ESU: la vita universitaria a 360°

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Buon giorno compagni di viaggio! Spero che abbiate trascorso un piacevole ferragosto concedendovi una breve pausa dallo studio. Siamo ormai al giro di boa: la seconda metà di agosto è entrata nel vivo e i poli della nostra università cominciano a ridestarsi dal letargo estivo. Con il nuovo anno accademico alle porte, oggi vorrei tornare a parlarvi dei servizi che l’università mette a disposizione di noi studenti per rendere la nostra esperienza di studio più completa e piacevole possibile, andando ad abbracciare anche ambiti non strettamente connessi allo studio ma comunque indispensabili. Oggi parliamo dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario: l’ESU, per gli amici.

L’ESU ha sede in Via dell’Artigliere 9, di fronte a Palazzo Giuliari, e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17. Potete rivolgervi a questo sportello per informazioni di carattere generale, per un supporto sulla fruizione del diritto allo studio e per capire come sfruttare in modo ottimale i servizi offerti, servizi che includono la consulenza psicologica, i prestiti fiduciari, le agevolazioni per i trasporti, il prestito bici, le aule di informatica e, soprattutto, i servizi abitativi, ristorazione e gli scambi internazionali.

Il servizio abitativo vanta ben sette abitazioni dislocate tra Veronetta e Borgo Roma. Queste sono:

Gli alloggi sono assegnati mediante concorso. Il bando viene di norma pubblicato a luglio, mentre la graduatoria i primi di settembre. Potete usufruire del servizio se siete studenti fuori sede in possesso dei requisiti di reddito e merito. L’ESU riserva poi, fino a esaurimento delle disponibilità e secondo l’ordine di presentazione della domanda, circa 100 posti a studenti senza requisiti.

Il servizio ristorazione dispone di tre mense. «Tre?», si staranno chiedendo anche le orami ex matricole sedicenti esperte di Verona. Ebbene sì. L’ESU ha recentemente aperto una nuova mensa per agevolare anche gli studenti che frequentano Scienze Giuridiche a Cittadella. Ma andiamo per ordine:

  • Il ristorante Le Grazie è situato nel cuore della Cittadella della scienza e della tecnologia, quindi a Borgo Roma, in strada Le Grazie 8. L’area include la mensa, aperta dal lunedì al venerdì, e un bar ed è perfettamente accessibile anche ai disabili.
  • Il ristorante San Francesco è situato invece a Veronetta, nel giardino interno al polo umanistico (Zanotto e San Francesco). Il bar è aperto tutti i giorni, così come la mensa, dotata di pizzeria e forno a legna.
  • La terza, di certo non per importanza, è la nuova mensa di Via Pallone, che ha aperto le porte lo scorso marzo. La mensa è aperta per il pranzo dal lunedì al venerdì e accetta soltanto pagamenti elettronici mediante la carta ESU. Offre circa 100 posti a sedere e si trova presso il CRAL del comune di Verona.

Sul sito internet sono consultabili i menù dei tre ristoranti, che ogni giorno offrono pasti completi, ridotti o mini. Per ottenere una riduzione sul costo dei pasti dovete richiedere la carta ESU per l’università. La carta è una prepagata dotata di codice iban e può essere attivata soltanto come documento di accesso al servizio ristorazione, oppure (facoltativamente) anche come strumento di pagamento bancario.

L’ESU organizza inoltre corsi di lingua italiana per studenti stranieri, un corso di lingua cinese e corsi di lingua inglese presso l’Academy of English Studies di Folkestone, che generalmente si tengono a maggio. La selezione per il viaggio in Inghilterra avviene attraverso un bando di concorso che mette a disposizione 30 borse di studio e la partecipazione prevede il conseguimento di una certificazione di competenza linguistica.

Insomma, che sia per l’alloggio, la mensa o lo scambio linguistico, l’ESU è un punto cruciale della nostra UNIVR, un crocevia indispensabile che noi #univrtellers non potevamo fare a meno di raccontarvi. A presto!

#univrtellers | Davide

Così FAN tutti: la radio targata UNIVR

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Bentornate future matricole! Come procedono le vostre vacanze estive? Avrete sicuramente notato che nel mese di agosto la nostra presenza si è ridimensionata, ma non disperate! Tra qualche settimana con il riattivarsi delle attività e della vita d’ateneo anche gli univrtellers torneranno online più presenti che mai e con tanti nuovi temi! Nel frattempo pazientate, rilassatevi e godetevi al meglio il tempo che vi separa dal vostro esordio universitario 🙂

Con il post di oggi vogliamo introdurvi nel mondo di FuoriAulaNetwork, la web radio dell’università di Verona. Ad aprirci le porte della redazione Thomas Ducato.

