UNIVR Tour… o dell’imbucarsi alla prima visita guidata d’ateneo

Giovedì scorso, per poco più di un’ora, noi univrtellers abbiamo smesso le vesti di guide rodate e affiatate per farci condurre e trasportare a nostra volta alla scoperta del mondo UNIVR. Una vera e propria inversione di ruolo insomma! Ci siamo infatti infiltrati silenziosamente all’interno della prima visita guidata per far conoscere ai futuri studenti i principali luoghi, uffici e servizi del nostro ateneo.

L’orario di partenza era fissato per le 10:45, il punto di ritrovo era il chiostro di San Francesco dove in questo periodo di iscrizioni sono allestiti alcuni stand di accoglienza per le matricole. Qui, infatti, gli interessati potranno ottenere informazioni sull’offerta formativa, sulle modalità di iscrizione e su tutti gli strumenti e le agevolazioni che l’università mette a loro disposizione.

Come un gruppo di turisti desideroso di curiosità, aneddoti e spiegazioni nei confronti di qualcosa che non si conosce, ci siamo affidati alle parole di Daniela Brunelli, direttrice della biblioteca Frinzi, che ci ha subito accolto a braccia aperte.

Dopo pochi minuti siamo stati introdotti nel suo mondo, il cuore pulsante della cultura e del sapere dell’ateneo scaligero: la biblioteca Frinzi, appunto. “Luogo di studio ma anche di incontri, scambi e relazioni”: non potrebbe esserci definizione più azzeccata. Si, perchè la biblioteca, oltre ad offrire un servizio di conservazione, consultazione e prestito di un numero illimitato di materiale cartaceo e digitale, offre anche corsi di formazione sulla ricerca bibliografica, presentazioni di libri frutto della ricerca veronese, mostre d’arte e fotografiche. Una piccola curiosità e motivo d’orgoglio sta nel fatto che la Frinzi è l’unica biblioteca accademica d’Italia ad essere aperta dalle 8 alle 24, anche di domenica (nel mese di agosto gli spazi studio sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 19.45 mentre i servizi al pubblico sono attivi dalle 8.15 alle 13.45). Dall’alto verso il basso, dalla piccionaia all’emeroteca (posta al piano interrato, qualora non ve ne foste accorti) passando per l’ufficio reference, imparerete ben presto che più si scendono le scale più regna il silenzio.

Una volta abbandonata la Frinzi ci siamo raccolti nuovamente nel chiostro. Questa volta ad attenderci e a farci da Cicerone c’erano Sonia Zampieri e Giorgia Rossignoli, due studentesse del nostro ateneo impegnate nelle 150 ore, una forma di collaborazione ad attività connesse ai servizi resi dall’università, retribuita e rivolta a studenti iscritti. E’ iniziato allora il tour (in senso orario, fate attenzione!) lungo il perimetro del chiostro dove sono allineati e incastonati numerosi uffici a partire da quello di Orientamento. L’Ufficio Orientamento, in particolare, gestisce l’Open day, il Servizio di Accoglienza Studenti, le visite guidate alle strutture didattiche, gli incontri di orientamento presso le Scuole Superiori, i seminari sul metodo di studio, le newsletter mensili per studenti delle scuole superiori e studenti iscritti e il progetto Tandem.

Continuando lungo il corridoio abbiamo incontrato l’Ufficio Stranieri e le varie segreterie per le carriere studenti delle differenti aree formative. Entrando poi all’interno del palazzo di lingue e lettere siamo passati da una delle mete obbligatorie se volete entrare nel mondo UNIVR: l’Ufficio Immatricolazioni (aula T.09). Dopo essere scesi nei sotterranei, in visita ai laboratori del centro linguistico d’ateneo (il sempre presente CLA), abbiamo fatto un salto alla mensa e al centro universitario sportivo. Passando poi per il palazzo di Economia, sulla cui via potete trovare anche l’Ufficio Stage, ci siamo recati all’ESU, l’ente regionale per il diritto allo studio universitario e abbiamo ammirato la spendida facciata di Palazzo Giuliari, sede del rettorato. Il viaggio tra i luoghi targati UNIVR si è concluso all’Ufficio Diritto allo Studio che si occupa, tra le altre cose, di rimborso delle tasse e dei contributi e delle borse di studio.

