proprio l’altro giorno, mentre stavo vagando per i corridoi del Polo Zanotto alla ricerca della redazione della Gallina Ubriaca, probabilmente alcuni di voi sapranno di cosa io stia parlando, mi sono imbattuta in un singolare quanto bizzarro figuro.

Dopo un’ora di giri a vuoto, e quando stavo per perdere le speranze, una voce baritonale che parlava a volume sostenuto è giunta alle mie orecchie, lo si sentiva per tutto il corridoio! Insomma, curiosa mi sono avvicinata alla fessura per sbirciare all’interno. Un ragazzo dalla chioma chiara e arruffata stava parlando a un gruppo di persone che, a dirla tutta,  sembrava stessero facendo tutto fuorché ascoltarlo. Mi è venuta subito in mente la scena del cappellaio matto in “Alice nel paese delle meraviglie”, ovviamente mi è scappato da ridere, forse un po’ troppo forte. Un ragazzo con gli occhiali si è accorto della mia presenza e prima che potessi scappare, come un fulmine, mi sono ritrovata davanti al baritono sorridente. Allora mi sono resa conto di essere arrivata! Il cuore della Gallina Ubriaca era davanti a me.

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#univrtellers | Francesca

Preparate le vuvuzela per l’8° campionato interfacoltà di calcio a 5

Soccer Ball on Halfway Line --- Image by © Matthias Kulka/zefa/Corbis

Amici sportivi, amate giocare a calcio? Ho l’occasione perfetta per voi. Prendete le vecchie scarpe appese al chiodo e rispolverate i calzettoni dimenticati nella borsa. Il Cus con il contributo e in collaborazione con l’università e l’Esu organizzano il campionato interfacoltà di calcio a 5. Da novembre a maggio le squadre, che si devono iscrivere entro il 14 novembre, saranno impegnate in un torneo a gironi formati da 6 a 9 squadre. Il bando per l’iscrizione delle squadre lo potete trovare sul sito del Cus e qui. Le giornate per iscriversi sono: lunedì 10 novembre 10-13.30; giovedì 13 9-13 e venerdì 14 9.30-13.30.

Il torneo è diviso in due fasi: le gare di andata e ritorno all’interno dei gironi e la fase finale dei play off. Non avrete un attimo di respiro tra le 240 partite in programma, tra gare da giocare e amici da sostenere sugli spalti, questi mesi saranno pieni di emozioni.

Sede e campo quest’anno sono nuovi, le partite si giocheranno in via Casorati a Borgo Venezia, nel dipartimento di Scienze motorie. Attenzione però che cambiano anche i documenti necessari per iscriversi. Armatevi di pazienza e di un buon gioco sul cellulare perché dovrete affrontare l’interminabile fila dal medico. È necessario infatti il certificato medico sportivo non agonistico con frequenza cardiaca a riposo e misurazione della pressione o un certificato agonistico. Se siete studenti fuori sede e il lungo viaggio verso casa vi impedisce la gita dal medico, non temete. Il Cus ha pensato anche a voi, è stata creata una convenzione con un centro di medicina dello sport che fornirà il servizio dei certificati a tariffa agevolata. Le divise ufficiali, come gli scorsi anni, sono targate Joma.

Ora avete tutte le informazioni (questo il sito del Cus) che vi servono per alzarvi dal divano, dimenticare il plaid e correre a iscrivere la vostra squadra al torneo.

#univrtellers | Davide

locandina torneo calcio

Vuoi candidarti? Il tempo è agli sgoccioli

vo(l)to

Tutto freme all’università per l’imminente chiusura delle candidature per rappresentare gli studenti.

Prodi giovani volete diventare il vo(l)to del vostro dipartimento? Del vostro corso di laurea? O perché no dell’intero corpo studenti? Il conto alla rovescia si fa sempre più serrato e i giorni scorrono veloci. C’è tempo fino al 10 novembre per presentarsi come candidati. Gli studenti dell’ateneo hanno bisogno di voi, non lasciatevi sfuggire l’inizio di una possibile carriera politica, i punti di raccolta per le candidature sono a vostra disposizione e per qualsiasi dubbio o domanda potete contattare l’Ufficio Elettorale: ufficio.elettorale@ateneo.univr.it
I punti di raccolta dove candidarsi sono sempre gli stessi, ma facciamo un veloce ripasso:

