#univeronainaday: raccontiamo la nostra università

univrinaday

Bentornati,

siete tutti pronti con cellulari e facce da selfie? No? Andate subito a recuperare smartphone e instagram perché il 5 maggio si terrà l’evento #univeronainaday. Partecipare è facilissimo, durante la giornata basterà condividere su instagram con l’hashtag #univeronainaday fotografie di momenti di vita quotidiana universitaria.

Perché si fa? Per avere un racconto autentico dell’università realizzato da chi l’università la vive davvero ogni giorno; non solo studenti ma anche professori e personale tecnico-amministrativo. Riprendendo l’iniziativa “Italy in a day – un giorno da italiani” di Gabriele Salvatores, l’univr vuole realizzare un racconto di se stessa attraverso sguardi diversi da quello istituzionale. Le foto più belle e suggestive saranno raccolte in un collage che sarà appeso all’ingresso del chiostro di San Francesco, che diventerà il biglietto da visita per i futuri studenti durante le immatricolazioni e le iscrizioni per l’anno 2015/2016.

Allora, tutto è pronto giusto? Ricordatevi il giorno 5 maggio e l’hashtag #univeronainaday.

#univrtellers | Davide

Il menù della mensa #univr, parola agli #univrtellers

Mensa univr

Ciao a tutti! Ancora qualche giorno e finalmente la sessione d’esami invernale sarà passata e si potrà tornare a respirare, aperitiveggiare, sorridere e soprattutto mangiare di nuovo con una, più o meno ritrovata, regolarità. A questo proposito, un giorno mi sono ritrovato a osservare, dal basso del mio panino preparato a casa dalle 7 del mattino e ormai rinsecchito, un nutrito gruppo di persone che, tutte sorridenti dal bar del Polo Zanotto, imboccavano le scalette che portano alla mensa. Ammetto che l’idea di pranzare o cenare a mensa non mi ha mai allettato, ma rivolgendo lo sguardo al panino che andava asciugandosi sempre di più a vista d’occhio, mi sono detto: “Non ce la posso fare!”.
Il giorno dopo, alle 12 in punto, ho così varcato la soglia della mensa diretto verso il cibo e la spirale circolare di tavoli e sedie che sembra il guscio di una lumaca. Ha la sua poesia, non pensate? Ho scoperto che se non hai l’Esucard, basta il tesserino universitario. E, in teoria, il menù, sul sito dell’Esu, viene aggiornato tutti i giorni. La pasta all’arrabbiata è davvero arrabbiata, se doveste decidere di prenderla, munitevi di acqua a volontà. Decisamente blanda, invece, quella alla siciliana…che, parliamoci chiaro, di siciliano non ha nemmeno l’odore. I vicentini di passaggio, (non avete idea della cose che si sentono stando seduti semplicemente a mangiare in silenzio nel tuo rettangolo di tavolo), sostengono che alla pasta alla vicentina manca qualcosa. Cosa? Non lo so, ormai erano fuori gittata.

A quanto pare da quando hanno aumentato di 10 centesimi il prezzo, il servizio sembra migliorato e non di poco. Invece, non ho capito perché se si prende un primo vale come ridotto e se si prende un secondo si paga per interno e soprattutto: perché con la pizza non si possono accoppiare le patatine fritte?!? Indagherò…

Ammetto che sulla mensa mi sono ricreduto, si socializza tanto e il cibo non è male. La pizza è ottima e manco a dirlo sembra proprio che, a dispetto di molte pizzerie veronesi, ci sia il forno a legna. Ho notato che se si sorride agli addetti ai lavori, loro ricambiano. Quindi, amici, siate più socievoli! Soprattutto con la nonnina, che ho ribattezzato nonna Salice, anche se puntualmente sbaglia traiettoria sporcando sempre il piatto, che poi seduti al tavolo se non si sta attenti si rischia di macchiare anche maglie, jeans, ecc.