Non disperate se non eravate a conoscenza o non avete potuto partecipare a questa opportunità offerta per voi dal nostro ateneo! Sono infatti in programma altre tre visite guidate: il 28 agosto, il 4 e il 18 settembre. Stesso orario, uguale punto di partenza. In più il servizio di tutorato del dipartimento di Scienze giuridiche ha organizzato due tour nel dipartimento nei giorni 27 agosto e 3 settembre con ritrovo alle 10.30 nell’atrio del palazzo di via Montanari, 9. Non mancate, mi raccomando! 🙂

#univrtellers | Davide

Non v’è mondo fuor di queste mura. Chiediamo la grazia in vista della sessione settembrina

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Vi siete ripresi dalla lunga camminata e dai molti scalini fino al belvedere di San Pietro? Avete bevuto qualcosa di fresco nel bar più bello e piccolo di Verona? Bene, perché oggi ci rincontriamo nello stesso bar e riprendiamo il nostro percorso proprio da dove l’avevamo interrotto lo scorso sabato, con un fugace sguardo sul Duomo, la cattedrale di Santa Maria Matricolare. Suvvia, non storcete il naso appena sentite parlare di chiese! La sessione estiva sarà pure finita (o quasi), ma lo sappiamo tutti che settembre è dietro l’angolo e potreste approfittare di questo tour per chiedere la grazia in vista degli esami. Bando alle ciance. Il duomo, dicevamo. La costruzione del duomo di Verona venne portata a conclusione nell’anno 1187, ma sono stati molti gli interventi che, nel corso dei secoli, ne hanno modificato l’aspetto, fino ad arrivare a quello che potete ammirare oggi. La facciata, ad esempio, risale al Cinquecento, e prima di allora non aveva né il rosone né le bifore laterali. Tra l’altro, se osservate attentamente riuscirete a notare i punti ricostruiti dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, come le parti in cemento armato nella parte più alta. Particolarmente interessante, poi, è l’enorme campanile e le varie leggende che lo accompagnano. La parte più bassa è romanica, quella mediana risale al Cinquecento, mentre la superiore fu costruita solo tra il 1800 e il 1900 ma rimase incompiuta. Infatti, come avrete notato, al campanile manca la cuspide, ovvero la parte superiore. Perché? C’è chi dice che il progetto del campanile prevedesse una cuspide più alta della Torre dei Lamberti, che però, stando alla normativa comunale, non poteva essere superata da nessun edificio. In realtà, è più probabile che i lavori siano stati arrestati per mancanza di fondi. La cuspide doveva essere molto alta e, conseguentemente, i costi per portare i materiali in cima troppo alti. La torre è infatti alta 75 metri e comprende nove enormi campane risalenti al 1931, la maggiore delle quali pesa bel 4566 chilogrammi, tanto che secondo alcune teorie si tratterebbe di uno dei maggiori complessi al mondo a poter essere suonato a concerto. Teorie e leggende a parte, anche il chiostro è molto bello, e il locale reperimento di alcuni mosaici romani ha fatto pensare alla possibile presenza delle terme romane. Ciò tuttavia non è del tutto provato, anche perché si è sempre preferito non scavare troppo sotto al duomo. Vicino al chiostro troverete anche la chiesa di Sant’Elena, molto probabilmente la prima chiesa della città, la più antica. È purtroppo chiusa al pubblico, ma merita anche dall’esterno. Tornando indietro, già che ci siete potreste soffermarvi un po’ nella biblioteca capitolare, la più antica di Verona, che si trova proprio sulla piazza del duomo.