“L’idea di FAN, FuoriAula Network, è nata nel 2002, quando l’Ufficio Comunicazione dell’università avviò un progetto denominato Ateneo on air, grazie al quale nei successivi due anni una redazione di studenti fu ospitata sulle frequenze di una radio locale. Nel settembre 2004 si decise di dare vita a una vera e propria radio online e dal 2005 FuoriAulaNetwork è a tutti gli effetti un’emittente.

Attualmente FAN è una web radio online 24 ore su 24, sette giorni su sette con un palinsesto dedicato nel quale si alternano programmi in diretta, programmi registrati e rotazione musicale.

Oltre ad essere un’emittente FAN è un laboratorio multimediale dove esprimere con forza e libertà la creatività dei singoli redattori, che riscoprono all’interno di quest’ambiente una dimensione avente forte carattere di socializzazione e di professionalità.

La redazione è attualmente composta da circa di 40 studenti, provenienti da diversi corsi di laurea dell’università, che affrontano differenti tematiche nei loro programmi.

In periodi di palinsesto completo (da ottobre a dicembre e da marzo a giugno) la programmazione prevede format di informazione, intrattenimento e musicali, ascoltabili nel loro orario di messa in onda o attraverso i podcast, pubblicati sul sito. Nei restanti mesi, in cui i redattori sono impegnati con esami e vacanze, continua invece la programmazione musicale e informativa.

Ovviamente la parola è animata dalla musica, che ha in FAN grande importanza, e che è prevalentemente di carattere indipendente e alternativo, per scoprire anche con questo mezzo i nuovi talenti della musica esordiente.

FAN è un laboratorio formativo e professionalizzante aperto a tutti gli studenti dell’ateneo che partecipano alle attività a titolo volontaristico. C’è la possibilità di effettuare un periodo di stage a FuoriAulaNetwork, passando attraverso la società che gestisce l’emittente, la Cooperativa White”.

Per saperne di più non vi resta dunque che visitare il sito dedicato e rimanere sintonizzati! 🙂 Io per il momento vi saluto e vi auguro una buona settimana! A presto!

 

#univrtellers | Francesca

UNIVR Tour… o dell’imbucarsi alla prima visita guidata d’ateneo

Giovedì scorso, per poco più di un’ora, noi univrtellers abbiamo smesso le vesti di guide rodate e affiatate per farci condurre e trasportare a nostra volta alla scoperta del mondo UNIVR. Una vera e propria inversione di ruolo insomma! Ci siamo infatti infiltrati silenziosamente all’interno della prima visita guidata per far conoscere ai futuri studenti i principali luoghi, uffici e servizi del nostro ateneo.

L’orario di partenza era fissato per le 10:45, il punto di ritrovo era il chiostro di San Francesco dove in questo periodo di iscrizioni sono allestiti alcuni stand di accoglienza per le matricole. Qui, infatti, gli interessati potranno ottenere informazioni sull’offerta formativa, sulle modalità di iscrizione e su tutti gli strumenti e le agevolazioni che l’università mette a loro disposizione.

Come un gruppo di turisti desideroso di curiosità, aneddoti e spiegazioni nei confronti di qualcosa che non si conosce, ci siamo affidati alle parole di Daniela Brunelli, direttrice della biblioteca Frinzi, che ci ha subito accolto a braccia aperte.

Dopo pochi minuti siamo stati introdotti nel suo mondo, il cuore pulsante della cultura e del sapere dell’ateneo scaligero: la biblioteca Frinzi, appunto. “Luogo di studio ma anche di incontri, scambi e relazioni”: non potrebbe esserci definizione più azzeccata. Si, perchè la biblioteca, oltre ad offrire un servizio di conservazione, consultazione e prestito di un numero illimitato di materiale cartaceo e digitale, offre anche corsi di formazione sulla ricerca bibliografica, presentazioni di libri frutto della ricerca veronese, mostre d’arte e fotografiche. Una piccola curiosità e motivo d’orgoglio sta nel fatto che la Frinzi è l’unica biblioteca accademica d’Italia ad essere aperta dalle 8 alle 24, anche di domenica (nel mese di agosto gli spazi studio sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 19.45 mentre i servizi al pubblico sono attivi dalle 8.15 alle 13.45). Dall’alto verso il basso, dalla piccionaia all’emeroteca (posta al piano interrato, qualora non ve ne foste accorti) passando per l’ufficio reference, imparerete ben presto che più si scendono le scale più regna il silenzio.

Una volta abbandonata la Frinzi ci siamo raccolti nuovamente nel chiostro. Questa volta ad attenderci e a farci da Cicerone c’erano Sonia Zampieri e Giorgia Rossignoli, due studentesse del nostro ateneo impegnate nelle 150 ore, una forma di collaborazione ad attività connesse ai servizi resi dall’università, retribuita e rivolta a studenti iscritti. E’ iniziato allora il tour (in senso orario, fate attenzione!) lungo il perimetro del chiostro dove sono allineati e incastonati numerosi uffici a partire da quello di Orientamento. L’Ufficio Orientamento, in particolare, gestisce l’Open day, il Servizio di Accoglienza Studenti, le visite guidate alle strutture didattiche, gli incontri di orientamento presso le Scuole Superiori, i seminari sul metodo di studio, le newsletter mensili per studenti delle scuole superiori e studenti iscritti e il progetto Tandem.

