VenetoNight, la storia firmata #univrtellers

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Bentornati cari compagni di viaggio 🙂 Mentre mi contorcevo la mente alla ricerca di uno stile diverso attraverso cui parlarvi della nostra nuova esperienza mi si è accesa la famosa lampadina. Ho subito pensato: siamo univrtellers, perché non raccontarvi una storia? Si, proprio quelle che si raccontano ai bambini prima di rimboccargli le coperte o quelle che si condividono attorno al fuoco dei campeggi con le stelle e le scintille attente osservatrici. È un racconto di amicizia, luoghi, musica, coraggio e ricerca. La simpatia tra più ragazzi, le parole e la melodia di giovani musicisti, la creatività di artisti dal futuro radioso, gli scorci della splendida Verona e le idee dei ricercatori che hanno portato le loro conoscenze in piazza, per il pubblico. L’eroe della storia? La ricerca che si apre al pubblico, che esce dai laboratori trasformando la strada nella sua casa come canta anche Veronica Marchi nella sua bellissima canzone “La passeggiata”. Se vogliamo riassumere tutto questo in una parola, la soluzione è semplice: VenetoNight2014. Ma partiamo dall’inizio…Venerdì scorso, ore 17 e un quarto.

La canzone “Summer” di Calvin Harris mi pulsava a tutto volume nei timpani. Camminavo a passo svelto facendomi largo tra la ressa appostata davanti alla casa di Giulietta di via Cappello. Il sole settembrino bagnava con la sua luce ogni scorcio di Verona attirando turisti e famiglie nei vicoli e nelle piazze. All’improvviso una notifica WhatsApp4e78fb627621a63bd91d114178d437fe ha interrotto i miei pensieri. “Ci sono! Vicino a Cavalli”. Era Francesca, appena scesa dall’autobus alla fermata di piazza Erbe. In orario, ho subito pensato. Dieci metri, slalom tra le bancarelle e ci siamo incontrati nel luogo programmato. Avevamo deciso, infatti, di partecipare insieme a VenetoNight, la notte europea dei ricercatori organizzata nel centro città veronese.

Tra una chiacchierata sugli esami appena conclusi e un’altra sull’orizzonte ormai sempre più incombente dell’inizio delle lezioni, siamo arrivati a Porta Borsari, prima tappa del percorso itinerante, dove la cantautrice Veronica Marchi stava già allietando il pubblico con la sua voce delicata e sentimentale. Un senso di unità ed appartenenza iniziava ad aleggiare nell’atmosfera quando ha preso ad intonare la canzone “La passeggiata”. Sotto il portone, dopo la musica, abbiamo assistito alla presentazione della ricerca di Massimo Prearo sul tema dei movimenti omosessuali.

Finita l’esposizione, abbiamo seguito il gruppo spostandoci verso la seconda destinazione: Corte Sgarzerie. Seduti all’interno della loggia scaligera, che nel tempo antico faceva posto ai lavoranti della lana, abbiamo ascoltato con attenzione il ricercatore Angelo Zago, intervallato dalle musiche di John Mario.

Trasferendoci verso Cortile Mercato Vecchio, un leggero brontolio di stomaco iniziava a farsi sentire. I tavolini fuori da bar e ristoranti erano imbanditi di aperitivi, spuntini appetitosi, insalatone e pizze extra large: questo di certo non mi aiutava. L’atmosfera, all’ingresso della corte, era calorosa e allo stesso tempo romantica. Siamo stati accolti dal ritmo travolgente dei Drumartica, uno dei gruppi di percussioni più famosi d’Europa. Così esplosiva la carica di energia trasmessa che qualcuno iniziava a mettere in scena qualche passo di danza. Abbiamo ascoltato l’intervento di Debora Viviani sulla relazione tra vestiti e lavoro e poi…

…Per finire in bellezza la serata, una pizzetta in compagnia!