Spero che con questa breve sosta in biblioteca vi siate riposati, perché ora è il momento di fare una bella camminata che probabilmente vi stancherà un po’ e di raggiungere la basilica di San Zeno, una chiesa a sé stante perché nata fuori dalle antiche mura. Si tratta di un monastero e di uno dei capolavori romanici che la nostra penisola offre. Guardando il lato destro della chiesa è possibile notare le varie fasi dell’ampliamento dell’edificio. Le maestranze sono infatti state numerose e probabilmente hanno anche lavorato in concomitanza e ciò, oltre che dall’esterno, si nota anche nella cripta inferiore. Degne di nota sono, ovviamente, la pala del Mantegna e la statua di San Zeno che ride, ma anche il bellissimo portale: uno dei pochissimi esempi di arte bronzea con soggetto civile. Come nel caso del duomo, anche qui vi consiglio di soffermarvi nel bellissimo chiostro.

Tornando verso il centro della città cogliamo al volo l’occasione e passiamo lungo corso Cavour per visitare due chiese “minori” ma molto suggestive. La prima è San Lorenzo Martire, una chiesa medievale che pare risalire al IV secolo. La chiesa fu completamente distrutta dal violento terremoto che nel 1117 cancellò quasi tutte le tracce di arte alto-medievale veronese, lo stesso che distrusse la recinzione esterna dell’Arena, e fu ricostruita agli inizi del XII secolo. La facciata, piuttosto nascosta e visibile soltanto dal Lungadige, è affascinante perché racchiusa tra due torri cilindriche, mentre l’interno, molto stretto, possiede ancora il matroneo. La seconda chiesa che troviamo in zona è Sant’Eufemia. È piuttosto anonima se vista dall’esterno, ma l’interno è molto affascinante a causa delle dimensioni sproporzionate. La chiesa è infatti bassa ma lunghissima e, seppur non in un ottimo stato di conservazione, merita sicuramente di essere visitata.

Proseguendo per Corso Porta Borsari, oltrepassiamo Piazza Erbe e giungiamo alla bella Sant’Anastasia (originariamente San Pietro Martire). Fa parte di un complesso monastico ed è ufficialmente la chiesa dei veronesi, ornata all’interno con stemmi del comune di Verona ad esaltazione della potenza della città. L’impianto è più a soggetto rispetto a San Zeno, che invece è fortemente progressiva. La decorazione esterna è incompiuta ma sicuramente compiuto è il portale gotico. L’interno è invece davvero ricco di affreschi e decorazioni, tra i quali spunta l’affresco del Pisanello.

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Tornando verso la nostra base, la zona universitaria, il nostro viaggio si conclude a San Fermo (qui una piccola chicca). Anche questa chiesa fa parte di un complesso monastico e il chiostro è attualmente la sede della sovrintendenza dei beni culturali di Verona. La chiesa si sviluppa su due livelli e l’elemento più affascinante del livello superiore è sicuramente il soffitto, unico nel suo genere, che riproduce una nave completamente in legno rivoltata. Dentro la chiesa sono anche presenti dei modellini che spiegano come sia possibile sostenere la nave con delle funi. All’interno di San Fermo Maggiore ci sono anche molte decorazioni e cappelle che davvero meritano mezzora del vostro tempo. San Fermo Minore, ovvero il livello inferiore, è una normale cripta, ma la peculiarità è l’assenza di una navata centrale. Ci sono infatti una fila di colonne centrali che spezzano la visione e impediscono la visuale completa della cripta. Si tratta di numerose colonne molto piccole, evidentemente necessarie a sostenere il peso della chiesa superiore.