• Ufficio Elettorale – Palazzo Giuliari, Via dell’Artigliere, n. 8 – Verona;
• Ufficio Elettorale – Aula Rappresentanti degli Studenti – Polo Zanotto – Viale dell’Università 4;
• Dipartimento di Scienze Giuridiche – Palazzo ex Zitelle, Via Montanari, n. 9 – Verona;
• Scuola di Medicina e Chirurgia – Lente Didattica, P.le Scuro, n. 10 – Verona;
• Scienze MM.FF.NN. – Palazzo Ca’ Vignal 2 – Strade Le Grazie, n. 15 – Verona;
• Scienze Motorie, Via Casorati, n. 43 – Verona;
• Villa Ottolini-Lebrecht, Via della Pieve, S. Floriano di S. Pietro in Cariano (VR);
• Complesso Universitario Ambito Economico, Viale Margherita, n. 87 – Vicenza;
• Polo Universitario delle Professioni Sanitarie ULSS 6 Vicenza, Contrà S. Bortolo, n. 85 – Vicenza;
• Polo Universitario delle Professioni Sanitarie sede di Trento, Via Briamasco, n. 2 – Trento (anche per il Polo di Ala e di Rovereto);
• Scuola Provinciale Superiore di Sanità Claudiana di Bolzano, Via Lorenz Böhler, n. 13 – Bz.

Aspettando di scoprire i vo(l)ti che ci rappresenteranno, buona giornata internauti (spero vi siate ricordati un ombrello).

#univrtellers | Francesca

Laureati, vi riconoscete?

Scaricate tutta la tensione amici dottori 🙂 Piangete di gioia, rallegratevi ma soprattutto stringete la mano a voi stessi: ce l’avete fatta. Anche l’ultimo scoglio della vostra vita universitaria, la laurea, è stato superato brillantemente. Quanta fatica, studio, ricerca e sacrifici in quei pochi minuti di discussione che avete sostenuto. In fondo, molti di voi penseranno adesso, non era poi così difficile, la grande quantità di lavoro era già stata fatta. Almeno per me è stato così. Partono adesso i festeggiamenti, le corone di alloro preparate con grande soddisfazione dai vostri genitori, e, ahimè, le uova e la farina che i vostri amici vi lanceranno senza pietà e con il sorriso fra i denti. Fa parte tutto del gioco. E godetevelo fino in fondo: è il vostro momento. Il domani, poi, sarà uguale a tutti gli altri giorni. Le solite routine quotidiane! Tra chi si prenderà un anno sabbatico, chi cercherà disperatamente lavoro e chi avrà lo sguardo rivolto verso un altro periodo di studio, la vita va avanti.

Ieri il Polo Zanotto era bandito a festa: tantissimi laureati, parenti e amici. Abbiamo voluto immortalare questi momenti indimenticabili dentro la nostra polaroid. Ecco i vostri volti sorridenti…

 

P.s. Le file burocratiche non hanno mai fine però…Vuoi ritirare la pergamena? Basta inserire la matricola in questo spazio per verificare se è stata stampata. Per ritirarla basta andare all’ ufficio diplomi nel chiostro di San Francesco.

#univrtellers | Francesca con il supporto di Davide

 

Rappresentanti studenti, dove candidarsi

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Si avvicina il tempo di elezioni, cari studenti UNIVR. E, prima ancora, di candidature! Il countdown alla vostra destra è preciso come un orologio svizzero. Il tempo scorre: il termine ultimo per candidarsi è lunedì 10 novembre, entro le 12.

Basta parole, servono i fatti. Quante volte, dai “grandi” politici del nostro tempo, abbiamo sentito queste parole? Molte, forse troppe. Tutti noi, nel nostro piccolo di studenti, abbiamo varie idee e visioni che vorremo mettere in pratica. L’occasione per farle emergere e per proporre soluzioni ai problemi che nascono durante la vita universitaria è alle porte. Come dice il nostro motto, è ora di metterci il vo(l)to, entrare in gioco in prima persona per discutere e collaborare insieme per il futuro del nostro ateneo e soprattutto degli studenti. L’opportunità di fare, perché no, anche una nuova esperienza è rivolta anche a te. Candidarsi è semplicissimo! Basta recarsi in uno di questi punti di raccolta:

