È la nostra giornata!

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Ciao, amici univrtellers! Tra i tanti guai causati dalle incessanti piogge di questo weekend, oggi c’è un piccolo motivo d’orgoglio per iniziare la giornata con il sorriso. Sì, perché è la giornata internazionale dedicata agli studenti. La ricorrenza si celebra ogni anno il 17 novembre per rivendicare il diritto allo studio e il diritto degli studenti a esprimersi. La data è però il frutto e l’anniversario di un fatto tragico: gli eccidi nazisti di studenti e professori cecoslovacchi che si opponevano alla guerra nazista.

Torniamo indietro nel tempo, nel lontano 1939, fine ottobre a Praga. Alcuni studenti della facoltà di Medicina dell’università Carolina stavano celebrando l’anniversario dell’indipendenza della Repubblica Cecoslovacca. Le autorità naziste sedarono la rivolta e, nei tumulti, lo studente Jan Opletal fu colpito da un’arma da fuoco e morì l’11 novembre. Il suo corteo funebre, composto da migliaia di studenti, si trasformò presto in una manifestazione anti totalitarismo. A questo punto le forze dell’ordine furono costrette a prendere misure drastiche: tutti le scuole superiori furono chiuse, 1200 studenti furono arrestati e deportati in campi di concentramento e il 17 novembre nove di questi furono giustiziati senza processo.

Ecco i loro nomi:

  • Josef Matoušek,
  • Jaroslav Klíma,
  • Jan Weinert,
  • Josef Adamec,
  • Jan Černý,
  • Marek Frauwirt,
  • Bedřich Koukala,
  • Václav Šafránek,
  • František Skorkovský.

Per questo, il 17 novembre è stato dichiarato per la prima volta giornata internazionale degli studenti nel 1941 a Londra dal Consiglio internazionale degli studenti.

#univrtellers | Francesca

Io ci metto il vo(l)to, e tu?

Ciao studenti UNIVR…come procedono gli studi? Ormai è passato circa un mesetto dall’inizio delle lezioni e penso che, a suon di lezioni, studio e visite in biblioteca, il ritmo universitario vi sia entrato nel sangue. E devo dire che voi siete fortunati. Avete, infatti, fin da subito, l’occasione per sentire e rendere questo ateneo un po’ più vostro. Come? Con il voto per il rinnovo dei rappresentanti degli studenti negli organi di governo e nelle strutture didattiche dell’ateneo. La prima fase, quella delle candidature, è già alle spalle. Mi chiederete: chi sono i candidati? Su questo avremo sicuramente modo di aggiornarci, quando si avranno le liste ufficiali. Ora inizia la fase clou, quella della campagna elettorale in vista delle elezioni del 10 e 11 dicembre! Tra par condicio e attenzione d’obbligo verso tutti, cercheremo anche noi di guidarvi alla scoperta dei vostri futuri rappresentanti. Appunto per questo, ogni settimana, daremo voce, attraverso un video, alle liste che così potranno esporvi le loro idee e proposte. Prima di tutto però tenete a mente che il voto è un vostro diritto, non lasciatevelo sfuggire: io ci metto il vo(l)to, e TU?

https://www.youtube.com/watch?v=yuNfMn_MEw8&list=UUSA4F8HSwbJYDuijr05FLNg

#univrtellers | Davide

Lettere da Cambridge

Cari Davide e Francesca,

Stamattina mi sono svegliato prima del previsto e appena ho aperto gli occhi una canzone mi è scoppiata in testa. Non mi capita spesso, ma ci sono momenti in cui semplicemente arrivano dal nulla e se non le ascolto immediatamente e con il volume al massimo sto male. Mi sono alzato, ho aperto Spotify, ho fatto partire il pezzo e tirato su la tapparella della finestra per salutare il nuovo giorno. Il sole mi ha abbagliato, ma qualche secondo dopo sono riuscito a mettere a fuoco.

Cambridge. C’è un sole bellissimo oggi a Cambridge.