Bene, per oggi direi che vi ho tediato e fatto camminare abbastanza. Dopo essere usciti da San Fermo, vi lascio sul bellissimo scorcio di Ponte Navi e vi do appuntamento alla prossima puntata! 🙂

 #univrtellers | Davide

UnivrMagazine, o dell’essere costantemente aggiornati su ciò che succede in università

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Bentornate giovani matricole! Dopo essermi sudato, in tutti i sensi, l’ultimo esame della sessione estiva posso ufficialmente affermare che è iniziata la mia meritata vacanza. Non so ancora quale sarà la meta che accoglierà il mio tanto atteso far nulla, ma nel frattempo mi posso anche accontentare di un po’ di lago, sole e qualche buona lettura. A tal proposito, vorrei parlarvi oggi dell’UnivrMagazine, il giornale online di informazione dedicato al nostro ateneo. Suddiviso in otto sezioni tematiche (Focus ateneo, Editoriale, Mondo Università, Il punto, Ricerca e Informazione, Cultura e Società, Protagonisti e Vetrina), questo strumento vi consentirà di essere sempre aggiornati su tutto ciò che riguarda l’università di Verona. Dalle semplici informazioni di servizio alle iniziative promosse o sostenute dall’ateneo, dalle nuove ricerche in campo medico-scientifico agli eventi del mese. Il tutto a portata di un clic. Non dovete far altro che aprire la pagina ufficiale dell’università di Verona e cliccare sull’apposito pulsante situato sotto allo slide di immagini.

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L’UnivrMagazine fa capo all’Ufficio Comunicazione dell’ateneo ed è situato al quarto piano di Palazzo Giuliari. Per coloro che fossero interessati alla scrittura e all’attività giornalistica, l’ufficio offre la possibilità di svolgere uno stage altamente formativo e professionalizzante, durante il quale potrete testare la vita di redazione collaborando alla stesura degli articoli del magazine e svolgere altre stimolanti attività. Un’opportunità da cogliere al volo e che dimostra ancora una volta l’apertura della nostra UNIVR nei confronti dei propri studenti.

Detto ciò vi saluto e continuo la mia lettura del magazine!

P.S. Se sbirciate bene tra gli articoli ne troverete anche uno firmato da noi univrtellers! 🙂

#univrtellers| Davide

Segreteria studenti: la terza guida per il vostro viaggio in UNIVR

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Dopo il secondo appuntamento con le bellezze di Verona torniamo oggi nel cuore dell’università.

Sia io che Francesca vi abbiamo finora parlato delle molte opportunità offerte dal nostro ateneo. Tuttavia, non vi abbiamo mai detto che per poterle sfruttare al meglio e capirne bene il funzionamento non sarete abbandonati a voi stessi! A farvi da guida nel corso della vostra carriera universitaria non ci saremo infatti solo noi due, ma anche un’altra misteriosa entità, che sarà sicuramente in grado di consigliarvi e dare sempre (o quasi) risposta alle vostre domande. Considerato che con il mese di luglio ha avuto inizio il periodo delle iscrizioni e delle talvolta infinite trafile burocratiche, immagino che qualcuno di voi potrebbe già aver capito a cosa mi sto riferendo. Ebbene sì, sto parlando del servizio di segreteria studenti,che comprende al suo interno le segreterie delle quattro macro aree: ben 16 uffici che si occupano della didattica e delle vostre future carriere universitarie. Tutto al vostro servizio, insomma! 🙂

Per chi, come voi, entra per la prima volta nel mondo dell’UNIVR, è bene sapere che le segreterie studenti si occupano della gestione amministrativa della carriera dello studente dal momento del suo ingresso all’università al momento della laurea. A tal proposito, il vostro primo contatto con tale realtà sarà l’immatricolazione ai corsi di studio offerti dall’ateneo. Nel corso dell’anno, poi, le segreterie provvedono alla compilazione dei piani di studio e, una volta sostenuti e superati, alla registrazione degli esami. Supportano anche gli studenti nelle richieste di agevolazione tasse, nella convalida degli esami sostenuti in altre università o nel riconoscimento della carriera pregressa. Devo dire, però, che il lavoro delle segreterie più apprezzato dallo studente risulta essere l’ultimo, ovvero il controllo e la verifica di tutti gli esami sostenuti per l’ammissione all’ultimo stadio, la tesi di laurea. A quel punto l’interminabile coda per raggiungere lo sportello sarà una grande soddisfazione! 🙂

