Energia a mille… al #TEDxVerona 2017!

Ciao Followers!

Davide vi aggiornerà presto sulla situazione della sua tesi (ormai manca poco…), ma oggi voglio raccontarvi la mia esperienza al TEDxVerona 2017. Francesca vi ha già raccontato il suo punto di vista e per quanto mi riguarda condivido il suo entusiasmo e la sua soddisfazione: non vedo l’ora di tornarci l’anno prossimo!

Andiamo con ordine. Sabato c’erano i Lab e da buon appassionato di comunicazione mi sono fiondato a Giurisprudenza per “Social network analysis & data visualization”. L’ospite era Alessandro Zonin, niente meno che Social media strategy leader della divisione italiana di IBM. L’approccio di Zonin mi ha colto un po’ di sorpresa, ma forse proprio per questo il suo intervento è risultato molto interessante. Non ha parlato dei social network in termini informatici, ma sociologici, spiegando i concetti alla base di tutte le reti di relazioni. Poi è passato agli aspetti pratici, mostrando alcuni strumenti utili per valutare la presenza online di un tema o di un marchio. Bello anche il clima di confronto nato dagli interventi del pubblico.

Il tema del TEDx Verona di quest’anno era “Time to rock”. Fra tutti i personaggi interessanti saliti sul palco, uno decisamente sopra le righe è Niccolò Porcella. Definirlo solo “surfista” sarebbe riduttivo, visto che dedica la propria vita a diversi sport estremi. Niccolò sfida le onde con la tavola da surf e vola con la tuta alare, ma un infortunio alla mano destra sembrava poter interrompere la sua carriera. Il pubblico del TEDx è rimasto a bocca aperta ascoltando la storia del suo percorso di recupero dall’infortunio, fino a convincere i medici a provare un intervento che gli avrebbe permesso di tornare in attività. Secondo le prime diagnosi non avrebbe più potuto piegare il polso. Com’è andata a finire? Con la verticale di Niccolò sul palco della Gran Guardia a testimoniare la sua forza di volontà.

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Un’altra degli speaker, più che per la forza fisica, colpiva per la forza interiore. Maria Teresa Ferrari ha dovuto affrontare il cancro, ma con l’energia del suo sorriso aiuta le altre donne colpite dalla malattia. “La cura sono io” è la sua associazione, che vuole “Progettare bellezza, nonostante”. Questo era il titolo del suo intervento, che riassume l’intenzione di guardare avanti, senza lasciarsi abbattere dalle difficoltà. Cosa fa nella pratica? Crea cappelli, i suoi #copripensieri, destinati a tutte le donne.

In un’edizione dal titolo “Time to rock” non poteva mancare un vero rocker. Di quelli pieni di energia, innamorati della musica e pronti a sperimentare. Il gran finale della giornata è stato affidato a Andrea Lovato, cantante e compositore, che ha parlato delle potenzialità della voce umana, di come è stata studiata e di come creare musica semplicemente con una loop station. Poi ha messo tutto in pratica, coinvolgendo tutto il pubblico del TEDx. Ci ha divisi in cinque cori, alcuni facevano gli strumenti e altri la voce. Con un crescendo graduale, quasi senza renderci conto, ci siamo trovati in un migliaio di persone a cantare Hey Jude dei Beatles!

Beh, bisogna dire che l’energia promessa da un titolo come “Time to rock” non è mancata! Ma ci sono stati anche momenti toccanti, formativi e stimolanti. Una giornata veramente piena e perfetta per ricaricare le batterie.

Qualcuno di voi è stato al TEDx Verona? O magari a qualche altra edizione? Raccontateci la vostra esperienza!

Matteo | Univrtellers

#TEDxVerona2017…It’s time to rock!

Due giorni di tour de force, incontri ed eventi stimolanti ed interessanti: questo è stato TEDxVerona 2017. Non so se qualcuno di voi ci ha fatto un salto, magari anche solo per vedere la Gran Guardia presa d’assalto dai partecipanti, ma vi posso assicurare che è stato incredibile! Dopo quattro anni più che soddisfacenti, infatti, TEDxVerona, che quest’anno aveva come tema “Time to rock”, si è allargato organizzando, oltre al tradizionale evento con dodici speaker, un’intera giornata dedicata ai workshop. Sareste stupiti di sapere quante cose si possono imparare nel corso di questi laboratori…

