Cari Followers,
Mentre rileggevo alcune pagine della tesi che sto scrivendo, impazzendo tra i segni blu e rossi annotati dal mio relatore, ho ripensato alla scena di un film che ho visto tempo fa.
Amanda, dopo l’ennesimo rimprovero del suo capo, nel fast-food dove lavora, esasperata, gli getta addosso l’olio bollente con cui stava per friggere le patatine. Dopo un urlo di rabbia, prende le sue cose e scappa via più veloce che può.
Non viene voglia anche a voi, ogni tanto, di lasciarvi andare a un momento di pazzia e gettare tutto al vento o urlare finché il vostro vicino di casa non viene a suonare alla porta? In momenti come questo, non resta che chiudere tutto quello che state facendo e guardare un film. Se, come me, state affrontando un periodo intenso, fatto di scadenze, dubbi e studio, prendetevi due minuti per leggere questo post e sintonizzarvi coi miei pensieri.
Ho vissuto avventure oltre i confini dello spazio, sono tornata indietro nel tempo per risolvere questioni in sospeso, e ho incontrato mille volti lungo il mio percorso. Ho pianto e riso e mi sono emozionata e arrabbiata, in alcuni momenti, ma sempre con la voglia di andare fino in fondo e di vedere la fine della storia o di risolvere il mistero. Il cinema ti conduce in posti inesplorati, sia fuori dalla tua stanza, che all’ interno della tua mente. Sarà per questo che è una delle mie grandi passioni? Forse sì. E quando penso che quello che provo non sia abbastanza, mi immergo in un’altra storia, vivo assieme al protagonista le sue avventure o i suoi problemi e mi dimentico, per un istante, dove sono.
Dove sono? Sono con Martino che, frastornato, si imbatte in Amanda durante la sua corsa per fuggire dalla polizia, e sono sempre con lui quando decide di nasconderla nel Museo del Cinema di Torino, dove lavora come custode. E mentre mi perdo tra la bellezza della Mole Antonelliana domandandomi cosa accadrà tra Martino e Amanda quella notte, conosco “l’Angelo”, il fidanzato della ragazza, che di mestiere ruba automobili.
Pazzesco, no? La tesi mi sta guardando agguerrita, su questo schermo bianco in attesa della mia ispirazione, ma io questa notte ho cose più importanti da fare. Devo aiutare Martino a capire che la vita non è un film muto degli anni Venti e che può spiegare ad Amanda i suoi sentimenti.
Troppe chiacchiere e riflessioni e, nel frattempo, mi sono dimenticata di raccontarvi che spesso, quando voglio svagarmi dopo lo studio, vado in un cinema storico di Verona, che si trova proprio in piazza Bra. Al Rivoli ci sono stata moltissime volte e amo il suo ambiente accogliente e la scelta dei film che vengono proposti ogni settimana. E se anche voi, come me, siete appassionati di film d’autore o di festival cinematografici, Verona ha molto da offrire. Ogni anno organizza diverse rassegne di cinema, che si svolgono al Palazzo della Gran Guardia, come il “Love Film Festival” (l’anno scorso ho visto Carlo Verdone dal vivo), oppure nei cinema più importanti della città, come il Cinema Alcione, che, attualmente, sta ospitando una rassegna dedicata al cinema inglese.
Qual è stato l’ultimo film che avete visto? Vi è piaciuto? E qual è il film che riguardate per sentirvi a casa? Quello che vi ha fatto emozionare la prima volta e che, da allora, non se ne è mai andato dai vostri pensieri. Io ne ho molti e per fortuna c’è ancora un universo di film da scoprire. Altre storie poetiche e surreali mi attendono. La storia di questo post, però, finisce qui. Ora ritorno al mio film, “Dopo mezzanotte” … O meglio, alla mia tesi.
Francesca | Univrtellers