  • Area Scienze Economiche e Giuridiche

Carriere Studenti Economia e Giurisprudenza

Sede: Via San Francesco 22
Telefono Economia: 045.8028364 – 297 (dalle 9 alle 11)
Telefono Giurisprudenza: 045.8028590 (dalle 9 alle 11)
Email: segreteriastudenti.economia@ateneo.univr.it | segreteriastudenti.giurisprudenza@ateneo.univr.it

  • Area Scienze Umanistiche

Carriere Studenti Lettere, Lingue e Filosofia

Sede: Via S. Francesco, 22
Telefono Lingue e letterature straniere: 045.8028294-8006
Telefono Lettere e Filosofia: 045.8028398-8680
Email: segreteriastudenti.lingue@ateneo.univr.it | segreteriastudenti.lettere@ateneo.univr.it

Carriere Studenti Scienze della Formazione e Scienze Motorie

Sede: Via S. Francesco, 22
Telefono Scienze della Formazione: 045.8028167
Telefono Scienze Motorie: 045.8028338
Email: segreteriastudenti.scienzeformazione@ateneo.univr.it | segreteriastudenti.scienzemotorie@ateneo.univr.it

  • Area Scienze della Vita e della Salute

Carriere Studenti Medicina

Sede: Via Bengasi, 7
Telefono: + 39 045 802 7228/29/30
Email: carriere.medicina@ateneo.univr.it

  • Area Scienze ed Ingegneria

Carriere Studenti Area di Scienze e Ingegneria

Sede: Strada le Grazie 15
Telefono: 045.8027053-7827 (dalle 9 alle 11)
Email: segreteriastudenti.scienzeingegneria@ateneo.univr.it

#univrtellers | Davide

Non v’è mondo fuor di queste mura: una passeggiata tra la storia e i vostri pensieri

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Davvero interessante la testimonianza di Paola, non trovate? E voi avete mai fatto un’esperienza del genere?

Ora però è il momento di tornare in quel di Verona per il secondo appuntamento della nostra rubrica settimanale dedicata alla città scaligera. Lo scorso sabato abbiamo parlato delle principali mete turistiche: casa e tomba di Giulietta e Arena. Argomenti magari un po’ scontati per chi vive a Verona, ma andando avanti speriamo di trovare scorci nascosti che possano stimolare la curiosità di tutti.

Oggi il nostro viaggio comincia a Ponte delle Navi. Un ponte che sicuramente conoscete molto bene dal momento che collega la zona universitaria al centro di Verona. L’unico (oltre naturalmente a quello di Castelvecchio) ad essere stato costruito dagli scaligeri, al fine di colmare l’assenza di un collegamento con la parte est della città. Da Ponte Navi, e dal bellissimo scorcio sulla basilica di San Fermo (non mi stanco mai di contemplarla!), ci muoviamo ora verso nord, quindi verso destra se venite dall’università o verso sinistra se invece venite dal centro, e oltrepassiamo Ponte Nuovo. Avete già indovinato la nostra destinazione, vero? Prima di arrivarci lasciate che vi sveli una piccola curiosità. Per coloro di voi che non lo sapessero, tra Ponte Nuovo e il noto Ponte Pietra un tempo c’era un altro ponte: Ponte Postumia. Insieme a Ponte Pietra, era uno dei due ponti romani di Verona e sorgeva proprio nel punto in cui oggi trovate la bellissima basilica di Sant’Anastasia, che ai tempi non era ovviamente ancora stata costruita. Il ponte, esclusivamente pedonale, era in marmo rosa di Verona e aveva un’anima in legno, ma oggi vive solo nella memoria di alcune illustrazioni d’epoca.

