#SanValentino è alle porte. Lo faccio entrare?

“Nella bella Verona dove la scena è collocata, due famiglie di pari dignità piombano per rancori antichi in una nuova discordia che insozza le mani dei cittadini con il loro stesso sangue. Dai lombi fatali di questi nemici, trae vita una nuova coppia di sfortunati amanti, le cui sventure pietose con la morte, la faida dei loro genitori seppelliscono.”

Quale modo migliore di citare Romeo e Giulietta, immortale capolavoro di Shakespeare, per celebrare questa giornata dedicata all’amore? E quale città è forse più azzeccata della romantica e splendida Verona, per chi oggi si scambia cioccolatini e promesse di amore eterno?

Ebbene sì, cari followers, proprio oggi moriva San Valentino, martire cristiano del III secolo. Fu decapitato per la sua fede o sbranato da qualche single, secondo un’altra versione.

È ormai noto che questo 14 febbraio, definito “festa degli innamorati”, ha un carattere esclusivamente consumistico, che non si collega più con alcuna celebrazione cristiana. Il relativo bombardamento pubblicitario ne è una prova schiacciante.

Sono tante le varianti del significato attribuito a questa festa: una leggenda, ad esempio, narra che il Santo era solito offrire un fiore colto dal suo giardino alle giovani coppie che passavano di lì. Un giorno una coppia volle sposarsi con la benedizione di Valentino; da allora molte altre coppie fecero altrettanto, finendo per innalzare, nel corso dei secoli, San Valentino come patrono di tutti gli innamorati.

Chiedendo in giro, sono rimasta sorpresa nello scoprire che, in realtà, non molte persone danno importanza a questa festività. C’è chi la combatte dicendo che “San Valentino è per chi non ha abbastanza immaginazione per essere romantico tutto il resto dell’anno”, e chi, come me, ci scherza su e prende l’essere single con filosofia.

Ora che i miei studi universitari sono giunti al termine e la prospettiva di una buona carriera è proprio davanti ai miei occhi, ho poco tempo per pensare all’amore. Non rimugino più sulle ragioni della mia solitudine e non mi preoccupa più il non essere desiderata da qualcuno. Sono una donna completa nella mia individualità, che non sente più il disperato bisogno di un’anima gemella per sentirsi felice. C’è voluto un po’ di tempo, ma alla fine ce l’ho fatta e come suggeriva Shakespeare, “ho imparato che non posso esigere l’amore di nessuno; posso solo dar loro buone ragioni per apprezzarmi ed aspettare che la vita faccia il resto”.

Perciò che siate single o fidanzati, sposati o divorziati, soli o accompagnati, innamorati pazzi o rubacuori inconquistabili, festeggiate questo giorno con la leggerezza che già lo rappresenta. Non sbuffate di fronte alle mani intrecciate degli altri o ai palloncini a forma di cuore, ma siate felici della gioia che vi circonda e fatene vostra una parte. Amate voi stessi, prima di chi oggi vi regala fiori, e soprattutto amate l’amore. Amatelo così com’è, nella sua eterna, indispensabile e splendida essenza, e prendetevi un attimo per apprezzare ciò che avete senza pretendere di più.

 

Buon San Valentino a tutti. E guardatevi un film d’amore strappalacrime

                                                                                                                                          Francesca | UnivrTellers