Geo&Geo, Grozio, Gertrude…? No, Georgofili!

 

 

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Studenti di Verona, ecco a voi una nuova community per tutti gli appassionati di agronomia, selvicoltura, geografia ed economia agraria. “I Georgofili per i giovani “ è un blog rivolto a studenti e ricercatori di tutta Italia, promosso e creato dall’Accademia dei Georgofili. Non mi credete? Eppure è proprio così! Un portale che unisce appassionati del settore per informare e per permettere ad ognuno di far sentire la propria voce in merito ad argomenti come agricoltura biologica, agricoltura hi-tech, nuove tecnologie, accordi commerciali tra Unione Europea e USA, rivoluzionarie risorse alimentari energetiche e molto altro ancora.

L’Accademia dei Georgofili, storica istituzione, nasce a Firenze nel 1753 come risposta ad una lettera dell’abate Ubaldo Montelatici, che è il primo a proporre una sorta di consorzio di studiosi e proprietari terrieri uniti dal comune interesse. L’Accademia conobbe il suo periodo d’oro quando Pietro Leopoldo di Lorena, granduca di Toscana dal 1765, la sostenne al punto da renderla il motore principale del programma di riforme promosse nel suo periodo di governo. Nell’ottocento l’Accademia fu inoltre la sede delle ricerche scientifiche e didattiche di Cosimo Ridolfi, uno dei massimi agronomi del Risorgimento, e terreno fertile per lo studio enologico, pomologico (tutto ciò che compete la frutticoltura) e d’allevamento.

#univrtellers | Davide

#univeronainaday: raccontiamo la nostra università

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Bentornati,

siete tutti pronti con cellulari e facce da selfie? No? Andate subito a recuperare smartphone e instagram perché il 5 maggio si terrà l’evento #univeronainaday. Partecipare è facilissimo, durante la giornata basterà condividere su instagram con l’hashtag #univeronainaday fotografie di momenti di vita quotidiana universitaria.

Perché si fa? Per avere un racconto autentico dell’università realizzato da chi l’università la vive davvero ogni giorno; non solo studenti ma anche professori e personale tecnico-amministrativo. Riprendendo l’iniziativa “Italy in a day – un giorno da italiani” di Gabriele Salvatores, l’univr vuole realizzare un racconto di se stessa attraverso sguardi diversi da quello istituzionale. Le foto più belle e suggestive saranno raccolte in un collage che sarà appeso all’ingresso del chiostro di San Francesco, che diventerà il biglietto da visita per i futuri studenti durante le immatricolazioni e le iscrizioni per l’anno 2015/2016.

Allora, tutto è pronto giusto? Ricordatevi il giorno 5 maggio e l’hashtag #univeronainaday.

#univrtellers | Davide

Keep calm and volunteer

“La solidarietà è l’unico investimento che non fallisce mai”
– Henry David Thoreau

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Buongiorno followers!

Piccolo sondaggio: cosa ne pensate delle proroghe? Ammettetelo, quante volte avete sperato che un esame venisse rimandato a giorni più felici? Io tutte le volte. Per esempio, immaginavo che il professore in questione perdesse il treno o che un improvviso ciclone sollevasse l’università e mi impedisse di subire il supplizio. Mai una volta che si sia avverata una mia preghiera! Però intendo allietare la vostra giornata da universitari affannati con un’altra bella notizia in tema di proroghe: la scadenza per l’iscrizione al Servizio civile è stato posticipata al 23 aprile alle 14. Tutti ne abbiamo sempre sentito parlare, tutti sappiamo a grandi linee di cosa si tratti ma pochi conoscono i dettagli dell’offerta. Un’offerta decisamente vantaggiosa, direi. Consiste infatti nella possibilità per ragazzi dai 18 ai 29 anni non compiuti di trascorrere 12 mesi, in Italia o all’estero, come volontari in alcune delle realtà nazionali e internazionali più svantaggiate al mondo. E adesso cosa mi direte, giustamente? Che si tratta di volontariato per ricchi, nessuno ha la possibilità di mantenersi senza lavorare per un periodo così lungo! Vi darei ragione, se non fosse che aderendo al progetto si guadagna più che in uno stage formativo (in cui la paga massima è di 0 euro al mese). Per chi sceglie di rimanere in Italia è prevista una retribuzione mensile di 433,80 euro al mese. Invece, per i più arditi che vogliono prendere il largo, si contano i 433, 80 euro mensili, 15 euro al giorno di indennizzo e, eventualmente, 20 euro giornalieri per vitto e alloggio.
Nato come sostituto della leva militare, oggi il Servizio civile rimane un’imperdibile occasione per offrire la migliore parte di noi stessi a persone che dalla vita chiedono molto, ma molto poco. Vuol dire anche diventare “grandi” in tutti i sensi, mettendo al centro del nostro universo l’altro. Cosa c’è di più bello, in fondo?
La nostra stessa #univr ha aperto le porte al Servizio civile. Tutti voi conoscete il Centro Disabili al piano terra del palazzo di lettere, giusto? Ebbene, proprio in quelle stanze è possibile assistere e aiutare i ragazzi diversamente abili nello svolgere attività come studiare, andare a lezione, andare a mensa, digitalizzare testi, partecipare alle giornate dello sport e molto altro. Ormai alla sua terza edizione, il progetto è risultato secondo nella valutazione nazionale e mantiene alti gli standard di successo ogni anno. Renata Castellani, responsabile del Centro, ha affermato che “per quanto sia stato difficoltoso dare avvio a questa collaborazione e non siano mancati i momenti di abbattimento per colpa del folle iter burocratico, rimane un’avventura piena di soddisfazioni.” Cos’altro dire? Tutti a compilare i moduli di iscrizione!
… e fateci sapere cosa ne pensate 