Più vivo che mai è invece l’affascinante Ponte Pietra, completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale (come tutti i ponti di Verona) e successivamente ricostruito. Ponte Pietra è il collegamento con la zona più antica della città, la nostra destinazione: colle San Pietro. Ebbene sì, la parte più antica, quindi quella archeologicamente più interessante. La città di Verona nasce infatti proprio sulla collina, punto strategico per il controllo sull’Adige, e solo successivamente si sposta in pianura. Fu proprio in questa zona che vennero ritrovate tracce di insediamenti preromani. Storia a parte, se siete dei fotografi o se semplicemente amate panorami e tramonti non potete fare a meno di visitare questa zona di Verona. La strada per arrivare in cima non è poi neanche troppo lunga e durante il tragitto avrete anche la possibilità di sbirciare dentro al Teatro Romano, che nel periodo estivo ospita splendidi concerti.

Una volta arrivati in cima, oltre al bellissimo panorama che vi consiglio di ammirare sia di giorno che di notte, troverete un imponente edificio. In questo posto, un tempo si ergeva l’antico Castrum romano di cui oggi, purtroppo, pressoché nulla rimane. Alla fine del XIV secolo, infatti, Gian Galeazzo Visconti decise di trasformarlo in un castello, che sarebbe servito come residenza per il comandante militare. Il castello cadde però in rovina a inizio 1800, quando venne quasi completamente distrutto da Napoleone. Di lui oggi rimane soltanto l’altissimo muraglione in pietra nella parte posteriore, tristemente abbandonato ma ancora maestoso. Qualche anno dopo, intorno al 1850, si decise di dare il via alla costruzione di una caserma austriaca e l’edificio che ne risultò è quello che potete ammirare tutt’oggi. L’impronta austriaca è ben riconoscibile dai portali, ma il risultato finale non entusiasmò gli abitanti di Verona, motivo per cui, successivamente, si decise di aggiungere la merlatura. La caserma è attualmente disabitata e i numerosi progetti di recupero sono purtroppo difficili da attuare.

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Location ideale per una serata romantica, ritiro momentaneo per rifugiarsi nei pensieri con l’iPod sparato nelle orecchie, set fotografico d’eccellenza, punto di partenza (o arrivo) per una rilassante corsetta sui colli veronesi. San Pietro può essere tutto questo e molto altro e il pensiero di andarvene vi regalerà qualche sospiro malinconico. Ma niente panico! Prima di reimmergervi nel trambusto cittadino potreste concedervi una piccola deviazione. Tanto per cominciare potreste prendervi un momento di relax lungo le sponde dell’Adige. Proprio sotto a Ponte Pietra c’è infatti un sentiero che costeggia il fiume: il posto ideale per un po’ di sano stream of consciousness. E già che ci siete, se avete un altro quarto d’ora potreste rinfrescarvi dal caldo di questi giorni andando a bere qualcosa di fresco in uno dei bar più belli (e piccoli) di Verona. Continuate a costeggiare esternamente il fiume verso la parte ovest, attraversate il primo ponte che incontrate (Ponte Garibaldi) e raggiungete la piazza del Duomo. Posizionatevi al centro della piazza e, già che ci siete, ammirate la cattedrale. Ci siete? Bene, ora voltatevi, guardatevi intorno e ditemi se notate qualcosa di delizioso. Ma ora basta parlare. «Parole, parole, parole…» 🙂

Ci leggiamo lunedì. Buon fine settimana!

#univrtellers | Davide

Obama, Informatica e l’area di Borgo Roma

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L’apprendimento delle competenze informatiche non solo è importante per il vostro futuro, è essenziale per il futuro del nostro paese. Abbiamo bisogno di giovani, come te, che padroneggino gli strumenti e la tecnologia che cambieranno il modo di fare praticamente ogni cosa. È per questo che ti sto chiedendo di lasciarti coinvolgere.

Non comprare semplicemente un nuovo videogioco, fanne uno.

