#univeronainaday: raccontiamo la nostra università

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Bentornati,

siete tutti pronti con cellulari e facce da selfie? No? Andate subito a recuperare smartphone e instagram perché il 5 maggio si terrà l’evento #univeronainaday. Partecipare è facilissimo, durante la giornata basterà condividere su instagram con l’hashtag #univeronainaday fotografie di momenti di vita quotidiana universitaria.

Perché si fa? Per avere un racconto autentico dell’università realizzato da chi l’università la vive davvero ogni giorno; non solo studenti ma anche professori e personale tecnico-amministrativo. Riprendendo l’iniziativa “Italy in a day – un giorno da italiani” di Gabriele Salvatores, l’univr vuole realizzare un racconto di se stessa attraverso sguardi diversi da quello istituzionale. Le foto più belle e suggestive saranno raccolte in un collage che sarà appeso all’ingresso del chiostro di San Francesco, che diventerà il biglietto da visita per i futuri studenti durante le immatricolazioni e le iscrizioni per l’anno 2015/2016.

Allora, tutto è pronto giusto? Ricordatevi il giorno 5 maggio e l’hashtag #univeronainaday.

#univrtellers | Davide

Stay calm and listen to FANfacts

Ragazzi, è stato fatto il misfatto!

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Nella concitazione delle ultime settimane, come si dice “stiamo lavorando per voi”, ci siamo dimenticati di aggiornarvi sulle nostre ultime mosse. Siamo lieti di annunciarvi che gli #univrtellers sono sbarcati su FuoriAulaNetwork, la radio di ateneo.

Sappiamo che lo sapevate già (vero?) perché ci seguite su facebook e instagram, ma per chi se lo fosse perso ecco il nostro primo podcast. E oggi pomeriggio, alle 17, la seconda puntata…si parlerà di lavoro e stage!

http://www.fuoriaulanetwork.net/podcast/palazzo-giuliari/

Da qui a maggio potrete seguire le nostre avventure anche on air, martedì alle 22.30 e in replica venerdì e domenica alle 17 su FuoriAulaNetwork Siete ancora qui? Correte ad ascoltarci perché così FANtutti!

#univrtellers | Davide e Francesca

#UniversitàdiVerona, #Toyota e #Max Pezzali insieme per un futuro più pulito ed eco friendly! Gli #Univrtellers ci saranno e voi?

“Tu la regina del Celebrità, la ballerina che senza pietà entrava nei begli incubi di, noi piccoli..na na nanana” scusate, stavo canticchiando tra me e me, ma passiamo alle cose serie!

Davide nel post precedente, in occasione di TedxVerona, scrive “il futuro è qui ed ora”.

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Non potrei essere più d’accordo ed è per questo che mi ricollego a quest’affermazione per parlavi dell’appuntamento dell’11 marzo promosso dall’Università di Verona, Toyota Motor Italia e Max Pezzali che si terrà nell’aula T3 del Polo Zanotto, alle 16.

Vi chiederete, cosa unisce l’università, Toyota e Max Pezzali?

In effetti, scritto così, sembra che non abbiano nulla in comune, eppure, mercoledì tutti insieme affronteranno i diversi aspetti della mobilità sostenibile, ecologia e ambiente (smart mobility), passando per la questione dei trasporti intelligenti, che rappresentano una sfida da vincere in fatto di efficienza, rapidità ed esperienza di mobilità personale. Leggendo la locandina, mi sembra di capire che l’evento congiunto “La mobilità sostenibile è più pop di quanto pensi. Parola di Max Pezzali”, attraverso l’intervento del docente Giorgio Gosetti, che tratterà i vari aspetti della green economy, della docente Marcella Veronesi che interverrà sul tema dell’eco mobility, della referente di Toyota Italia Patrizia Brunetti che esporrà tutte le caratteristiche innovative della tecnologica/ibrido e idrogeno delle auto della casa automobilistica giapponese e infine di Max Pezzali che parlerà della sua passione per i motori e per la tecnologia che migliora la vita di tutti i giorni nel rispetto dell’ambiente, darà agli studenti e a tutti i presenti la possibilità di capire nel dettaglio le funzionalità e i vantaggi della tecnologia ibrida al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico senza dover rinunciare al piacere di guida e alle comodità a cui siamo stati abituati fin’ora e non solo.