#univrtellers | Davide

 

Ritorno alle origini con lo Student’s day

Studen's day

Bentornate matricole! Nei giorni scorsi, navigando felici tra le onde del web abbiamo avvistato in lontananza una clip che ci ha riportati indietro nel tempo. Era il lontano 9 luglio 2014, quando il “fenomeno” #univrtellers, ancora agli albori, sbarcò insieme ad altre realtà allo Student’s day. Come dimenticare quella fredda e piovosa notte estiva dedicata al talento?
Per chi non era presente, riassumiamo dicendo che si trattava di una giornata, o meglio una serata, interamente dedicata agli studenti per far conoscere l’impegno nato dalla creatività e dalla volontà frutto del mondo universitario. Su un palco allestito ad hoc si sono alternati Pier Mattia Avesani di Uqido, Matteo Crinelli e Paola Reoli, diplomati all’Accademia di Belle Arti di Verona, Fortuna Ekutsu Mambulu dell’African Summer School, Anna Fiscale di Progetto Quid, Alexandra Jelic, assegnista Post-Doc, Fabio Lotti del Progetto Yeah e Riccardo Poli di Radio24 – La Zanzara. Ognuno ha cercato di esprimere il proprio concetto di talento concordando sul fatto che le proprie potenzialità vanno coltivate, create e sostenute con determinazione e coraggio.
Ebbene, armati di magliette personalizzate e di una cornice polaroid con il marchio #univrtellers in bella vista, in tutto questo pullulare di talento eravamo presenti anche noi! È stata la prima di una lunga serie di incursioni a vostro danno 🙂

In qualità di inguaribili romantici, abbiamo deciso di condividere insieme a voi un appuntamento che ha determinato la nostra nascita e che ricordiamo sempre con molto piacere!

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=_LOlxVQM9D4&w=640&h=360]

 #univrtellers | Francesca

Cus Verona, la parola ad Alessandro Zambon

34636_102406576480083_2924363_nSei un tipo sportivo, amante della forma fisica e desideroso di metterti alla prova in qualche sport? Oppure semplicemenete vuoi trovare un’attività di svago all’estenuante studio accademico? La nostra UNIVR ha, anche questa volta, la soluzione adatta a te! Si chiama Cus, ovvero Centro Universitario Sportivo, che ha alle sue spalle, udite udite, numerosi trofei nazionali. Lo sapete, ad esempio, che nel lontano 1972 ha conquistato il titolo italiano nella sezione di pallavolo?

Alessandro Zambon, responsabile dei tornei ed eventi Cus Verona, ci spiega come “all’interno dell’ambiente universitario pochi sanno cosa sia il Cus e, ancora meno, conoscono il significato della sigla Cnu. Tantissimi ancora chiedono di che cosa si tratta. Cus Verona è famoso per il rugby e, di conseguenza, la maggior parte delle persone con le quali entriamo in contatto, pensa che sia solamente questo ed invece non è cosi”. Ecco allora che abbiamo intercettato Alessandro per portare alla ribalta questa importante realtà del nostro ateneo.

1.Come nasce il CUS?

Il Cus aderisce al Centro universitario sportivo italiano per eccellenza ovvero il Cusi, fondato nel dopoguerra. Cus Verona acquisisce rilevanza sportiva grazie alla creazione nel 1963 della sezione più “antica” della nostra associazione, il rugby. In quegli anni le due specialità erano il rugby appunto ma soprattutto la pallamano che nel 1972 si laurea campione d’Italia.

2.Quali attività e servizi offre?   

Il Cus si suddivide in attività agonistiche destinate anche a persone non universitarie e in attività sportive mirate soprattutto agli studenti dell’ateneo. Le sezioni che offrono attività agonistica sono molte. Dal Rugby al basket, dalla scherma all’hockey, dal pattinaggio al kendo, dalla canoa al triathlon e finendo con l’atletica e le più recenti sezioni di ultimate frisbee e calcio a 5. Mentre le attività universitarie sono le più varie: corsi di fitness, tornei universitari, come il torneo interfacoltà di Calcio a 5, uscite sulla neve, dimostrazioni sportive e il Cnu, campionato nazionale universitario che si tiene in primavera (fine maggio) ed inverno. Ad esso possono partecipare tutti gli studenti iscritti all’UNIVR che praticano attività sportiva federale.