Non scaricare l’ultima applicazione, e basta. Contribuisci a progettarla.

Non usare il tuo telefono solo per giocarci, programmalo.

Nessuno nasce ingegnere informatico, ma con un po’ di duro lavoro e un po’ di matematica e di conoscenze scientifiche, praticamente chiunque può diventarlo.

Avete riconosciuto questa frase? Sapete dirmi chi l’ha detta? Mistero…Se per un attimo nella vostra mente si è accesa la lampadina pensando al mitico Steve Jobs, come penso in molti avrete fatto, vi siete sbagliati. In effetti alcune di queste frasi richiamano il suo stile a effetto, ma non sono sue. La citazione è infatti di Barack Obama. Ho voluto riportarla perché rispecchia alcuni dei motivi che mi hanno spinto a percorrere questo corso di studi, l’informatica appunto. Ormai sono al terzo anno e sono sempre più convinto della decisione che ho preso. Ecco una personalissima lista delle ragioni della mia scelta:

  • Siamo accerchiati dall’informatica: gran parte di ciò che ci circonda, gli oggetti con cui viviamo e ci relazionamo non esisterebbero senza informatica: computer, videogiochi, elettrodomestici, film e chi ne ha più ne metta…
  • La nostra è un’era digitale e sono appassionato di tutto ciò che riguarda le nuove innovazioni e scoperte tecnologiche.
  • La prospettiva di scenari futuri vantaggiosi con la possibilità di carriera remunerata in molti settori.
  • Dare vita a una propria creatura che poi sarà nelle mani di milioni di persone. L’idea che quello che realizzerò renderà felici molti altri uomini mi eccita. Penso soprattutto alle prossime generazioni di smartphone, app, robot, strumenti di tecnologia mobile, motori di ricerca, siti web e nuovi giochi digitali. Le potenzialità sono davvero INFINITE…

In questo senso, grazie al dipartimento di informatica è recentemente nato, negli spazi del polo di Borgo Roma, il Computer Science Park: uno spazio di incontro tra università, aziende e istituzioni per promuovere il trasferimento tecnologico per le aziende nel settore ICT.

Nel nostro ateneo la laurea in Informatica è compresa all’interno della MACRO AREA SCIENZE E INGEGNERIA che vede nelle sue fila anche:

Laurea in Bioinformatica

Laurea in Biotecnologie

Laurea in Informatica

Laurea in Matematica Applicata</a

Laurea in Scienze e tecnologie viticole ed enologiche

Laurea magistrale in Bioinformatica e biotecnologie mediche

Laurea magistrale in Biotecnologie agro-alimentari

Laurea magistrale in Ingegneria e scienze informatiche

Laurea magistrale in Matematica

Master Universitario in Computer game development (I livello)

Master Universitario in Digital Content Creation (I livello)

 

Per vedere l’offerta formativa della MACRO AREA SCIENZE DELLA VITA E DELLA SALUTE che rientra sempre nel polo di Borgo Roma vi ho messo questo link

#univrtellers | Davide

 

Davide, i mondiali e Obi-Wan Kenobi

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Divano, pop corn e televisione accesa. Ovviamente sintonizzata sulle semifinali del mondiale di calcio, che quest’anno, come sapete molto bene, si tiene in Brasile, terra d’adozione del calcio toda joia toda beleza. Purtroppo l’avventura azzurra non è andata come si poteva sperare, ma anche le altre partite del mondiale hanno il loro fascino. Serata perfetta, insomma, e ieri sera è andata proprio così. Non rispecchierà proprio la vita di uno studente modello, ma non riesco a resistere alla tentazione delle interviste pre-partita e dei commenti in studio, nemmeno nei giorni più infuocati e disseminati di esami all’università. Prima il piacere e poi il dovere! Questo è il motto che si è insinuato nella mia testa e che sono sicuro mi accompagnerà fino alla tanto attesa finale. Continua –>

#univrtellers | Davide