Negli ultimi mesi abbiamo parlato a lungo dei miei progetti. Vi ho tenuti aggiornati su tutti gli sviluppi della mia domanda Erasmus, da quando questa possibilità ha balenato remota nella mia testa sotto forma di vago sogno irrealizzabile, fino a quando si è concretizzata in quella tanto attesa e sospirata lettera di accettazione da parte del college. Ad essere del tutto onesti, credo di non aver mai realizzato nulla finché non mi sono trovato in fila per il check-in, con il documento stretto in una mano, la carta d’imbarco nell’altra e il cervello in tilt. Tutte le trafile burocratiche, le ore trascorse spulciando i siti delle università straniere, le corse dietro ai professori per la firma dei documenti, gli esami immolati sull’altare del Learning Agreement perfetto e tutti gli altri numerosi nodi che, lentamente, sono riuscito a sbrogliare. Credo di aver fatto tutto inconsciamente. Sapevo che volevo fare questa esperienza e ho quasi agito d’istinto, senza pensarci. Tanto, mi dicevo, non mi prenderanno mai. Poi però succede che, d’un tratto, ti ritrovi da solo sulla navetta che ti porta dal gate all’aereo e ti domandi come ci sei finito, come se tutte queste cose le avesse fatte qualcun altro. È solo in quel momento che l’adrenalina ti esplode dentro e gli sforzi dei mesi precedenti confluiscono in un macigno enorme nello stomaco. L’ansia, in quel momento, era tale che, nonostante non fosse la prima volta e nonostante non vedessi l’ora di volare di nuovo, anche il viaggio in aereo mi ha un po’ spaventato e ad ogni piccola vibrazione mi ritrovavo con gli occhi chiusi e a trattenere il fiato. Non ho un bellissimo ricordo del volo. L’aereo era così rumoroso da non consentirmi neanche di ascoltare la musica, di leggere non se ne parlava e un forte mal di testa è puntualmente arrivato. Credo che l’ansia accumulata e ignorata nelle precedenti settimane si sia scaricata tutta in quelle due ore di volo, perché arrivato all’aeroporto Stansted ero tremendamente stanco e a dir poco stordito.

Senza neanche il tempo per pensare, sono salito su un vagone e mi sono trovato sul treno per Cambridge, ovviamente accompagnato da valigia, trolley e zaino in spalla. Circa 40 chili di beni essenziali, più quelle pochissime cose che, dalla stanza di Verona, sono riuscito a forzare in quella cerniera che non si vuole mai chiudere. Pochi ma essenziali pezzi di vita vissuta, ricordi di un anno incredibile. Salutare Verona è stata davvero la cosa più difficile (a parte forse salutare i nonni). Ero solo uno dei tanti studenti fuori sede, ma quella città significa così tanto per me che sarebbe impossibile scrivere qualcosa che renda anche solo minimamente l’idea.

Il primo giorno ero troppo stanco per fare qualsiasi cosa, ma la mattina dopo mi sono alzato e, armato di mappa, ho fatto un tour del college. Sembrava un sogno. Era molto freddo e umido e il cielo coperto e bianco. Non il clima migliore per un meteoropatico come me, ma non importava. Era perfetto così. Era l’atmosfera perfetta. Il college era praticamente deserto e credo che non dimenticherò mai le emozioni di quella prima escursione. Qualcuno stava prendendo lezioni di canto, quindi nei pressi del library court potevo sentire una donna cantare. Credo ci fossero anche le prove del coro in corso, perché ovunque andassi c’era sempre questo coro ad accompagnarmi e a rendere il tutto ancora più surreale e onirico.

Il tempo qui scorre molto velocemente. È come la vita da studente fuori sede a Verona, ma tutto è accentuato all’ennesima potenza. Ogni giorno incontro e mi presento a circa quindici facce nuove, facce di cui due secondi dopo ovviamente non ricordo il nome (se mai ne ho capito lo spelling esatto) e che una settimana dopo so bene di aver già visto ma non ricordo dove. I ritmi imposti dall’università sono molto serrati e tenere il passo richiede molto impegno. Per mesi ho continuato a ripetermi «Che saranno mai tre corsi in un anno?», invece la mole di studio settimanale spesso ti consente a malapena di mettere il naso fuori a ora di pranzo per andare in mensa, e i sabati sera trascorsi in biblioteca a scrivere essay sono ormai una costante. Poi, nonostante le certificazioni linguistiche fossero un prerequisito essenziale al momento dell’application e nonostante i molti test e colloqui telefonici volti ad accertare il mio livello di inglese, il confronto diretto con la lingua non è sempre facile, ma il pensiero di quanto potrò migliorare da qui a nove mesi mi dà la forza di lottarci ogni giorno.

È bello stare qui. Ogni volta che il gioco si fa troppo duro e lo sconforto da inizio Erasmus mi assale, mi basta guardarmi intorno per ricordarmi quanto sono fortunato, e cerco di pensare alla preziosa opportunità che, quasi inconsciamente, mi sono creato.

Spero di riuscire ad aggiornarvi presto. Nel frattempo vi lascio con alcune curiosità e qualche foto.