  • Ufficio Elettorale – Palazzo Giuliari, Via dell’Artigliere, n. 8 – Verona;
  • Ufficio Elettorale – Aula Rappresentanti degli Studenti – Polo Zanotto – Viale dell’Università 4;
  • Dipartimento di Scienze Giuridiche – Palazzo ex Zitelle, Via Montanari, n. 9 – Verona;
  • Scuola di Medicina e Chirurgia – Lente Didattica, P.le Scuro, n. 10 – Verona;
  • Scienze MM.FF.NN. – Palazzo Ca’ Vignal 2 – Strade Le Grazie, n. 15 – Verona;
  • Scienze Motorie, Via Casorati, n. 43 – Verona;
  • Villa Ottolini-Lebrecht, Via della Pieve, S. Floriano di S. Pietro in Cariano (VR);
  • Complesso Universitario Ambito Economico, Viale Margherita, n. 87 – Vicenza;
  • Polo Universitario delle Professioni Sanitarie ULSS 6 Vicenza, Contrà S. Bortolo, n. 85 – Vicenza;
  • Polo Universitario delle Professioni Sanitarie sede di Trento, Via Briamasco, n. 2 – Trento (anche per il Polo di Ala e di Rovereto);
  • Scuola Provinciale Superiore di Sanità Claudiana di Bolzano, Via Lorenz Böhler, n. 13 – Bz.

Se avete dubbi o volete ulteriori informazioni contattate l’Ufficio Elettorale alla mail ufficio.elettorale@ateneo.univr.it

   #univrtellers | Francesca

Mettici il vo(l)to anche tu

foto volto

Bentornati! Dopo il cambio dell’ora e notti di festa, mi sveglio dal week end ancora frastornato scoprendo di aver dimenticato di aggiornare la sveglia. Prima di uscire di casa do uno sguardo allo specchio e mi ricordo che da oggi parte METTICI IL VO(L)TO, e che potrei essere  io uno dei nuovi volti del consiglio studentesco. Ma cos’è? Una nuova sezione dedicata all’imminente elezione studentesca in cui tutti noi, studenti dell’UNIVR, saremo chiamati a participare in prima persona, con il volto e/o con il voto. Come candidati e come elettori. L’appuntamento è per mercoledì 10 e giovedì 11 dicembre. Si voterà per il rinnovo delle rappresentanze studentesche negli organi di governo e nelle strutture didattiche dell’ateneo per il biennio accademico 2014-2016. Una di queste è il Consiglio degli Studenti. Per capire meglio di cosa si tratta e della sua utilità per gli studenti abbiamo incontrato Maria Giovanna Sandri, presidente del Consiglio…

https://www.youtube.com/watch?v=rGF8WSJuUjU

#univrtellers | Davide

#selfiedalmondo, parte 4

Ciao univrtellers fans! Ritorna, in questo fine settimana soleggiato, l’appuntamento dedicato alle esperienze di studio all’estero. Lo facciamo con una nostra “vecchia” conoscenza, Camilla Raffaelli, studentessa di Marketing e Comunicazione d’Impresa all’università di Verona, che ha trascorso il World Wide Study alla University of Massachusetts di Boston.

Cosa ti ha spinto a trascorrere un periodo di studi all’estero?

Dopo aver vissuto l’Erasmus, volevo fare un’esperienza simile ma che mi portasse fuori dai confini europei, di preciso in America. Ho cercato se e quali opportunità ci fossero e dopo aver scoperto l’esistenza del World Wide Study sapevo che avrei fatto domanda. Quando mi sono iscritta alla magistrale in Marketing l’obiettivo cui puntavo era quello, perché queste sono il tipo di esperienze che solo l’università ti può offrire, che arricchiscono la tua persona e il tuo curriculum. Sono opportunità che, se non fatte ora, si rimpiangono poi; tutti dovrebbero avere il coraggio di coglierle. Una parte di me voleva “fuggire” da qui per capire cose ci poteva essere lontano, capire quale direzione prendere per il futuro, capire se l’America era un punto d’arrivo o di partenza.

Quali sono le tre parole chiave che utilizzeresti per fotografare la tua esperienza World Wide Study?

Indimenticabile – Formativa – Matura

Com’è la vita dello studente universitario all’estero? Da quali ritmi è scandita e come si distingue da quella in Italia?