Per esempio: quante volte, cari followers, vi è capitato, parlando con amici, famigliari o fidanzati di rispondere con questa frase: “Sì, ma…”? Beh sappiate che ogni volta che pronunciate queste parole state andando incontro ad un vero e proprio conflitto, dove voi personificate il “prepotente” che vuole imporre il suo punto di vista. Dando per scontato che vi siate trovati in questa situazione parecchie volte, mi appresto a darvi una bella notizia: niente paura, c’è un modo per fare i prepotenti…senza essere beccati! Ovviamente questo non era lo spirito con cui si è svolto il workshop TEDxVerona che si è tenuto il 7 ottobre in Gran Guardia, come potrete immaginare. L’incontro “Dall’intuizione del singolo allo scenario per molti”, che si è tenuto nel corso della prima delle due giornate di TEDxVerona, dedicata a numerosi e svariati laboratori, si prefiggeva, in realtà, di far capire come costruire relazioni in modo efficace ed esporre le proprie idee senza essere giudicati. Frontman dell’evento è stato Silvio Lenares, executive coach di Milano, che dal primo momento ha coinvolto il pubblico del lab per capire cosa voleva portare a casa da quell’ora e mezza. Non me lo aspettavo, ma le risposte sono state davvero tante: un’insegnante, una psicologa, due banchieri, cinque ingegneri, insomma una moltitudine di persone che hanno chiesto a Lenares di trasmettergli un certo tipo di “savoir-faire”, se lo vogliamo chiamare così, un modo con cui affrontare le persone e la vita di tutti i giorni. Ebbene questo è stato il primo laboratorio sul tema “Personal Growth”, a cui ovviamente se ne sono affiancati tanti altri spalmati su cinque temi diversi: “Be TED”, “Visualization”, “Cities & Borders”, “Human” e “Digital & Tech”.

E come poteva non chiamarsi “crescita personale” almeno una delle aree workshop? Il collegamento alla seconda giornata evento, qui, pare obbligatorio, perché TED È crescita personale da qualsiasi punto di vista; è la scommessa di portare la propria storia di fronte ad un pubblico di mille persone per renderle partecipi delle proprie sconfitte, delle proprie vittorie e di ciò che sta in mezzo ad esse. Questa è, secondo me, la scommessa che da anni sta facendo Gianpietro Ghidini, fondatore dell’associazione Ema Pesciolino Rosso, bussando alle porte delle scuole italiane per cercare di indirizzare i ragazzi verso un futuro senza droga e dipendenze. La storia straziante che quest’uomo ha portato sul palco del TEDxVerona ha portato l’intera platea a commuoversi per il coraggio mostrato nel raccontare come un genitore possa sopravvivere alla morte del proprio figlio “per mano” degli stupefacenti. Concludendo il racconto, poi, Ghidini ha lasciato il pubblico con una sorta di mantra: “Do good rather than feel bad”, fai del bene invece di stare male.

Ma non si tratta solo di raccontare un’esperienza, si è parlato anche di attualità, di come va il mondo e la verità, la sapete anche voi, è che va male. Eppure il solo prendere coscienza di questa situazione non risolve gli innumerevoli problemi in cui versa l’Europa, un contesto che conosce molto bene Giampaolo Musumeci, giornalista e conduttore radiofonico, che, con un colapasta in mano, ha portato sul palco del TEDx il tema del traffico illegale di migranti. Ma non l’ha fatto come state pensando voi (o come avevo pensato anche io): ciò di cui ha parlato è la famosa “Trafficanti Inc.”, un’affermata compagnia di viaggi che offre pacchetti su misura a chiunque ne faccia richiesta. Insomma, Musumeci ha cercato di spiegare, con un pizzico di ironia, la situazione in cui versano il nostro continente e i migranti non solo a causa dei cosiddetti “boss dei trafficanti”, ma anche per colpa nostra. Quella della Trafficanti Inc., che fattura miliardi di euro all’anno, infatti, è una realtà che non si può fermare e come per i buchi di un colapasta (proprio quello che si è portato sul palco!) non avremo mai abbastanza dita, e forza, per chiuderli tutti. La soluzione? Investire non nella “chiusura” di quei buchi, come stiamo facendo ora, ma nella crescita dei paesi dove questi fenomeni iniziano per cercare, se non altro, di bloccarli sul nascere.