3.Perché gli studenti dovrebbero iscriversi?

Il Cus offre, prima di tutto, un momento di distrazione alla routine universitaria e una valvola di sfogo alle infinite ore di studio. Oltre a questo, cerchiamo di proporre attività, più variegate possibili, che da quest’anno aumenteranno mantenendo sempre tariffe agevolate per gli studenti.

Se noi univrtellers ed Alessandro abbiamo solleticato la vostra curiosità potrete trovare altre utili informazioni nel sito del Cus, contattandolo per email (cusvrinfo@gmail.com) o nella sua pagina Facebook. Altrimenti passate a fare visita alla sede “storica” del centro, l’antico fortino austro-ungarico situato di fianco alla mensa del Polo Zanotto!

#univrtellers | Davide

Oltre il campus: Progetto di vita

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Ore 13:12
Inforco la bicicletta e, a tutta velocità, mi dirigo verso il centro.

Ore 13:22
Sono in corso di Porta Nuova, tempo di chiudere i lucchetti e sono al numero 11b dove un’insegna mi dice che sono nel luogo che cercavo. Progetto di vita, Cattolica per i giovani. Qui devo incontrare i ragazzi che seguono il laboratorio “Tecniche di ricerca attiva del lavoro” ovvero come evitare di vanificare gli sforzi durante la ricerca del lavoro. Dato che sono arrivata mezz’ora prima della fine della classe ho modo di visitare la sede e di scoprire le varie opportunità offerte. Non mi dilungo troppo su tutte le attività a cui si può aderire gratuitamente perché ci sarà un articolo del magazine in cui se ne parlerà meglio.

Ore 14:00
Il laboratorio finisce puntuale e posso finalmente parlare con i ragazzi che l’hanno seguito. Purtroppo alcuni di loro devono scappare. Si sa, i mezzi non aspettano! Con chi è rimasto ci sediamo attorno al tavolo e iniziamo a chiacchierare. La mia curiosità è tanta e la loro voglia di condividere l’esperienza altrettanto, il digiuno dalla colazione non ci ferma. In questo laboratorio, mi spiegano, si ha modo di capire come indirizzare al meglio le proprie forze durante la fase di ricerca del lavoro e si capiscono quali sono i mezzi migliori attraverso cui compiere questo passo. Quando chiedo se consigliano questo laboratorio, sono unanimi nel dire che è, secondo loro, fondamentale prendervi parte poiché aiuta realmente in quanto è un momento formativo che difficilmente si può trovare altrove. La forza di questo laboratorio, continuano, è lo scambio che deriva dal dialogo con coetanei impegnati nello stesso obiettivo, inoltre, le classi, essendo composte da massimo 8/10 persone, permette un confronto diretto e non dispersivo. Si può condividere la propria idea ed essere seguiti personalmente in modo efficace perché non si è all’interno di un gruppo troppo numeroso.

Ore 14:32
Esco dalla sede di Progetto di vita soddisfatta del dialogo avuto con i ragazzi e desiderosa di approfondire meglio cosa offre questo progetto.

Ore 14:42
Mentre l’acqua bolle scrivo questo post sperando di avervi incuriosito con la mia esperienza. Vi lascio qui “http://univr.progettodivita.it/” il link del sito se volete andare a curiosare.

#univrtellers | Francesca

Agguato alle matricole

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Buona giornata, cari followers! Con il trascorrere del mese di settembre e con l’avvicinarsi dell’inizio delle lezioni la nostra presenza tra i corridoi dell’università si è fatta sempre più frequente, e noi sempre più agguerriti! La settimana scorsa è toccato alle tutor Anna ed Elisabetta. Oggi è la volta di quattro giovani matricole che, un po’ intimorite, si sono ritrovate sotto ai nostri riflettori. Ok, magari non è stato il modo migliore per metterle a loro agio, ma ci siamo comunque divertiti un sacco! Chi saranno i prossimi?

https://www.youtube.com/watch?v=A7hQMR0Ojx0

Date un’occhiata anche al nostro canale Instagram per scoprire la nostra nuova mini-rubrica, un caffè con gli #univrtellers.