  • Finalmente sono riuscito a coronare un mio sogno e ho iniziato un corso di lingua Islandese. Probabilmente è la cosa più inutile al mondo, ma rimane pur sempre una figata assurda.
  • La settimana a Cambridge inizia di giovedì e nessuno, neanche i professori, è in grado di spiegare il perché.
  • Sono finito in un college che sembra Hogwarts. Ho una toga da indossare per le occasioni formali, una sala grande in cui mangiare e persino un ripostiglio nel sottoscala.
  • Le nuvole si muovono più veloci qui.

Abbiate cura di Verona fino al mio ritorno.

A presto,

Valerio

#DoNotMissTheChicken

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Buongiorno cari amici univrtellers! Reduce da un incontro ravvicinato del “Tacche tipo” posso affermare con certezza che le esperienze deliranti capitano anche al di fuori dei film. Proprio l’altro giorno, mentre stavo vagando per i corridoi del Polo Zanotto alla ricerca della redazione della Gallina Ubriaca, probabilmente alcuni di voi sapranno di cosa io stia parlando, mi sono imbattuta in un singolare quanto bizzarro figuro.

Dopo un’ora di giri a vuoto, e quando stavo per perdere le speranze, una voce baritonale che parlava a volume sostenuto è giunta alle mie orecchie, lo si sentiva per tutto il corridoio! Insomma, curiosa mi sono avvicinata alla fessura per sbirciare all’interno. Un ragazzo dalla chioma chiara e arruffata stava parlando a un gruppo di persone che, a dirla tutta,  sembrava stessero facendo tutto fuorché ascoltarlo. Mi è venuta subito in mente la scena del cappellaio matto in “Alice nel paese delle meraviglie”, ovviamente mi è scappato da ridere, forse un po’ troppo forte. Un ragazzo con gli occhiali si è accorto della mia presenza e prima che potessi scappare, come un fulmine, mi sono ritrovata davanti al baritono sorridente. Allora mi sono resa conto di essere arrivata! Il cuore della Gallina Ubriaca era davanti a me.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=qDuJ9U5qAak?list=UU5aqRzhhCidpXm-53S7oyAQ&w=560&h=315]

#univrtellers | Francesca

Corte Maddalene, l’inaugurazione

Bentornate giovani matricole dell’UNIVR! L’inizio di novembre porta con sè novità importanti per noi studenti. La cosiddetta “Cittadella della cultura” di Veronetta si è arricchita, infatti, di un nuovo spazio di studio e di vita universitaria, e che spazio. Stiamo parlando di Corte Maddalene, un antico monastero risalente ai primi decenni del 1200, ora ristrutturato e trasformato in una moderna residenza universitaria con ogni confort. Il tutto grazie al contributo della Regione Veneto e dell’Esu di Verona per un costo totale di ben dieci milioni di euro. Ben spesi però! La struttura potrà accogliere al suo interno 116 studenti dell’università che avranno a disposizione sette aule studio, una sala polifunzionale, l’infermeria e anche una palestra per i più sportivi. Unica pecca se vogliamo trovare il pelo nell’uovo: solo 3 punti ristoro da dividere fra tutti quanti, sicuramente pochi. L’inaugurazione si è tenuta al gran completo venerdì scorso: era presente anche Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Ecco le foto dell’apertura del complesso…

#univrtellers | Davide

Mettici il vo(l)to anche tu

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Bentornati! Dopo il cambio dell’ora e notti di festa, mi sveglio dal week end ancora frastornato scoprendo di aver dimenticato di aggiornare la sveglia. Prima di uscire di casa do uno sguardo allo specchio e mi ricordo che da oggi parte METTICI IL VO(L)TO, e che potrei essere  io uno dei nuovi volti del consiglio studentesco. Ma cos’è? Una nuova sezione dedicata all’imminente elezione studentesca in cui tutti noi, studenti dell’UNIVR, saremo chiamati a participare in prima persona, con il volto e/o con il voto. Come candidati e come elettori. L’appuntamento è per mercoledì 10 e giovedì 11 dicembre. Si voterà per il rinnovo delle rappresentanze studentesche negli organi di governo e nelle strutture didattiche dell’ateneo per il biennio accademico 2014-2016. Una di queste è il Consiglio degli Studenti. Per capire meglio di cosa si tratta e della sua utilità per gli studenti abbiamo incontrato Maria Giovanna Sandri, presidente del Consiglio…

https://www.youtube.com/watch?v=rGF8WSJuUjU

#univrtellers | Davide

Una mattinata in compagnia di FAN

 