Continuando lungo il corridoio abbiamo incontrato l’Ufficio Stranieri e le varie segreterie per le carriere studenti delle differenti aree formative. Entrando poi all’interno del palazzo di lingue e lettere siamo passati da una delle mete obbligatorie se volete entrare nel mondo UNIVR: l’Ufficio Immatricolazioni (aula T.09). Dopo essere scesi nei sotterranei, in visita ai laboratori del centro linguistico d’ateneo (il sempre presente CLA), abbiamo fatto un salto alla mensa e al centro universitario sportivo. Passando poi per il palazzo di Economia, sulla cui via potete trovare anche l’Ufficio Stage, ci siamo recati all’ESU, l’ente regionale per il diritto allo studio universitario e abbiamo ammirato la spendida facciata di Palazzo Giuliari, sede del rettorato. Il viaggio tra i luoghi targati UNIVR si è concluso all’Ufficio Diritto allo Studio che si occupa, tra le altre cose, di rimborso delle tasse e dei contributi e delle borse di studio.

Non disperate se non eravate a conoscenza o non avete potuto partecipare a questa opportunità offerta per voi dal nostro ateneo! Sono infatti in programma altre tre visite guidate: il 28 agosto, il 4 e il 18 settembre. Stesso orario, uguale punto di partenza. In più il servizio di tutorato del dipartimento di Scienze giuridiche ha organizzato due tour nel dipartimento nei giorni 27 agosto e 3 settembre con ritrovo alle 10.30 nell’atrio del palazzo di via Montanari, 9. Non mancate, mi raccomando! 🙂

#univrtellers | Davide

L’estate si è persa? Noi ci orientiamo

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Ben ritrovati, cari colleghi e compagni d’avventura! Come procedono questi ultimi giorni di luglio? Stando a quello che dice il calendario, dovremmo ormai essere nel bel mezzo dell’estate. Sebbene il clima faccia di tutto per contraddirci, agosto è ormai alle porte: un mese di relax, ma anche un periodo estremamente importante e strategico. Ci sono le ferie, certo, ma ci sono anche tutti i progetti per l’anno che si appresta a cominciare. Ovviamente non sto parlando di anno solare, ma del momento in cui, di solito, sentiamo il bisogno di rimboccarci le maniche e cambiare un po’ le carte in tavola. Che sia per la ricerca di un lavoro o per l’inizio di un nuovo percorso di studi, questo è infatti il momento migliore per agire. Proprio per questo motivo, oggi vorrei parlarvi di un nuovo e interessante servizio di orientamento che la nostra Università, in accordo con Progetto di Vita – Cattolica per i Giovani, ha messo a nostra disposizione.

Lo scenario è questo: da una parte abbiamo l’Ateneo e noi studenti targati UNIVR, dall’altra c’è il team di Progetto di Vita, un’iniziativa attiva nell’ambito dell’orientamento formativo e professionale e rivolta ai giovani dai 18 ai 35 anni. Il punto di intersezione è l’Ufficio Orientamento al Lavoro, in Via Campofiore 19/b, che organizza colloqui individuali e del tutto gratuiti il martedì e il giovedì mattina, dalle 10 alle 13. Tutto quello che dovete fare è chiedere un appuntamento via email (ufficio.stage@ateneo.univr.it) o in ufficio. Nel momento in cui fissate l’appuntamento vi sarà richiesto di lasciare il vostro curriculum vitae. Il giorno del colloquio avrete l’opportunità di conoscere lo staff e toccare con mano questa preziosa opportunità che vi viene offerta in modo completamente gratuito. Le ragazze di Progetto di Vita vi illustreranno, tanto per cominciare, i servizi a vostra disposizione, che vanno dalla valorizzazione delle esperienze formative e professionali già effettuate al vero e proprio percorso di orientamento al lavoro (ma anche allo stage e – perché no? – allo studio). Ma la parte più importante, e forse più utile in questa prima fase, è naturalmente l’analisi approfondita del vostro CV. Il cordiale e disponibile staff  vi chiederà infatti di raccontare il vostro curriculum e di ripercorrere la vostra esperienza formativa e lavorativa, cercando di capire le attitudini, gli interessi e i vostri punti di forza.