E non è finita qui, perché proprio mentre avevo in mano il cellulare aperto sui miei social network, qualcuno ha iniziato a parlare degli smartphone come “Idiot-phone” e non solo: ha detto che le informazioni che teniamo sui device di cui facciamo uso tutti i giorni non sono al sicuro, lanciando poi l’hashtag “io sono preoccupato”. Dopo il primo impatto, un misto di paura e stupore, ho ascoltato l’intervento di Alessio Pennasilico, noto hacker veronese conosciuto nel “sotto-sopra” del web come Mayhem, con molta attenzione. La cosa che mi ha davvero incuriosita è stata la non-chalance con cui ha spiegato alla platea la facilità con cui ognuno di loro poteva essere hackerato; dal computer, dal cellulare, dal televisore ormai, tutti possono essere presi di mira e ciò che è inquietante è il criterio con cui una persona viene scelta per essere truffata: nessuno! Ed effettivamente, se provate a pensarci anche voi, quante volte ci è capitato di ricevere email sospette dalla “banca” o da un indirizzo sconosciuto, dove ci venivano richiesti dati sensibili o anche solo di premere un link nel testo. Sì perché una volta che l’amo viene gettato nel mare del web, qualcuno di noi, sfortunati “pesci” ignari, abboccherà. Quindi come proteggerci? Password complesse, diverse, cambiate con regolarità e soprattutto consapevolezza di avere in mano strumenti che possono essere pericolosi, ma di cui gli unici “conducenti” siamo noi.

Ragazzi, questi due giorni sono stati illuminanti…e anche un po’ stancanti a livello fisico e mentale, ma alla fine di questo TEDxVerona, ho capito che “essere rock” non è sempre così difficile: andare controcorrente, superare momenti bui, dare vita alle proprie idee e portare avanti i propri principi è una cosa che possiamo fare tutti, basta impegnarsi e non mollare la presa.

Vi lascio quindi con un augurio o, se preferite, un consiglio: IT’S TIME TO ROCK!

E voi, avete partecipato a questi due giorni di fuoco del TEDxVerona 2017? Fatecelo sapere!

Univrtellers|Francesca

Weekend culturali in città #venetonight #TEDx

Eccoci qui amici followers!

Spero stiate bene e abbiate passato un bel weekend. Lo scorso venerdì mi trovavo in biblioteca Frinzi per cercare alcuni testi per la tesi ed uscendo ho deciso di ascoltare il consiglio di un amico che mi aveva invitato alla VenetoNight – La notte dei ricercatori, così l’ho raggiunto in piazza dei Signori.

È stato un evento magnifico, che ha unito ricerca – il mio amico ha presentato il suo progetto di ricerca di fronte al pubblico – e divertimento – la sera, tra gli ospiti, è intervenuto anche il grande Pif (si, quello de “Il testimone”. Lo adoro). C’era davvero molta gente e ho trovato la giusta carica per lanciarmi a capofitto nella mia tesi. Chissà, magari una volta conseguita la laurea potrei decidere anche io di continuare gli studi. Oltretutto, nel pomeriggio mi sono intrufolato alla famosa cerimonia del lancio del tocco dei dottori di ricerca, che si è tenuta in Cortile mercato vecchio, ed è stata davvero emozionante. Se siete interessati, qui potete trovare diverse foto della serata.

Così, sull’onda del sapere e della conoscenza, questa mattina ho fatto spese pazze (sto scherzando, ci sono gli sconti studenti!) ed ho acquistato i biglietti per TEDxVerona che si terrà il prossimo weekend, sabato 7 e domenica 8 ottobre. Non vedo l’ora!

…Che cosa? Non li avete ancora presi? Non disperate, ci sono ancora dei biglietti disponibili. Non sentitevi in colpa, saranno due giornate culturali molto interessanti. Facciamo così, dalla settimana successiva ritorniamo tutti sui libri, promesso. 😉

Ci vediamo presto.

Davide | Univrtellers

New entry e #Kidsuniversity

Ciao a tutti!

È arrivato un nuovo membro fra gli univrtellers! Mi presento: sono Matteo, il fratello di Davide, che ha già parlato di me e della mia scelta universitaria (qui e qui). Mi sto per iscrivere a Lingue per il commercio (in realtà non so ancora se ho passato il test… ma sono fiducioso), mi perdonerete quindi il titolo del post molto english. Sono un grande appassionato di sport e viaggi e infatti voglio assolutamente andare in Erasmus!