A presto!

#univrtellers | Francesca e Davide

Gli #univrtellers a colloquio da Laura Facchinetti, psicologa dell’Esu

È tempo di studio per noi univrtellers che, come molti di voi, sono impegnati a concludere questa estenuante sessione autunnale d’esami. Riprendere in mano i libri dopo la pausa estiva (che di estivo ha avuto ben poco) è stato piuttosto traumatico. Tuttavia, il dovere chiama! Con tanta buona volontà, esercizi di respirazione e sessioni rilassanti di yoga, ci siamo messi all’opera.

Affrontare un esame non è sempre facile. Ognuno di noi può incontrare diverse difficoltà fra cui mancanza di tempo, situazioni improvvise e difficoltà di concentrazione dovute a notifiche Facebook images  e WhatsApp 4e78fb627621a63bd91d114178d437fe . Ma attenzione, scherzi a parte, nella vita universitaria talvolta possono sorgere questioni più serie e delicate.  Situazioni d’ansia, momenti d’incertezza e difficoltà nel gestire la propria rete di rapporti interpersonali possono prendere il sopravvento. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Laura Facchinetti, psicologa dell’apposito servizio di consulenza offerto dall’Esu.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=9vsOmpvNt-g&w=640&h=360]

#univrtellers | Davide e Francesca

Il nostro fine settimana tra Panorama, le paperelle e i Google Glass

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Buon inizio di settimana, cari compagni di viaggio. Avete già fatto la vostra immatricolazione? Siete pronti a cominciare l’anno accademico? Oggi noi univrtellers siamo qui a parlarvi di un importante evento che nei giorni scorsi ha posto sotto i riflettori la nostra bella città. Mi riferisco all’iniziativa Panorama d’Italia, organizzata dal settimanale della Mondadori, che in questo periodo sta conducendo un tour alla scoperta delle città più interessanti del nostro paese, quelle eccellenze che, in tempi difficili come quello di adesso, sembrano quantomeno provare a porsi in controtendenza. Dopo aver fatto tappa a Reggio Calabria, Lecce, Ancona e Parma, Panorama d’Italia si è soffermata per quattro giorni, dal 10 al 13 settembre, a Verona. Tra gli incontri con il sindaco, le visite alla mostra del Veronese in compagnia di Vittorio Sgarbi e le chiacchierate amichevoli con Cesare Cremonini e Ambra Angiolini, venerdì 12 è stata la nostra università a rubare la scena.

Al nostro arrivo nella sede di Scienze Giuridiche, a Cittadella, siamo stati accolti, oltre che dal Rettore, dalle simpatiche paperelle che, come da tradizione, i laureati in Giurisprudenza adagiano sulla fontana del cortile interno. Il primo appuntamento, alle 9.30, prevedeva il dibattito Pensare al lavoro, creare il lavoro, in cui il nostro Rettore si è confrontato con Ettore Riello, il presidente di Veronafiere, e altre illustri figure della Camera di Commercio, di Ibm e di OpenjobMetis. Durante la tavola rotonda, tra tasso di disoccupazione, situazione e scenari futuri per noi giovani, si è ribadita l’importanza dell’elasticità, del sapersi adattare ed essere pronti a cogliere qualsiasi stimolo.

Il secondo incontro dal titolo Fare start-up in Veneto si può ha visto la preziosa partecipazione del direttore del dipartimento di informatica Franco Fummi, che ha raccontato a Panorama l’esperienza del Computer Science Park di Borgo Roma. Durante l’incontro sono stati analizzati i case-history di due spin-off dell’università, Julia Srl e 3Dflow, mentre il desk di OpenjobMetis raccoglieva i nostri curricula e ci dava consigli sull’ingresso nel mondo del lavoro.