#univrtellers | Francesca

Inviati speciali per FAN al Fru2015

FAN al FRU

Bentornati ragazzi!

Come avete passato il weekend? Io e Francesca abbiamo avuto un fine settimana da pazzi. Venerdì, sabato e domenica, infatti, siamo stati a Milano al Fru2015, il Festival delle radio universitarie. Per tre giorni abbiamo smesso i panni degli univrtellers per mettere quelli di redattori di FuoriAulaNetwork. Ci siamo divertiti davvero un sacco e abbiamo avuto modo di conoscere meglio quei pazzi degli altri ragazzi della radio (in realtà erano più ragazze, sempre pazze :D). Molte le personalità di radio nazionali con cui abbiamo avuto modo di scambiare opinioni sull’evoluzione delle web radio e su molti altri argomenti, ma non vogliamo annoiarvi oggi; tutte queste belle cose verranno raccontate nel corso dei vari programmi di Fan. Da parte nostra abbiamo intervistato un famoso dj e vj di Virgin radio che sicuramente tutti conoscete ma che ascolterete nella prossima puntata di FanFacts.

Per ora, se ve la siete persa, vi lasciamo il link alla seconda puntata, parliamo di stage e lavoro. So che l’argomento vi interessa quindi correte ad ascoltarci!

#univrtellers | Davide e Francesca

Monster: alla ricerca del lavoro online

 

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Buongiorno followers!

Ma cosa sono quelle facce assonnate? Certo, le lezioni sono ricominciate e ora stiamo tutti cercando di fare i salti mortali tra università, treni, autobus e magari pure i coinquilini… quindi perché non ci fermiamo per cinque minuti di pausa, ci prendiamo un caffè e parliamo di mostri? Lasciate Godzilla e Medusa al loro posto, però… oggi discutiamo dell’unico vero mostro finale della nostra esperienza universitaria: la ricerca del lavoro.
La consegna manuale dei curricula, magari presentandosi col vestito inamidato del giorno della laurea, o l’aiutino dell’amico di famiglia con le conoscenze giuste possono sempre tornare utili, ma siccome il tempo stringe, meglio armarsi di pazienza e sedersi al computer. In questi ultimi anni, infatti, si è registrato un boom di siti per la ricerca del lavoro. Tra questi, MONSTER.
Monster è un portale di recruiting che opera tramite un meccanismo di matching, favorendo l’incontro reale tra persone e aziende. Per noi aspiranti lavoratori, ci sono due possibilità: rispondere direttamente ad un annuncio oppure caricare il proprio curriculum vitae ed aspettare che qualcuno, visionandolo, abbia una folgorazione e vi chiami!
Ma, mi raccomando, quando la tanto attesa telefonata arriva…
– Buongiorno Tizio, sono Caia dell’azienda Sempronia. La chiamo in merito alla sua candidatura per la posizione di toilet manager.
…non cadete dalle nuvole…
– Buongiorno… ehm… io… ascolti, mi ricorda chi siete? Sa, mi sono candidato praticamente per qualsiasi cosa!
Perché, altrimenti, non stupitevi se non vi richiamano mai! 🙂

#univrtellers | Davide

Stay calm and listen to FANfacts

Ragazzi, è stato fatto il misfatto!