Davide mi ha coinvolto fin da subito in questa realtà degli Univrtellers e non mi sono lasciato scappare l’occasione. Forse sto correndo troppo, visto che non sono ancora immatricolato? Magari sì, ma voglio vivermi la vita da universitario al 110% fin da subito. Eccomi allora a prendere il posto di mio fratello, che fra poco si dovrebbe laureare (“finalmente”, direbbero i nostri genitori…). Qualcuno penserà che succedere a mio fratello sia un atto di nepotismo, ma d’altra parte “Univrtellers” è aperto a tutti, quindi chi avesse contributi da offrire si faccia avanti!

Come avrete capito non ci ho messo troppo tempo ad ambientarmi… Mi piace curiosare di qua e di là appena arrivo in un posto nuovo. Qui in università mi ha subito colpito un’iniziativa che inizierà tra poco: la Kidsuniversity. Ovvero l’Univr e altre realtà del territorio organizzano dal 14 al 24 settembre attività e laboratori per bambini e ragazzi dagli 8 ai 13 anni. Essendo una (futura) matricola pensavo che non ci potesse essere gente più giovane di me in università!!

La Kidsuniversity mi sembra un’ottima idea, per far “annusare” i corridoi dell’ateneo ai ragazzi fin da giovanissimi. Magari non si troveranno troppo disorientati, quando diventeranno matricole fra una decina di anni… Se vi interessa, potete trovare qualche info in più sul sito di Kidsuniversity.

Che altro dire? Ci conosceremo pian piano. Non vedo l’ora di scoprire questo incredibile mondo che è l’università!

Matteo | Univrtellers

#Universiadi: Irene Baldessari e Laura Letrari alla conquista di Taipei

Ehilà Followers,

come va in questi grigi e tristi giorni di fine estate?  Io, come vi avevo anticipato, sono stata in vacanza! (grida di gioia). Sì è vero, me la sono goduta per circa un settimana e poi sono tornata qui, da voi, perché sentivo troppo la vostra mancanza…vabbè dai, diciamo che dovevo ricominciare a scrivere la tesi, ma mi siete mancati davvero, giuro!

Nel frattempo, mentre ero impegnata a fare la lucertola spaparanzata davanti al sole, due delle nostre colleghe hanno preso parte alle Universiadi, le Olimpiadi universitarie. Voi sapevate della loro esistenza? Io, purtroppo, no e non appena l’ho saputo sono corsa ad informarmi: la manifestazione si svolge ogni due anni in una città diversa (quest’anno a Taipei in Taiwan) e possono parteciparci i migliori atleti universitari. Per l’edizione 2017, che si è svolta dal 19 al 30 agosto, l’università di Verona ha scelto di mandare Laura Letrari e Irene Baldessari a rappresentare l’Italia. Laura, nuotatrice, ha gareggiato nei 100 metri stile libero, nei 200 misti e nelle staffette 4×100 e 4×200 stile libero, mentre Irene, per l’atletica leggera, ha corso gli 800 metri arrivando in semifinale.

Ma non è tutto: siccome so che siete curiosi, sono andata di persona a chiedere a Irene di parlarmi della sua esperienza a Taipei. Ecco cosa mi ha raccontato:

“Arrivati a Taiwan dopo 24 ore di viaggio fra volo e scali la prima cosa che abbiamo notato è stato il caldo umido che rendeva l’aria irrespirabile, la cordialità dei volontari di Taipei e il grigio della città. Con il passare dei giorni i primi due punti sono rimasti immutati ma per fortuna la prima impressione di grigiore è stata smentita dai colori sgargianti dei templi, dal verde delle piante e dall’azzurro del cielo. La cordialità e l’entusiasmo della popolazione di Taipei hanno caratterizzato tutta la trasferta, dalla vita in villaggio alle competizioni fino alle visite alla città! “Welcome to Taiwan” ci ha accompagnato in ogni momento! Porterò sempre nel cuore l’entusiasmo di vivere in un villaggio con persone provenienti da tutto il mondo e praticanti discipline così diverse tra loro così come l’emozione di gareggiare in uno stadio stracolmo di gente e lo sfilare con il tricolore durante la cerimonia d’apertura. È stata un’esperienza bellissima e per questo devo ringraziare le persone che l’hanno vissuta con me, quelle che mi hanno aiutato a raggiungerla e il mondo sportivo universitario tutto. È bello vedere come nel mondo lo sport universitario sia tanto importante e vivere tutto ciò in prima persona è stato ancora più bello. Ringrazio quindi infine il Cus Verona, che è stato un onore poter rappresentare nel mio piccolo dall’altra parte del mondo!”