La vita dello studente americano è organizzata in semestri che sono a loro volta suddivisi a metà. Diventa molto frenetica a ridosso dei “midterms” (esami di metà corso) e degli esami finali (finals), mentre è più rilassata nei periodi centrali. La frequenza alle lezioni è obbligatoria, salvo piccole eccezioni. Le classi sono di numero contenuto, favorendo la partecipazione attiva e il dialogo tra studenti e professori. Il voto finale è comprensivo di diversi fattori: partecipazione, saggi brevi, presentazioni ed esami. Molto della vita degli studenti americani ruota attorno allo sport, alla partecipazione a club e la percentuale maggiore se non quasi la totalità lavora.

Quali arricchimenti personali porterai a casa?

Porterò con me la consapevolezza di aver fatto la scelta migliore che potessi fare per la mia formazione, di aver rischiato tanto ma aver ricevuto tanto; di essere in grado di vivere in una grande città, di cambiare i miei ritmi di vita, di adattarmi al punto da non voler più tornare, di essere lontana da famiglia e amici, ma di sentirli comunque vicini e di non aver paura a vivere la mia di vita, ovunque mi porti. L’America è un mondo diverso ma che può offrire molte opportunità, molti legami, molte prospettive nuove, senza mai dimenticare il punto da cui si è partiti.

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Qualcuno di voi ha già fatto o ha in programma un’esperienza all’estero? Se si, fateci sapere in quali luoghi avete studiato o verso quali mete siete diretti 🙂

#univrtellers | Francesca

Univrsport, il nostro bottino

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“Il mio teessoro” avrebbe detto l’ambiguo personaggio de “Il Signore degli Anelli” Gollum. La foto che vedete sopra è il bottino che noi univrtellers abbiamo ereditato da Univrsport Welcome day, la manifestazione organizzata dal Comitato Sport dell’ateneo andata in scena ieri pomeriggio nel chiostro di San Francesco. Un semplice poster, ma ricco nei contenuti. Se allungate un attimo la vista potete, infatti, vedere gli autografi degli atleti famosi che hanno partecipato alla serata. Da Valentina Boni, capitano del Valpolicella Calcio, a Antonio Pauletti, giocatore del Cus Verona Rugby, da Matteo Trentin, ciclista Omega Pharma, allo special guest Andrea Giani, allenatore di Calzedonia Blu Volley Verona e pluricampione mondiale di pallavolo. I “Fantastici quattro”, per richiamare alla mente un altro film che ha sbancato al botteghino qualche anno fa, si sono sottoposti anche alla prova flash dentro alla nostra polaroid. Peccato per la mancanza di Damiano Cunego, ma gli spunti interessanti non sono mancati.

Uno su tutti: vivere insieme sport e studio. Andrea Giani è sicuro che “se si ha buona volontà e spirito di programmazione tutto si può conciliare. Lo sport bisogna viverlo come una passione ludica in cui il divertimento è centrale e come un momento per scaricare lo stress che tieni dentro. C’è bisogno, però, anche di lavoro e sacrificio perché c’è sempre da confermarsi quando si arriva a un certo livello”.

In questo senso, il Cus Verona, Centro Universitario Sportivo, offre agli studenti tantissime attività con tariffe agevolate. Date un’occhiata a questo post per scoprirne di più.

#univrtellers | Davide

Diventa anche tu un #univrtellers

Bentornate matricole! Un sentimento di nostalgia mi prende oggi il cuore. Gli univrtellers hanno da poco compiuto quattro mesi di vita. Sembrano pochi ma, devo dire, ne abbiamo fatta di strada e le soddisfazioni sono già molte. Il fenomeno #univrtellers, nato quasi per caso da un’idea originale e unica nel panorama delle università, si sta diffondendo a macchia d’olio. Siamo diventati famosi anche sui giornali: date un’occhiata, ad esempio, agli articoli apparsi sul settimanale Verona Fedele e su Pantheon, il magazine di Verona. Ma basta con le celebrazioni. In fondo siete voi, lettori e studenti dell’ UNIVR, i veri protagonisti a cui tutto è dedicato. Volete contribuire anche voi a rendere questa realtà ancora più esplosiva e divertente? Non c’è niente di più semplice. Commentate, contattateci, postate sui social le vostre sensazioni, le foto che ritraggono i migliori momenti vissuti nelle mura della nostra università. L’ hashtag #univrtellers è a vostra disposizione! Trasformatevi anche voi in tellers, narratori della nostra UNIVR. Tutti possono diventarlo!

Verona Fedele#univrtellers | Francesca