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Nella concitazione delle ultime settimane, come si dice “stiamo lavorando per voi”, ci siamo dimenticati di aggiornarvi sulle nostre ultime mosse. Siamo lieti di annunciarvi che gli #univrtellers sono sbarcati su FuoriAulaNetwork, la radio di ateneo.

Sappiamo che lo sapevate già (vero?) perché ci seguite su facebook e instagram, ma per chi se lo fosse perso ecco il nostro primo podcast. E oggi pomeriggio, alle 17, la seconda puntata…si parlerà di lavoro e stage!

http://www.fuoriaulanetwork.net/podcast/palazzo-giuliari/

Da qui a maggio potrete seguire le nostre avventure anche on air, martedì alle 22.30 e in replica venerdì e domenica alle 17 su FuoriAulaNetwork Siete ancora qui? Correte ad ascoltarci perché così FANtutti!

#univrtellers | Davide e Francesca

Job e Orienta, le vostre foto

Ciao ragazzi! Ecco come si presentava lo stand dell’università di Verona venerdì scorso!

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=DNYgVHhoRGA&w=560&h=315]

Come promesso oggi dedichiamo questo post ai protagonisti del Job e Orienta appena concluso. Vi riconoscete? Fateci sapere…

#univrtellers | Francesca

#selfiedalmondo, parte 4

Ciao univrtellers fans! Ritorna, in questo fine settimana soleggiato, l’appuntamento dedicato alle esperienze di studio all’estero. Lo facciamo con una nostra “vecchia” conoscenza, Camilla Raffaelli, studentessa di Marketing e Comunicazione d’Impresa all’università di Verona, che ha trascorso il World Wide Study alla University of Massachusetts di Boston.

Cosa ti ha spinto a trascorrere un periodo di studi all’estero?

Dopo aver vissuto l’Erasmus, volevo fare un’esperienza simile ma che mi portasse fuori dai confini europei, di preciso in America. Ho cercato se e quali opportunità ci fossero e dopo aver scoperto l’esistenza del World Wide Study sapevo che avrei fatto domanda. Quando mi sono iscritta alla magistrale in Marketing l’obiettivo cui puntavo era quello, perché queste sono il tipo di esperienze che solo l’università ti può offrire, che arricchiscono la tua persona e il tuo curriculum. Sono opportunità che, se non fatte ora, si rimpiangono poi; tutti dovrebbero avere il coraggio di coglierle. Una parte di me voleva “fuggire” da qui per capire cose ci poteva essere lontano, capire quale direzione prendere per il futuro, capire se l’America era un punto d’arrivo o di partenza.

Quali sono le tre parole chiave che utilizzeresti per fotografare la tua esperienza World Wide Study?

Indimenticabile – Formativa – Matura

Com’è la vita dello studente universitario all’estero? Da quali ritmi è scandita e come si distingue da quella in Italia?

La vita dello studente americano è organizzata in semestri che sono a loro volta suddivisi a metà. Diventa molto frenetica a ridosso dei “midterms” (esami di metà corso) e degli esami finali (finals), mentre è più rilassata nei periodi centrali. La frequenza alle lezioni è obbligatoria, salvo piccole eccezioni. Le classi sono di numero contenuto, favorendo la partecipazione attiva e il dialogo tra studenti e professori. Il voto finale è comprensivo di diversi fattori: partecipazione, saggi brevi, presentazioni ed esami. Molto della vita degli studenti americani ruota attorno allo sport, alla partecipazione a club e la percentuale maggiore se non quasi la totalità lavora.

Quali arricchimenti personali porterai a casa?

Porterò con me la consapevolezza di aver fatto la scelta migliore che potessi fare per la mia formazione, di aver rischiato tanto ma aver ricevuto tanto; di essere in grado di vivere in una grande città, di cambiare i miei ritmi di vita, di adattarmi al punto da non voler più tornare, di essere lontana da famiglia e amici, ma di sentirli comunque vicini e di non aver paura a vivere la mia di vita, ovunque mi porti. L’America è un mondo diverso ma che può offrire molte opportunità, molti legami, molte prospettive nuove, senza mai dimenticare il punto da cui si è partiti.

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Qualcuno di voi ha già fatto o ha in programma un’esperienza all’estero? Se si, fateci sapere in quali luoghi avete studiato o verso quali mete siete diretti 🙂

#univrtellers | Francesca