Beh ragazzi, la prima emozione che ho provato quando mi ha detto queste cose è stata invidia, davvero. Immaginare di poter rappresentare non solo la mia università, ma l’Italia intera così lontano da casa dev’essere stato da togliere il fiato; senza contare che l’opportunità di conoscere atleti provenienti da tutto il mondo non capita tutti i giorni! E ora, che l’invidia ha lasciato il posto all’ammirazione, credo che sarete d’accordo con me nel ringraziare Irene e Laura per averci rappresentati e portati, anche se non a Taipei, almeno nel cuore, nel corso di queste Universiadi 2017.

Alla prossima!

Univrtellers|Francesca

#tesi, #matricole e clima settembrino

Ciao followers!!

Come va? Siete tornati in “clima universitario” con l’avvicinarsi di settembre o avete ancora la testa rivolta alle vacanze come la mia collega Francesca?

Io mi sono concesso qualche (mezza) giornata di pausa per una camminata in montagna o un giro in bici, ma sto continuando con le ricerche e la prima stesura della tesi. C’è stato anche qualche intoppo però… Proprio nella fase di impostazione del lavoro, quando avevo bisogno di indicazioni precise, il mio relatore era in vacanza! Devo ammettere che è stato fin troppo disponibile. Nonostante un po’ di lentezza nel rispondere alle email, ho ricevuto tutte le dritte che mi servivano. Una volta ci siamo addirittura sentiti su Skype: come sfondo il prof aveva un accademicissimo bar di una spiaggia siciliana!

Intanto mio fratello Matteo si è finalmente iscritto al test di ammissione a Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale, che sarà la settimana prossima. Non l’ho mai visto così agitato per un esame! In senso positivo però: è tutto entusiasmo per la nuova avventura. Diciamo che non sa ancora cosa lo aspetta…

Intanto si iniziano a vedere le future matricole in giro per l’università, in cerca di informazioni e decisamente disorientate. Sono anche passato dal chiostro San Francesco l’altro ieri… Mi è quasi scesa la lacrimuccia ripensando a quando c’ero io al loro posto!

A presto!

Davide | Univrtellers

#studio VS #vacanza

Cari Followers,

una volta arrivati al 24 agosto sono due le cose che possono venire in mente: “o mio Dio, devo iniziare a studiare” e “voglio andare in vacanza”. Sì, diciamo che fare entrambe le cose potrebbe sembrare un ossimoro…ma per chi come me ha dovuto sostenere una sessione estiva degna delle Olimpiadi non è solo una possibilità, è una certezza.

Purtroppo come certezza non è delle migliori: da una parte lo studio e dall’altra le attese, sudate, sognate vacanze! Non se ne può fare a meno e non lo farò. Per questo ho deciso che subito dopo il relax darò il mio ultimo esame! Sì ragazzi, sono arrivata quasi al capolinea.

Devo ammettere che sono stata fortunata perché il professore del mio ultimo esame non ha cambiato gli appelli autunnali (anzi, vi suggerisco di controllare qui, se anche voi siete in piena sessione), ma vi devo dire la verità, comincio già a sentire la nostalgia e vi spiego perché: in questi giorni ho  iniziato a scrivere la tesi, come Davide. Anzi, a essere onesta, ho aperto il computer e l’ho fissato intensamente per circa un’ora prima di decidere cosa digitare, quindi credo che sia troppo presto per dirvi quale sia il tema principale del mio lavoro. D’altronde il “blocco dello scrittore” è ampiamente diffuso tra i tesisti, no? Beh ad ogni modo sono elettrizzata: non vedo l’ora di finire tutto e dare inizio, finalmente, al mio futuro! Ma sapete cosa vi dico? È ancora presto per scoppiare in lacrime e dirvi che mi mancherete: resteremo insieme per parecchi mesi, almeno fino ad aprile, quindi, intanto, armatevi di pazienza e ditemi come ve la state passando voi.

Come passerete questi ultimi giorni d’estate/primi giorni di sessione autunnale?

A presto!

Francesca | Univrtellers

#estate e #tesi: impresa epica!

Ciao followers!!

Come va? Si respira un po’? Vi aggiorno un po’ sull’andamento della mia tesi.

Ultimamente vi ho parlato di mio fratello Matteo e della sua “difficile” scelta universitaria. Per carità eh, scegliere il proprio percorso futuro è sicuramente un compito impegnativo… Ma scrivere la tesi è un’impresa quasi epica. Soprattutto se – come me – pensate bene di cominciare fra luglio e agosto. Lo sconsiglio… Caldamente.