Per concludere, nella giornata di sabato mattina, ci siamo recati al Dome, il quartier generale dell’iniziativa. Un luogo veramente ricco di spunti, che è piaciuto molto al mio amico Davide. All’interno della struttura circolare iper tecnologica, infatti, tra proiezioni di video a 360 gradi, musica surround e tablet Apple appesi al soffitto, abbiamo provato per voi i Google Glass. La nuova frontiera delle tecnologie indossabili  promette di cambiare il nostro modo di interagire con il mondo. Il device del colosso Google, infatti, attraverso una interfaccia touch e comandi vocali, permette di scattare foto, fare video, mandare messaggi, chiamare, riconoscere le costellazioni e molto altro. Uno strumento tutto da scoprire e che, nei prossimi anni, regalerà molte altre sorprese e innovazioni.

#univrtellers | Francesca

 

Quelle iene di #univrtellers…intervista doppia ai tutor del servizio orientamento studenti

Buongiorno seguaci! ☺ Se ben ricordate, fin dal primo post noi univrtellers ci siamo proposti come guide che vi avrebbero condotto alla scoperta del mondo UNIVR. Tuttavia, non essendo gli unici misericordiosi ad essere mossi da un sentimento d’amore incolmabile verso i propri simili ☺, abbiamo pensato di presentarvi coloro che in questi giorni stanno vestendo i panni dei tutor nel servizio di accoglienza studenti. Si tratta di un gruppo di universitari, provenienti dalle diverse macro aree scientifico disciplinari, pronti a fornire informazioni sull’offerta formativa, sulle modalità di iscrizione e su tutti gli strumenti e le agevolazioni che l’ateneo mette a disposizione. Saranno lieti di risolvere ogni vostro dubbio riguardo il percorso (o i percorsi) verso cui siete orientati in modo da agevolare la scelta, o per i più sicuri la conferma, di quello più adatto a voi. Saranno presenti per tutto il mese di settembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, nelle apposite postazioni allestite all’interno del chiostro San Francesco.

Vi proponiamo di seguito una “doppia intervista” realizzata a due simpaticissime tutor che troverete ad accogliervi!

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=8t8nzlZ9CEc&w=640&h=360]

#univrtellers | Davide

#selfiedalmondo, parte 3

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Bentrovati #univrtellers fans! Ritorna oggi l’appuntamento con l’esperienza Erasmus raccontata direttamente da coloro che l’hanno vissuta. Vi proponiamo di seguito la testimonianza di Camilla Raffaelli, studentessa di Marketing e Comunicazione d’Impresa all’università di Verona.

Camilla, cosa ti ha spinto a trascorrere un periodo di studi all’estero?

Fin dal primo momento in cui mi sono iscritta all’ università di Verona il mio obiettivo è stato l’ Erasmus, e le ragioni erano diverse. Avendo frequentato il liceo linguistico avevo, e tuttora ho, una propensione per le lingue. L’inglese in particolare è sempre stata la mia favorita, tanto che già durante gli anni del liceo avevo fatto brevi vacanze studio in Inghilterra ed Irlanda. In primis, dunque, volevo accrescere la mia capacità di parlare in inglese, quasi a livello di lingua madre. Inoltre, amo viaggiare e vedere nuovi posti e l’Erasmus mi sembrava l’occasione perfetta. Volevo mettermi in gioco, essere indipendente e capire se ce l’avrei fatta da sola. Mi incuriosiva vedere ed interagire con un modo diverso di apprendere, studiare e di vivere la vita da studente. Ovviamente c’era in me anche l’intenzione di divertirmi.

Quali sono le tre parole chiave che utilizzeresti per fotografare la tua esperienza Erasmus?

  1. Emozionante
  2. Irripetibile
  3. Giovane

Com’è la vita dello studente universitario all’estero? Da quali ritmi è scandita e come si distingue da quella in Italia?