Da grandi curiosi quali siamo, noi univrtellers abbiamo già usufruito del servizio, in parte per dovere di cronaca, quindi per raccontarvelo, e in parte (inutile nasconderlo!) anche per puro beneficio personale, per capire come migliorare i nostri curricula. Abbiamo conosciuto Laura Valassi, esperta nella selezione del personale e specialista di orientamento e formazione, e svolto il nostro colloquio. Il bilancio è senza ombra di dubbio positivo, perché gli obiettivi che l’iniziativa Progetto di Vita si pone in questi brevi incontri di mezzora sono stati centrati in pieno: abbiamo capito quali sono i punti deboli dei nostri curricula (che generalmente riguardano l’impostazione e l’efficacia) e, anche se eravamo un po’ scettici su questo punto, imparato a valorizzare le nostre esperienze passate in base al lavoro o allo stage che, di volta in volta, andiamo a cercare.

Ma non è tutto! Alla fine del colloquio, infatti, il vostro coach vi lascerà il proprio indirizzo email, a cui potrete scrivere per dubbi, chiarimenti e modifiche apportate al CV, e le credenziali per accedere a un’area riservata. In questo portale avrete una visione più ampia dei servizi a voi dedicati, di cui i colloqui individuali presso l’Ufficio Orientamento al Lavoro sono soltanto la punta dell’iceberg. Progetto di Vita ha sede in Corso Porta Nuova 11b dove, se vorrete, avrete la possibilità di approfondire il vostro orientamento. Il team ha infatti riservato un’aula per ogni percorso dedicata esclusivamente agli studenti dell’università. I percorsi includono: bilancio delle competenze, per mettere a fuoco le vostre capacità e tracciare un piano per raggiungere i vostri obiettivi; check-up per l’estero, dedicato a chi vuole studiare o lavorare all’estero; tecniche di ricerca attiva del lavoro, per proporre efficacemente la vostra candidatura e sfruttare i giusti canali; formazione sulle soft-skills, per individuare, sviluppare e valorizzare le competenze trasversali. Dal portale online avrete quindi la possibilità di iscrivervi alle sessioni e ai workshop programmati per il mese di settembre (ma non solo). Inoltre, l’offerta formativa di Progetto di Vita sarà valida, per alcuni corsi di laurea, per il conseguimento di crediti formativi.

Insomma, non credo che serva aggiungere altro. L’Università e Progetto di Vita ci stanno offrendo un servizio di grande valore. Credo che sia saggio approfittarne. Scrivete all’ufficio e prenotate il vostro appuntamento. Non costa nulla e avete solo da guadagnarci!

#univrtellers | Francesca

Non v’è mondo fuor di queste mura. Chiediamo la grazia in vista della sessione settembrina

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Vi siete ripresi dalla lunga camminata e dai molti scalini fino al belvedere di San Pietro? Avete bevuto qualcosa di fresco nel bar più bello e piccolo di Verona? Bene, perché oggi ci rincontriamo nello stesso bar e riprendiamo il nostro percorso proprio da dove l’avevamo interrotto lo scorso sabato, con un fugace sguardo sul Duomo, la cattedrale di Santa Maria Matricolare. Suvvia, non storcete il naso appena sentite parlare di chiese! La sessione estiva sarà pure finita (o quasi), ma lo sappiamo tutti che settembre è dietro l’angolo e potreste approfittare di questo tour per chiedere la grazia in vista degli esami. Bando alle ciance. Il duomo, dicevamo. La costruzione del duomo di Verona venne portata a conclusione nell’anno 1187, ma sono stati molti gli interventi che, nel corso dei secoli, ne hanno modificato l’aspetto, fino ad arrivare a quello che potete ammirare oggi. La facciata, ad esempio, risale al Cinquecento, e prima di allora non aveva né il rosone né le bifore laterali. Tra l’altro, se osservate attentamente riuscirete a notare i punti ricostruiti dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, come le parti in cemento armato nella parte più alta. Particolarmente interessante, poi, è l’enorme campanile e le varie leggende che lo accompagnano. La parte più bassa è romanica, quella mediana risale al Cinquecento, mentre la superiore fu costruita solo tra il 1800 e il 1900 ma rimase incompiuta. Infatti, come avrete notato, al campanile manca la cuspide, ovvero la parte superiore. Perché? C’è chi dice che il progetto del campanile prevedesse una cuspide più alta della Torre dei Lamberti, che però, stando alla normativa comunale, non poteva essere superata da nessun edificio. In realtà, è più probabile che i lavori siano stati arrestati per mancanza di fondi. La cuspide doveva essere molto alta e, conseguentemente, i costi per portare i materiali in cima troppo alti. La torre è infatti alta 75 metri e comprende nove enormi campane risalenti al 1931, la maggiore delle quali pesa bel 4566 chilogrammi, tanto che secondo alcune teorie si tratterebbe di uno dei maggiori complessi al mondo a poter essere suonato a concerto. Teorie e leggende a parte, anche il chiostro è molto bello, e il locale reperimento di alcuni mosaici romani ha fatto pensare alla possibile presenza delle terme romane. Ciò tuttavia non è del tutto provato, anche perché si è sempre preferito non scavare troppo sotto al duomo. Vicino al chiostro troverete anche la chiesa di Sant’Elena, molto probabilmente la prima chiesa della città, la più antica. È purtroppo chiusa al pubblico, ma merita anche dall’esterno. Tornando indietro, già che ci siete potreste soffermarvi un po’ nella biblioteca capitolare, la più antica di Verona, che si trova proprio sulla piazza del duomo.