Personalmente la trovo un’iniziativa fantastica, un primo passo avanti verso un futuro che presta attenzione all’ambiente in cui viviamo e che purtroppo non è stato tenuto in gran conto dalle generazioni passate. Percepisco, da parte di queste realtà che sono aziendali, sociali e pubbliche, la volontà di migliorare l’ecosistema con l’intento di preservarlo. Ovviamente, la strada è ancora lunga, ma i mezzi (a quanto pare) stanno per arrivare.

Concludo citando Max “quando il mondo mi sembra migliore anche solo per un attimo, quando so che ce la posso fare. Per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo che sto vivendo. Grazie mille”.

E voi, voi cosa ne pensate?

 

#univrtellers | Francesca

Ricerca e Futuro, una promessa stupenda?

Giornata di festa, speranza e riflessioni ieri al polo Zanotto della nostra UNIVR. Sì perchè la nostra università di Verona ha spento 32 candeline all’inaugurazione dell’anno accademico. E l’invitata d’eccezione, Elena Cattaneo, senatrice a vita e docente di Farmacologia all’università di Milano, è stata super, coinvolgente ed emozionante. La forza delle sue parole, ne sono sicuro, ha scosso anche gli animi più duri e annoiati presenti alla cerimonia. E la standing ovation finale a lei riservata ne è stata la testimonianza: da brividi.

La prima immagine che ci ha mostrato è una bellissima metafora per parlare di ricerca e, se vogliamo, di lavoro in generale. Chiudete gli occhi per un attimo e pensate di essere in un deserto. I vostri piedi bruciano a contatto con la sabbia cocente, nessun filo d’aria vi sfiora per lenire la vostra pelle secca. Siete in trappola.

Deserto

Tutto dipende però dai punti di vista. Il deserto è sì un luogo impervio e insicuro ma anche libero, ricco di percorsi, strade alternative e mai esplorate da percorrere per chi ne ha la forza e lo spirito d’iniziativa. Ecco l’invito a noi studenti e giovani che “siamo chiamati ad attraversarlo senza sicurezze, ma con grande voglia e coraggio di voler scoprire quello che non si conosce. Non bisogna accontentarsi di quello che si sa.” La scienza è un viaggio nel non conosciuto e, in Italia, è una strada molto difficile. Come ha ammesso infatti la senatrice a vita, “università e ricerca in Parlamento non esistono. E se si tolgono risorse alla scienza si blocca la crescita della società civile. Dobbiamo quindi riconquistare il ruolo pubblico di scienziati e intellettuali”.

Parole che riecheggiano in quelle offerte da Maria Giovanna Sandri, presidente del consiglio degli studenti. “Università, e conseguentemente istruzione e ricerca, devono essere i pilastri di un paese che ha l’ambizione di poter crescere e garantire ai suoi giovani il futuro che meritano e che tentano di costruire con fatica e sacrifici, a partire da queste mura. Queste mura, tuttavia, vengono ogni giorno incrinate e riempite di crepe a causa di riforme sprovvedute e miopi. La sfida è ancora più difficile, visto il clima che ci circonda. Se ho capito qualcosa nel corso di questo mandato di rappresentanza, è che dobbiamo essere noi, studentesse e studenti, la forza trainante dell’università di Verona. Dobbiamo cominciare a vivere queste mura. Reagire. Far sì che le crepe di un sistema non all’altezza vengano riempite dalla nostra energia, dalle nostre proposte, dalla nostra voglia di fare, dal nostro senso critico, dal nostro entusiasmo”.

Per gli interventi di Nicola Sartor, rettore dell’ateneo, e Tiziana Franco, ordinario di Storia dell’arte medievale, vi rimando all’articolo completo di Univrmagazine.

