Corini, Mandorlini e i Sonohra: tutti “pazzi” per la salute mentale

La salute mentale è fondamentale per il benessere personale, le relazioni familiari e la capacità dell’individuo di contribuire alla costruzione del tessuto sociale. I sistemi sanitari di tutto il mondo fanno fronte a sfide enormi per garantire assistenza psichiatrica e tutelare i diritti umani di quanti soffrano di gravi disturbi.

Bentornati! E chi lo avrebbe mai detto che la “Settimana per la salute mentale” promossa anche dalla nostra UNIVR fosse un evento interessante anche per un informatico e un tipo tecnologico come me? Due mondi diversi, distanti anni luce, penserete immediatamente voi. E, in effetti, è quello che ho pensato anche io fin da subito. Volendo essere ancora più sincero, non volevo nemmeno partecipare ma poi la mia compagna di viaggio Francesca ci ha messo lo zampino. Dopo insistenti inviti e tentativi di convincimento mi ha strappato il mio sì: saremmo andati insieme ad alcuni eventi. E, alla fine, devo dire che l’esperienza è stata davvero formativa e stimolante in quanto mi ha messo davanti agli occhi un mondo che è spesso evitato, tenuto lontano negli angoli bui della vita: le persone con disturbi mentali. La non conoscenza di una realtà è la prima fonte di pregiudizi: è la pura verità. Ma andiamo con ordine…

Era da tanto tempo che non iniziavamo un post con una citazione. È ora di riprendere le vecchie abitudini :-). La frase in alto è stata pronunciata da Ban Ki-Moon, segretario generale delle Nazioni Unite, in occasione della 23° giornata mondiale della salute mentale, celebrata lo scorso 10 ottobre. Una ricorrenza che ha messo in scena, nelle principali città del mondo, iniziative informative, culturali e artistiche di sensibilizzazione a un tema molto centrale di questi tempi. Il tutto per promuovere la prevenzione e l’integrazione delle persone affette da disturbi psichiatrici. Pensate: è un problema che riguarda circa 450 milioni di uomini nel mondo, 70.000 nella sola Verona. E gli ostacoli che queste persone devono affrontare si rivelano essere, molte volte, cime insuperabili: emarginazione, esclusione, vergogna, pregiudizi e diffidenza. In una parola: stigma.

Noi univrtellers abbiamo visitato il Centro Salute Mentale, una serie di spazi nel cuore della città dove i pazienti più gravi svolgono le attività più varie: ceramica, cucito, pittura, tiro con l’arco, danza e passeggiate. Abbiamo poi assistito alla rappresentazione teatrale “Pensieri e parole oltre il pregiudizio ovvero le apparenze ingannano…chi vuole essere ingannato”. E’ stata una bellisima sorpresa; per di più erano presenti anche gli allenatori dell’ Hellas Verona e del Chievo Andrea Mandorlini e Eugenio Corini, il portiere Rafael e l’attaccante Sergio Pellissier. Un’emozione indescrivibile nell’avere di fronte alcuni dei principali protagonisti della Serie A italiana.

Ho preso posto e lo spettacolo è iniziato. Un’interpretazione della fiaba “I vestiti nuovi dell’imperatore” di Hans Christian Andersen, ha aperto la serata e alla fine, tra le risate per la bravura esilarante degli interpreti, ho avuto un mezzo shock quando ci è stato spiegato che alcuni degli attori erano anche pazienti. Erano stati bravissimi, di sicuro migliori di certi attori che si fanno chiamare tali senza avere un briciolo di talento. Poi si sono susseguiti monologhi toccanti e divertenti, letture di poesie scritte anche da alcune persone presenti in sala, un imitatore di Joe Bastianich mi ha fatto piegare in due dal ridere, e a quel punto chi ci pensava più ai giocatori e agli allenatori. Ero come incantato da ciò che avveniva sul palco, luci, quadri coloratissimi e musiche suggestive. E poi spazio a uno dei gruppi che ha accompagnato la mia adolescenza, i Sonohra, band veronese di fama nazionale.

 

#univrtellers | Davide