Spero che con questa breve sosta in biblioteca vi siate riposati, perché ora è il momento di fare una bella camminata che probabilmente vi stancherà un po’ e di raggiungere la basilica di San Zeno, una chiesa a sé stante perché nata fuori dalle antiche mura. Si tratta di un monastero e di uno dei capolavori romanici che la nostra penisola offre. Guardando il lato destro della chiesa è possibile notare le varie fasi dell’ampliamento dell’edificio. Le maestranze sono infatti state numerose e probabilmente hanno anche lavorato in concomitanza e ciò, oltre che dall’esterno, si nota anche nella cripta inferiore. Degne di nota sono, ovviamente, la pala del Mantegna e la statua di San Zeno che ride, ma anche il bellissimo portale: uno dei pochissimi esempi di arte bronzea con soggetto civile. Come nel caso del duomo, anche qui vi consiglio di soffermarvi nel bellissimo chiostro.

Tornando verso il centro della città cogliamo al volo l’occasione e passiamo lungo corso Cavour per visitare due chiese “minori” ma molto suggestive. La prima è San Lorenzo Martire, una chiesa medievale che pare risalire al IV secolo. La chiesa fu completamente distrutta dal violento terremoto che nel 1117 cancellò quasi tutte le tracce di arte alto-medievale veronese, lo stesso che distrusse la recinzione esterna dell’Arena, e fu ricostruita agli inizi del XII secolo. La facciata, piuttosto nascosta e visibile soltanto dal Lungadige, è affascinante perché racchiusa tra due torri cilindriche, mentre l’interno, molto stretto, possiede ancora il matroneo. La seconda chiesa che troviamo in zona è Sant’Eufemia. È piuttosto anonima se vista dall’esterno, ma l’interno è molto affascinante a causa delle dimensioni sproporzionate. La chiesa è infatti bassa ma lunghissima e, seppur non in un ottimo stato di conservazione, merita sicuramente di essere visitata.

Proseguendo per Corso Porta Borsari, oltrepassiamo Piazza Erbe e giungiamo alla bella Sant’Anastasia (originariamente San Pietro Martire). Fa parte di un complesso monastico ed è ufficialmente la chiesa dei veronesi, ornata all’interno con stemmi del comune di Verona ad esaltazione della potenza della città. L’impianto è più a soggetto rispetto a San Zeno, che invece è fortemente progressiva. La decorazione esterna è incompiuta ma sicuramente compiuto è il portale gotico. L’interno è invece davvero ricco di affreschi e decorazioni, tra i quali spunta l’affresco del Pisanello.

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Tornando verso la nostra base, la zona universitaria, il nostro viaggio si conclude a San Fermo (qui una piccola chicca). Anche questa chiesa fa parte di un complesso monastico e il chiostro è attualmente la sede della sovrintendenza dei beni culturali di Verona. La chiesa si sviluppa su due livelli e l’elemento più affascinante del livello superiore è sicuramente il soffitto, unico nel suo genere, che riproduce una nave completamente in legno rivoltata. Dentro la chiesa sono anche presenti dei modellini che spiegano come sia possibile sostenere la nave con delle funi. All’interno di San Fermo Maggiore ci sono anche molte decorazioni e cappelle che davvero meritano mezzora del vostro tempo. San Fermo Minore, ovvero il livello inferiore, è una normale cripta, ma la peculiarità è l’assenza di una navata centrale. Ci sono infatti una fila di colonne centrali che spezzano la visione e impediscono la visuale completa della cripta. Si tratta di numerose colonne molto piccole, evidentemente necessarie a sostenere il peso della chiesa superiore.

Bene, per oggi direi che vi ho tediato e fatto camminare abbastanza. Dopo essere usciti da San Fermo, vi lascio sul bellissimo scorcio di Ponte Navi e vi do appuntamento alla prossima puntata! 🙂

 #univrtellers | Davide

#selfiedalmondo, parte 2

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Cari neo-studenti, bentornati! Considerato l’interesse suscitato dai post precedenti riguardanti le possibilità formative all’estero, vi proponiamo anche questo venerdì la testimonianza diretta di chi  ha vissuto in prima persona l’esperienza Erasmus. La settimana scorsa abbiamo letto le impressioni di Paola a proposito del suo soggiorno alla Fichtburg State University in Massachusetts. Oggi, invece, lasciamo la parola a Muhamed, studente di Biotecnologie che ha deciso di trascorrere un periodo di formazione alla University of Primorska in Slovenia.