Cari amici followers, sono qui, oggi, per raccontarvi della nostra incursione a FuoriAulaNetwork, per gli amici FAN, la web radio della nostra UNIVR. I più attenti tra voi potrebbero ben presto commentare “Ripetitivi! Ne avete già parlato”. E io rispondo: certo ma, in quel tempo molto lontano, agosto per la precisione, eravate sicuramente immersi nella beatitudine delle vostre vacanze chissà in quale luogo sperduto e, immagino, i vostri pensieri erano molto lontani dal mondo UNIVR. Con questo post vogliamo farvi entrare nel cuore della redazione FAN, tra i microfoni, i mixer e gli speaker radiofonici, per darvi un’idea di come funziona una vera radio, e che radio, d’ateneo.

Alle 9 puntuali bussiamo alla redazione di FAN. Trovarla è semplicissimo: primo piano del Polo Zanotto vicino alle macchinette. Ad accoglierci, oltre all’immancabile mascotte verde penzolante dalla finestra, Thomas Ducato.

“FAN Radio – ci spiega Thomas – è un laboratorio formativo e professionalizzante aperto a tutti gli studenti dell’ateneo. Tra musiche, rassegne stampa, rubriche di intrattenimento, cucina, libri e sport, FAN è attiva 24 ore su 24, sette giorni su sette. Chi vi partecipa, attualmente circa 40 studenti, fa un’esperienza a 360 gradi nel vasto mondo della radio: non ci si limita, infatti, solo alla registrazione in diretta ma anche al controllo del mixer, alla gestione delle anteprime e della propria rubrica sul sito ufficiale e sui social e al caricamento del podcast finale.”

Il tempo, tra una chiacchierata e l’altra, vola. Quattro minuti alla diretta!!! I preparativi fervono, i tempi stringono. Si parte alle 10 con RassegnaTi, la rassegna stampa quotidiana di FAN, in compagnia della simpatia contagiosa e delle voci di Valentino Pisana e Stefano Zanelli. Due minuti: Andrea Diani da le ultime indicazioni e consigli.

3…2…1 Sigla e poi diretta. Come dice Valentino, “si respira profumo di carta e inchiostro in redazione”. Si inizia infatti leggendo, in via esclusiva, il Corriere della Sera cartaceo. Le notizie più importanti all’inizio, come vuole il primo comandamento giornalistico. Si parte allora con il dramma delle alluvioni che in questi giorni stanno mettendo ko molte zone dell’Italia, Genova su tutte. E poi la contestazione a Grillo, la rissa scoppiata durante la partita di calcio Serbia-Albania, il premier Renzi, Istat e Tasi. Tutto accompagnato dalle canzoni e dai commenti dei nostri due amici. È il turno poi delle news dal mondo UNIVR. Tra le elezioni studentesche e Univr Sport, abbiamo anche l’occasione di assistere a un’intervista telefonica a Gaia Formenti, project assistant del concorso Manager anch’io, promosso per avvicinare gli studenti alla conoscenza delle carriere manageriali.

Vi è venuta voglia di radio? Come ci dice Thomas “FAN è aperta a tutti. Ognuno può portare in redazione le proprie passioni, interessi e idee creative. In fondo, proporsi non costa nulla: basta bussare alla porta e poter vedere così come funziona la nostra realtà”.

Restate sintonizzati, e se la curiosità vi assale fate un salto sul sito ufficiale di FAN Radio 🙂

#univrtellers | Davide

Agguato alle matricole…parte 3

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Bentornati cari compagni di viaggio. Il countdown del termine ultimo per immatricolarsi alla nostra UNIVR è ormai agli sgoccioli: -4 giorni, compreso oggi. Ecco quindi il mio appello rivolto a tutti voi, schiera di indecisi, ritardatari, consigliati all’ultimo minuto dall’amico fidato o alla ricerca di un’attività culturale che non sia televisione e divano. Affrettatevi e non riducetevi all’ultimo giorno, perchè le file davanti alla T.9 si stanno facendo sempre più affollate e serpeggianti. Pensate che, durante la nostra ultima incursione davanti all’ufficio, abbiamo conosciuto ragazzi con ben 200 persone davanti. Chissà quanta noia, sbadigli e sbuffi di disappunto. L’alternativa è semplice: un giro in centro tra le vetrine dei negozi.