#univrtellers | Davide

 

Prime lezioni, discorsi in pizzeria

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Che belle le prime settimane di lezione, mi ricordo di quando stavo iniziando la triennale ma se ci penso troppo mi sento vecchio. Quando i miei amici “matricole” parlano dell’università mi viene da sorridere.

Eravamo in pizzeria e tra un discorso e l’altro Chiara, Marco, Sara e Paola iniziano a discutere delle lezioni; basta, penso io, perché parlare di università anche fuori dalle aule? Però poi ascolto e mi appassiono ai loro discorsi “sono stata a lezione di geografia, interessante, la professoressa spiegava davvero bene ma a volte faceva certi esempi! Parlava di case, cimiteri e divorzi!” spiega Chiara generando molte risate. Dopo un sorso di coca Sara “ma dai Chiara, non ci credo! Com’è diversa l’università dalle superiori; i prof. ci avevano avvertiti l’anno scorso, ma nessuno mi aveva mai detto che dopo un giorno di lezioni il braccio mi avrebbe fatto male talmente tanto avevo da scrivere!” e Marco, che voleva fare un pochino il gallo nel pollaio “figurati se ti faceva male il braccio! E poi prendi ancora appunti con fogli e biro? Usa l’ipad!” Tra racconti divertenti, domande a non finire su questa o quell’altra cosa si arriva a mezzanotte, la pizzeria deve chiudere ma non abbiamo voglia di andare a casa così facciamo un giro per poter continuare i nostri discorsi. Tutto è nuovo e Paola, in un momento di silenzio “oggi ho fatto una corsa per andare in aula che nemmeno Usain Bolt, mica avevo voglia di sedermi per terra. Non pensavo che le lezioni fossero così frequentate.”

Le domande più frequenti riguardano gli esami, i libri, come fare se due lezioni si sovrappongono, come funziona il Cla, come comportarsi con i professori. Non riesco a trattenermi dal prenderli un pochino in giro, il consiglio però è quello di seguire il blog.

Come vi state trovando all’università? E tutti quelli come me, ormai anziani, è inutile che fate finta di essere scocciati dalle domande dei più giovani, in fondo in fondo vi fa piacere che vi prendano come punto di riferimento, dite la verità!

ENGLISH VERSION

#univrtellers| Davide

Primo ultimo giorno di lezione, forse!

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È tempo di pausa tra una lezione e la successiva e, aspettando il professore, colgo l’occasione per aggiornarvi sulla mia prima giornata di ritorno in aula. Lunedì ho iniziato l’ultimo anno della laurea magistrale in Tradizione e interpretazione dei testi letterari; forse la mia ultima fatica didattica, ma chi lo sa, magari continuerò a studiare. Tanti volti nuovi quelli che ho visto aggirarsi sperduti tra i corridoi del Polo Zanotto; studenti in cerca di un’aula, chi del bagno e altri ancora della segreteria per le immatricolazioni. Bene, dopo un rigenerante caffè la giornata può davvero cominciare, perché si sa, la mattinata non inizia mai veramente fino a che non ci si mette in coda alle macchinette, e lunedì, devo dire, erano davvero affollate. A proposito, date un’occhiata ai mini video delle serie “un caffè con gli univrtellers” sul profilo Instagram dell’università: non avete scuse, basta cliccare appena qua a destra!

Sono arrivata in aula 10 minuti prima dell’inizio della lezione ritrovando tutti gli amici che durante l’estate erano tornati nelle terre natie. Le cose da raccontarsi erano tante, troppe e il professore, entrando, ha interrotto bruscamente il flusso di chiacchiere. Poco male, abbiamo ripreso i racconti dopo la lezione. La pausa pranzo quest’anno è lunga, d’altra parte, matricole, ora tocca a voi, noi “anziani” abbiamo bisogno di tempo per dedicarci alla chiacchera senza controllo e all’ultimo gossip estivo. Con il tempo a nostro favore abbiamo preso borse, zaini e panini per sederci sul prato al sole; mi sento ancora in vacanza e proprio non ho voglia di stare al chiuso. Solo una cosa posso dirvi: buon inizio universitario a tutti!!!

#univrtellers | Francesca