Caro Muhamed, cosa ti ha spinto a trascorrere un periodo di studi all’estero?

In primo luogo ho pensato che l’integrazione in un nuovo contesto con persone provenienti da nazionalità diverse mi potesse aiutare ad implementare il mio inglese. In secondo luogo la voglia di aprire le mie vedute a nuove culture, a diversi modi di essere e la possibilità di visitare nuovi luoghi.

Quali sono le tre parole chiave che utilizzeresti per fotografare la tua esperienza Erasmus?

  1. Intercultura
  2. Studenski Boni (buoni per ristoranti)
  3. Mare

Com’è la vita dello studente universitario all’estero? Da quali ritmi è scandita e come si distingue da quella in Italia?

La Slovenia è un paese molto ben organizzato e l’università nella quale sono stato ospite ha sempre risposto in maniera adeguata alle esigenze di tutti noi studenti. La vita universitaria all’estero è scandita da ritmi diversamente impegnativi rispetto al sistema italiano. Le lezioni sono  maggiormente incentrate sulla partecipazione dei frequentanti piuttosto che sull’impegno domestico, con ampia possibilità di scambio di opinioni durante le lezioni.

Quali arricchimenti personali porterai a casa dopo tale esperienza?

Una marea. Il mio inglese che si è dovuto per forza di cose rafforzare, le persone che hanno condiviso con me quest’esperienza, i posti che ho visitato, le cose che ho mangiato, le culture di persone provenienti da diverse parti del mondo, ma soprattutto la voglia che ha acceso in me di continuare a viaggiare, conoscere e confrontarmi.

 

E dalla nostra mini-gallery “Selfie dal mondo”, ecco qui Muhamed!

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#univrtellers| Francesca

UnivrMagazine, o dell’essere costantemente aggiornati su ciò che succede in università

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Bentornate giovani matricole! Dopo essermi sudato, in tutti i sensi, l’ultimo esame della sessione estiva posso ufficialmente affermare che è iniziata la mia meritata vacanza. Non so ancora quale sarà la meta che accoglierà il mio tanto atteso far nulla, ma nel frattempo mi posso anche accontentare di un po’ di lago, sole e qualche buona lettura. A tal proposito, vorrei parlarvi oggi dell’UnivrMagazine, il giornale online di informazione dedicato al nostro ateneo. Suddiviso in otto sezioni tematiche (Focus ateneo, Editoriale, Mondo Università, Il punto, Ricerca e Informazione, Cultura e Società, Protagonisti e Vetrina), questo strumento vi consentirà di essere sempre aggiornati su tutto ciò che riguarda l’università di Verona. Dalle semplici informazioni di servizio alle iniziative promosse o sostenute dall’ateneo, dalle nuove ricerche in campo medico-scientifico agli eventi del mese. Il tutto a portata di un clic. Non dovete far altro che aprire la pagina ufficiale dell’università di Verona e cliccare sull’apposito pulsante situato sotto allo slide di immagini.

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L’UnivrMagazine fa capo all’Ufficio Comunicazione dell’ateneo ed è situato al quarto piano di Palazzo Giuliari. Per coloro che fossero interessati alla scrittura e all’attività giornalistica, l’ufficio offre la possibilità di svolgere uno stage altamente formativo e professionalizzante, durante il quale potrete testare la vita di redazione collaborando alla stesura degli articoli del magazine e svolgere altre stimolanti attività. Un’opportunità da cogliere al volo e che dimostra ancora una volta l’apertura della nostra UNIVR nei confronti dei propri studenti.

Detto ciò vi saluto e continuo la mia lettura del magazine!

P.S. Se sbirciate bene tra gli articoli ne troverete anche uno firmato da noi univrtellers! 🙂

#univrtellers| Davide

Tutti devono andarci, nessuno sa come arrivarci. Cos’è?

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Chiuso il capitolo segreteria, concentriamoci oggi su ciò che per molti studenti, volenti o nolenti, rappresenta il vero Enigma (ebbene sì, con la E maiuscola) dell’università di Verona: dove si trova il Silos di Ponente alias Santa Marta? Tutti sanno della sua esistenza, ma solo i più fortunati sono in grado di raggiungerlo con facilità al primo tentativo! Via Cantarane 24, un semplice indirizzo che se sottovalutato potrebbe rivelarsi essere la causa di molti chilometri e imprecazioni!

Nel corso della vostra carriera universitaria vi capiterà sicuramente di dover affrontare un cambiamento d’aula, improvviso o programmato che sia. Nella migliore delle ipotesi, aprendo con anticipo la bacheca degli avvisi relativi al vostro corso di laurea leggerete: “La lezione del professore X è stata spostata e si terrà nella aula Y del Silos di Ponente”. A quel punto non fatevi prendere dal panico, respirate profondamente e fate mente locale di ciò che avete visto o letto in questo post. Parlo per esperienza personale e di amici. Vi assicuro che trovarsi a girovagare per il quartiere di Veronetta esaminando campanello per campanello, portone per portone, non è il massimo della gioia, soprattutto se la vostra lezione sta per cominciare e avete l’obbligo di frequenza!