La vita dello studente universitario in Inghilterra è molto diversa da quella in Italia. Gli studenti devono seguire lezioni e seminari, quest’ultimi in gruppi ristretti di 10 o 15 persone. Oltre alla preparazione personale, le valutazioni vengono date anche in base alla partecipazione, alla realizzazione di presentazioni e discussioni e alla redazioni di saggi brevi. Il voto finale quindi non è dato da un singolo esame. Tuttavia, bisogna dire che gli studenti inglesi trovano anche tempo per festeggiare: la mattina all’università e la sera divertimento (tranne nei periodi clou di fine semestre).

Quali arricchimenti personali porterai a casa dopo tale esperienza?

Sono cresciuta e cambiata durante questa esperienza, mi sono tolta delle paure e costruita delle sicurezze. Sono più consapevole di quello che riesco a fare da sola, ho incontrato tante persone e culture differenti che mi hanno insegnato a vedere il mondo con occhi diversi e a capire che la realtà non è una soltanto.

 

Camilla Raffaelli

Vogliamo ringraziare Camilla per la sua disponibilità, augurandoci che contributi simili possano servire ai nostri studenti per avere un’idea più chiara sulla questione Erasmus.

Qualcuno di voi ha già fatto o ha in programma un’esperienza all’estero? Se si, fateci sapere quali luoghi avete visitato o verso quali mete siete diretti. Sognando posti esotici io ritorno a studiare!

A presto giovani matricole! 🙂

#univrtellers | Davide

 

 

Benvenuti, welcome, bienvenidos, bienvenue, 欢迎, Сардэчна запрашаем!

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Se ad agosto è toccato agli studenti di Economia e Commercio avere a che fare con il primo test della loro carriera universitaria, ieri è stata la volta degli studenti stranieri che hanno dovuto sostenere l’esame di idoneità linguistica, il primo scoglio prima dell’iscrizione. Noi univrtellers eravamo lì per conoscere le future matricole durante l’International Welcome Day. Più di trenta i futuri studenti pronti a ricevere il benvenuto dell’università e, insieme a questo, una pratica guida all’uso della vita in ateneo e il prontuario per l’immatricolazione perfetta. Tante le cose dette, altrettante quelle immediatamente dimenticate. Per coloro che avessero dimenticato proprio tutto, la cosa fondamentale, il punto di partenza, rimane in ogni caso questa:

ISU, via Campofiore 19/A

info: verona@isuservices.it

alloggi: accomodation@isuservices.it

  1. ricordarsi il permesso di soggiorno
  2. richiedere un codice fiscale

Alessandra Parisi sarà disponibile per le immatricolazioni in aula T.9 lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13.

Dopo essere state bombardate dalle più disparate indicazioni, le ignare matricole pensavano finalmente di poter approfittare del ricco buffet organizzato ma, prima che riuscissero a prendere possesso di una delle meravigliose pizzette, una folta schiera composta da giornalisti armati di videocamera, radiocronisti venuti con microfono e musica e strani personaggi rossi, era pronta per l’assalto delle domande.

Come ti chiami? Da dove vieni? Come ti trovi qui? Quanto pensi di restare? Ti piace Verona? Vuoi farti una foto per il blog? (a proposito non dimenticate di controllare instagram e i social).

Potevamo noi essere da meno? Ovviamente no! Armati della nostra fedele polaroid siamo andati ad importunare e a conoscere gli affamati studenti.  Ragazzi provenienti dal Camerun, dalla Cina, dalla Tunisia e dalla più vicina Spagna, approdati in quel di Verona per frequentare la nostra università e per conoscere il nostro Paese si sono infatti tutti dimostrati contenti di aver scelto Verona come città per gli studi.

Le cose da fare prima delle lezioni sono tante e le esperienze da vivere innumerevoli, ma di una cosa sono sicura: se non si sono fatti spaventare dalla parlantina e dall’ “invadente” accoglienza italiana; fatta di mille domande, richieste, foto, interviste e riprese video; questi ragazzi non si faranno spaventare da nulla. Se mi state leggendo benvenuti a Verona!

#univrtellers | Francesca