E a voi, che piatti piacciono di più della nostra mensa? E quali meno? Fateci sapere… 🙂

#univrtellers | Davide

ESU: la vita universitaria a 360°

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Buon giorno compagni di viaggio! Spero che abbiate trascorso un piacevole ferragosto concedendovi una breve pausa dallo studio. Siamo ormai al giro di boa: la seconda metà di agosto è entrata nel vivo e i poli della nostra università cominciano a ridestarsi dal letargo estivo. Con il nuovo anno accademico alle porte, oggi vorrei tornare a parlarvi dei servizi che l’università mette a disposizione di noi studenti per rendere la nostra esperienza di studio più completa e piacevole possibile, andando ad abbracciare anche ambiti non strettamente connessi allo studio ma comunque indispensabili. Oggi parliamo dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario: l’ESU, per gli amici.

L’ESU ha sede in Via dell’Artigliere 9, di fronte a Palazzo Giuliari, e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17. Potete rivolgervi a questo sportello per informazioni di carattere generale, per un supporto sulla fruizione del diritto allo studio e per capire come sfruttare in modo ottimale i servizi offerti, servizi che includono la consulenza psicologica, i prestiti fiduciari, le agevolazioni per i trasporti, il prestito bici, le aule di informatica e, soprattutto, i servizi abitativi, ristorazione e gli scambi internazionali.

Il servizio abitativo vanta ben sette abitazioni dislocate tra Veronetta e Borgo Roma. Queste sono:

Gli alloggi sono assegnati mediante concorso. Il bando viene di norma pubblicato a luglio, mentre la graduatoria i primi di settembre. Potete usufruire del servizio se siete studenti fuori sede in possesso dei requisiti di reddito e merito. L’ESU riserva poi, fino a esaurimento delle disponibilità e secondo l’ordine di presentazione della domanda, circa 100 posti a studenti senza requisiti.

Il servizio ristorazione dispone di tre mense. «Tre?», si staranno chiedendo anche le orami ex matricole sedicenti esperte di Verona. Ebbene sì. L’ESU ha recentemente aperto una nuova mensa per agevolare anche gli studenti che frequentano Scienze Giuridiche a Cittadella. Ma andiamo per ordine:

  • Il ristorante Le Grazie è situato nel cuore della Cittadella della scienza e della tecnologia, quindi a Borgo Roma, in strada Le Grazie 8. L’area include la mensa, aperta dal lunedì al venerdì, e un bar ed è perfettamente accessibile anche ai disabili.
  • Il ristorante San Francesco è situato invece a Veronetta, nel giardino interno al polo umanistico (Zanotto e San Francesco). Il bar è aperto tutti i giorni, così come la mensa, dotata di pizzeria e forno a legna.
  • La terza, di certo non per importanza, è la nuova mensa di Via Pallone, che ha aperto le porte lo scorso marzo. La mensa è aperta per il pranzo dal lunedì al venerdì e accetta soltanto pagamenti elettronici mediante la carta ESU. Offre circa 100 posti a sedere e si trova presso il CRAL del comune di Verona.

Sul sito internet sono consultabili i menù dei tre ristoranti, che ogni giorno offrono pasti completi, ridotti o mini. Per ottenere una riduzione sul costo dei pasti dovete richiedere la carta ESU per l’università. La carta è una prepagata dotata di codice iban e può essere attivata soltanto come documento di accesso al servizio ristorazione, oppure (facoltativamente) anche come strumento di pagamento bancario.

L’ESU organizza inoltre corsi di lingua italiana per studenti stranieri, un corso di lingua cinese e corsi di lingua inglese presso l’Academy of English Studies di Folkestone, che generalmente si tengono a maggio. La selezione per il viaggio in Inghilterra avviene attraverso un bando di concorso che mette a disposizione 30 borse di studio e la partecipazione prevede il conseguimento di una certificazione di competenza linguistica.

Insomma, che sia per l’alloggio, la mensa o lo scambio linguistico, l’ESU è un punto cruciale della nostra UNIVR, un crocevia indispensabile che noi #univrtellers non potevamo fare a meno di raccontarvi. A presto!

#univrtellers | Davide