Uniche note positive della tesi d’estate: il tempo è bello e si può decidere di fare una pausa in piscina o prendere la bici per respirare un po’ di aria “fresca”. Tutto il resto è assolutamente negativo: afa, amici al mare a fare la bella vita, tormentoni estivi alla radio…

Veniamo al dunque. Su cosa sto scrivendo la tesi? Come sapete sto concludendo il mio percorso in Informatica. Ho scelto un argomento alquanto “spinoso”, ovvero i malware (in termini più generali “virus”) che infettano i nostri pc e smartphone. Sto studiando i più noti degli ultimi anni e vorrei dare un quadro generale sulla loro diffusione, confrontando numeri e modalità di quelli che attaccano i computer con quelli che riguardano gli smartphone. Ho scelto questo tema perché la sicurezza informatica è fondamentale al giorno d’oggi, visto che la quasi totalità dei nostri dati è in rete: dalla finanza alla sanità, dalle foto personali ai documenti di lavoro.

Anche voi siete alle prese con la tesi? O magari avete appena iniziato a pensarci? Di sicuro vi sarà utile questa pagina del sito dell’Univr, dove sono elencate tutte le scadenze relative alla laurea, divise per dipartimento.

Beh… Godetevi l’estate (voi che potete)!

Davide | Univrtellers

#finalmentevacanze!!!

Ciao followers!!

#finalmentevacanze!! Dopo una sessione estiva senza fine, finalmente si parte con l’obiettivo dichiarato di perdere quel colore cereo che neanche pierrot con la sua lacrima avrebbe potuto raggiungere. I miei piani sono: una rapida capatina in montagna, devo essere onesta, più per godermi il fresco che per desiderio di fare ferrate, e due intere settimane in barca a vela: niente sveglia, niente libri, solo assoluto e meritatissimo riposo. Poi purtroppo (sigh) tornerò e dovrò dedicarmi agli ultimi esami e alla ricerca di un professore per la tesi.. ho già l’ansia. Ma l’estate per me non sarà solamente villeggiatura, ho infatti deciso che parteciperò ad un importante evento sponsorizzato dalla nostra università: il Film festival della Lessinia.

Il festival, che si terrà dal 19 al 27 agosto è l’unico in Italia dedicato a corti, documentari e film sulla vita e le tradizioni di montagna e per me è una grande occasione per diversificare le mie competenze in materia di cinema, di cui sono molto appassionata, e per partecipare a mostre, incontri e concerti di grande interesse.

Nel caso siate interessati anche voi a questo evento, questo è il sito. Qui potete trovare tutte le informazioni sul festival e una sezione dedicata ai migliori posti dove mangiare e dormire in zona.

Spero che anche voi, nostri fedeli lettori, possiate passare delle vacanze rilassanti e divertenti e che dimentichiate i libri. Almeno fino a settembre.

 

Francesca | Univrtellers

#tesi e #ammissione: chi finisce e chi comincia!

Ciao followers!

Come va? Avete finito gli esami della sessione estiva? Siete già in viaggio per le vacanze? In tal caso… Beati voi! Per me il relax è durato poco, visto che ho già ricominciato a stare ore e ore sui libri per la tesi. Beh, lo ammetto, ogni tanto mi concedo uno spritz… Ma poco svago e tanto lavoro!

Ormai da qualche tempo vi sto raccontando del travagliato percorso di scelta universitaria di mio fratello Matteo, appena uscito dalle superiori. È rimasto indeciso fino a qualche giorno fa, poi c’è stata la svolta: “Mi iscrivo a Lingue per il commercio, ho deciso – ha detto una mattina scendendo le scale. – Ho capito che sapere una lingua in più è qualcosa che può tornare utile in qualsiasi campo.”

Mi ha colto un po’ di sorpresa… Io e mia mamma stavamo facendo colazione e ci ha dato il buongiorno con questa frase. Mi è sembrato veramente convinto, quindi credo che questa sarà la sua scelta definitiva. Entro il 23 agosto si dovrà iscrivere agli esami di ammissione, che saranno fra il 5 e il 13 settembre. Dovrà sostenere un B1 di inglese e una prova “CISIA” con quesiti generali e comprensione del testo. I posti disponibili sono quasi 600, però dovrà dare il meglio di sé. Beh, non mi resta che dire… In bocca al lupo a lui e a tutte le future matricole!

Davide | Univrtellers