Situazione piuttosto ordinaria è anche quella in cui, ormai disperati, avvistate uno studente con un viso familiare perché frequenta la vostra stessa lezione. Felici e sollevati decidete di avvicinarvi per chiedergli informazioni (o per seguirlo di nascosto), ma… scoprite che è nella vostra stessa condizione! Ecco, dunque, svelato il segreto di quelle flotte di pellegrinanti smarriti devoti a Santa Marta. 🙂

Futuri studenti, fate attenzione! Non dimentichiamo che alcuni si sono trovati faccia a faccia con la guardia all’ingresso della stazione della polizia municipale, edificio che, prendete appunti,si trova qualche metro prima!

In qualità di guide, per facilitare i vostri spostamenti vi proponiamo un breve video in cui mostriamo fisicamente il tragitto che vi condurrà al tanto bramato Silos di Ponente. Spero possa esservi d’aiuto!

https://www.youtube.com/watch?v=12fTx7siPjs

#univrtellers | Francesca

Segreteria studenti: la terza guida per il vostro viaggio in UNIVR

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Dopo il secondo appuntamento con le bellezze di Verona torniamo oggi nel cuore dell’università.

Sia io che Francesca vi abbiamo finora parlato delle molte opportunità offerte dal nostro ateneo. Tuttavia, non vi abbiamo mai detto che per poterle sfruttare al meglio e capirne bene il funzionamento non sarete abbandonati a voi stessi! A farvi da guida nel corso della vostra carriera universitaria non ci saremo infatti solo noi due, ma anche un’altra misteriosa entità, che sarà sicuramente in grado di consigliarvi e dare sempre (o quasi) risposta alle vostre domande. Considerato che con il mese di luglio ha avuto inizio il periodo delle iscrizioni e delle talvolta infinite trafile burocratiche, immagino che qualcuno di voi potrebbe già aver capito a cosa mi sto riferendo. Ebbene sì, sto parlando del servizio di segreteria studenti,che comprende al suo interno le segreterie delle quattro macro aree: ben 16 uffici che si occupano della didattica e delle vostre future carriere universitarie. Tutto al vostro servizio, insomma! 🙂

Per chi, come voi, entra per la prima volta nel mondo dell’UNIVR, è bene sapere che le segreterie studenti si occupano della gestione amministrativa della carriera dello studente dal momento del suo ingresso all’università al momento della laurea. A tal proposito, il vostro primo contatto con tale realtà sarà l’immatricolazione ai corsi di studio offerti dall’ateneo. Nel corso dell’anno, poi, le segreterie provvedono alla compilazione dei piani di studio e, una volta sostenuti e superati, alla registrazione degli esami. Supportano anche gli studenti nelle richieste di agevolazione tasse, nella convalida degli esami sostenuti in altre università o nel riconoscimento della carriera pregressa. Devo dire, però, che il lavoro delle segreterie più apprezzato dallo studente risulta essere l’ultimo, ovvero il controllo e la verifica di tutti gli esami sostenuti per l’ammissione all’ultimo stadio, la tesi di laurea. A quel punto l’interminabile coda per raggiungere lo sportello sarà una grande soddisfazione! 🙂

  • Area Scienze Economiche e Giuridiche

Carriere Studenti Economia e Giurisprudenza

Sede: Via San Francesco 22
Telefono Economia: 045.8028364 – 297 (dalle 9 alle 11)
Telefono Giurisprudenza: 045.8028590 (dalle 9 alle 11)
Email: segreteriastudenti.economia@ateneo.univr.it | segreteriastudenti.giurisprudenza@ateneo.univr.it

  • Area Scienze Umanistiche

Carriere Studenti Lettere, Lingue e Filosofia

Sede: Via S. Francesco, 22
Telefono Lingue e letterature straniere: 045.8028294-8006
Telefono Lettere e Filosofia: 045.8028398-8680
Email: segreteriastudenti.lingue@ateneo.univr.it | segreteriastudenti.lettere@ateneo.univr.it

Carriere Studenti Scienze della Formazione e Scienze Motorie

Sede: Via S. Francesco, 22
Telefono Scienze della Formazione: 045.8028167
Telefono Scienze Motorie: 045.8028338
Email: segreteriastudenti.scienzeformazione@ateneo.univr.it | segreteriastudenti.scienzemotorie@ateneo.univr.it

  • Area Scienze della Vita e della Salute

Carriere Studenti Medicina

Sede: Via Bengasi, 7
Telefono: + 39 045 802 7228/29/30
Email: carriere.medicina@ateneo.univr.it