A quelli che non hanno abbandonato le righe abbiamo pensato noi. Tra chi aveva fretta e tra quelli che sgusciavano via facendo finta di non sentire e capire i nostri inviti, abbiamo fatto la conoscenza di quattro fresche matricole (anzi di più, viste le coppie 🙂 ) pronte ad entrare a tutti gli effetti nel mondo universitario. Eccole qua che si presentano…

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=videoseries?list=PL4U4LydJPmo0r-A0nwfNPf6bxYi_VLVH6&w=640&h=360]

E voi che percorso avete scelto? E perchè proprio a Verona? Commentate qua sotto 🙂

 #univrtellers | Francesca

Prime lezioni, discorsi in pizzeria

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Che belle le prime settimane di lezione, mi ricordo di quando stavo iniziando la triennale ma se ci penso troppo mi sento vecchio. Quando i miei amici “matricole” parlano dell’università mi viene da sorridere.

Eravamo in pizzeria e tra un discorso e l’altro Chiara, Marco, Sara e Paola iniziano a discutere delle lezioni; basta, penso io, perché parlare di università anche fuori dalle aule? Però poi ascolto e mi appassiono ai loro discorsi “sono stata a lezione di geografia, interessante, la professoressa spiegava davvero bene ma a volte faceva certi esempi! Parlava di case, cimiteri e divorzi!” spiega Chiara generando molte risate. Dopo un sorso di coca Sara “ma dai Chiara, non ci credo! Com’è diversa l’università dalle superiori; i prof. ci avevano avvertiti l’anno scorso, ma nessuno mi aveva mai detto che dopo un giorno di lezioni il braccio mi avrebbe fatto male talmente tanto avevo da scrivere!” e Marco, che voleva fare un pochino il gallo nel pollaio “figurati se ti faceva male il braccio! E poi prendi ancora appunti con fogli e biro? Usa l’ipad!” Tra racconti divertenti, domande a non finire su questa o quell’altra cosa si arriva a mezzanotte, la pizzeria deve chiudere ma non abbiamo voglia di andare a casa così facciamo un giro per poter continuare i nostri discorsi. Tutto è nuovo e Paola, in un momento di silenzio “oggi ho fatto una corsa per andare in aula che nemmeno Usain Bolt, mica avevo voglia di sedermi per terra. Non pensavo che le lezioni fossero così frequentate.”

Le domande più frequenti riguardano gli esami, i libri, come fare se due lezioni si sovrappongono, come funziona il Cla, come comportarsi con i professori. Non riesco a trattenermi dal prenderli un pochino in giro, il consiglio però è quello di seguire il blog.

Come vi state trovando all’università? E tutti quelli come me, ormai anziani, è inutile che fate finta di essere scocciati dalle domande dei più giovani, in fondo in fondo vi fa piacere che vi prendano come punto di riferimento, dite la verità!

ENGLISH VERSION

#univrtellers| Davide

Agguato alle matricole…parte 2

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Bentornati nostri cari followers! Oggi il mio saluto è per chi si è già immatricolato ma soprattutto per voi che siete, in questo momento, in trepidante attesa che il vostro numerino appaia magicamente sullo schermo davanti all’aula T.9; se è così, affrettatevi e rallegratevi: è il vostro turno :-).  Mercoledì, infatti, abbiamo fatto l’ennesima incursione nell’ufficio immatricolazioni e ci siamo ritrovati di fronte a un “pellegrinaggio” di future matricole. Nemmeno a Gardaland, nelle giornate più affollate e soleggiate, penso si possano ammirare delle code così lunghe. Una fatica per voi, ma un vantaggio per noi: avevamo, infatti, l’imbarazzo della scelta nell’intercettarvi per poi sottoporvi ai nostri video ormai di successo.

Così, come nella nostra abitudine, armati della nostra inseparabile cornice polaroid, ci siamo appostati fuori dall’ufficio. Caso vuole che in un’aula vicina ci fosse la prima lezione di lingua russa per il corso di laurea in Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale. Abbiamo colto subito l’occasione e ci siamo avvicinati per conoscervi meglio e capire le vostre aspettative sulla vita da studente UNIVR. Se ci pensate bene, in fondo, vi abbiamo fatto anche un favore, allietando il vostro tempo in attesa di cimentarvi nell’astrusa, a mio parere, lingua straniera.

Sperando che la lettura del post non vi abbia distratto dal momento fatidico della venuta del vostro turno, vi saluto.  Alla prossima settimana ricca di molte altre sorprese!

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=videoseries?list=PL4U4LydJPmo0r-A0nwfNPf6bxYi_VLVH6&w=640&h=360]

p.s.  E voi che corso di laurea avete scelto?…e perchè proprio Verona? Commentate e condividete con noi le vostre scelte ed esperienze. Non siate timidi 🙂

#univrtellers | Davide