  • Area Scienze ed Ingegneria

Carriere Studenti Area di Scienze e Ingegneria

Sede: Strada le Grazie 15
Telefono: 045.8027053-7827 (dalle 9 alle 11)
Email: segreteriastudenti.scienzeingegneria@ateneo.univr.it

#univrtellers | Davide

#selfiedalmondo, parte 1

 

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Nel post di ieri vi abbiamo parlato del Progetto Erasmus e WorldWide Study. Tuttavia, la presentazione di queste due grandi esperienze formative non poteva considerarsi completa senza la testimonianza di chi le ha vissute in prima persona. Abbiamo quindi contattato Paola, studentessa venticinquenne frequentante il corso di Laurea Magistrale in Lingue per la Comunicazione Turistica e Commerciale, che ha gentilmente accettato di condividere con tutti noi il suo soggiorno all’estero, più in particolare alla Fitchburg State University in Massachusetts, Usa.

Cara Paola, cosa ti ha spinto a trascorrere un periodo di studi in un paese straniero?

«Mi sono iscritta al corso di Laurea Magistrale mentre già lavoravo e per questo motivo non ho mai potuto frequentare le lezioni. Quando ho saputo del WorldWide Study e dell’opportunità di trascorrere quattro mesi negli Stati Uniti ho presentato immediatamente domanda, senza pensarci un attimo. Cosa mi ha spinto? La voglia di immergermi totalmente in una nuova cultura e di vivere la quotidianità di un altro Paese, molto diverso dal mio. Il desiderio di parlare tutto il giorno tutti i giorni un’altra lingua, e di raggiungere una sensibilità linguistica pari a quella di un madrelingua. Infine, la possibilità di vivere un’esperienza unica con valore sia personale che professionale»

Quali sono le tre parole chiave che utilizzeresti per fotografare la tua esperienza WorldWide Study?

«La prima parola è senza dubbio SFIDA! Per quanto potesse sembrare facile e divertente, attraversare l’oceano da sola e andare a vivere in un luogo dove non conoscevo nessuno ed ero lontana da casa, dalle mie abitudini e da tutto ciò che conoscevo, non è stato facile. Ho sfidato molte delle mie piccole paure (tra cui quella della lavatrice!!!) e sono tornata diversa, più forte, più consapevole di me stessa.

La seconda parola è AVVENTURA. Tutto era nuovo e mi sono trovata a fare i conti con la mia intraprendenza: dall’aprire un conto in banca a stipulare un’assicurazione, dal parlare con i docenti e al vivere innumerevoli imprevisti, come perdersi nella metropolitana di New York, vedere un alce che attraversa la strada, spalare un metro di neve per muovere la macchina!

La terza parola è , infine, CAMBIAMENTO. Il WorldWide Study mi ha cambiato la vita e lo ricorderò per sempre. Ogni momento durante e dopo questa esperienza ha avuto e avrà un valore diverso: ho rivisto tutte le mie priorità, a partire dagli amici, la famiglia, la scuola e il lavoro. Ora il mondo mi sembra più piccolo e ho sempre una grandissima voglia di viaggiare, conoscere nuove culture e persone. Ho scoperto che chi viaggia vive davvero due volte»

Com’è la vita dello studente universitario all’estero? Da quali ritmi è scandita e come si distingue da quella in Italia?

In America ho potuto assaporare la magica esperienza del campus. Sembra quasi di essere in un piccolo villaggio dove devi condividere tutto con i tuoi compagni universitari: la camera, il salotto, la biblioteca, la cucina, la palestra e le feste. È un’occasione straordinaria per conoscere persone e convivere con loro, scoprendo ogni lato della cultura americana.

Il rapporto con i docenti è molto più personale, le classi sono più piccole e puoi davvero interagire con compagni e professori come a scuola. Le lezioni sono più pratiche e meno teoriche, ci sono tre o quattro esami per ogni corso durante il semestre, e c’è quasi sempre un lavoro di gruppo da fare con presentazione alla classe. I club a cui ti puoi iscrivere sono davvero tantissimi, per non parlare degli sport offerti. Ce ne sono un’infinità e tutti sono ammessi: l’importante è partecipare!»

Quali arricchimenti personali porterai con te?

«L’aver conosciuto tante persone fantastiche, l’aver avuto prova che l’integrazione funziona ed esiste: ho conosciuto africani, sudamericani, asiatici, europei e tutti vivevano in perfetta armonia. Porterò a casa, inoltre, l’aver migliorato il mio inglese, l’aver viaggiato e visto alcune tra le più belle città al mondo, senza parlare delle meraviglie della natura. È senza dubbio un’esperienza che non ha prezzo!».

E dalla mini-gallery “Selfie dal mondo” targata #univrtellers ecco qui la nostra Paola in visita alle Cascate del Niagara!

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#univrtellers | Francesca