Come scrivere un buon #curriculum? A lezione da #monsteritalia

Ciao Followers!

Come state? Io sto finalmente riprendendo fiato dopo questa interminabile sessione d’esami: messi da parte (almeno per un po’) libri, appunti e slide, sto recuperando la carica in vista dell’imminente secondo semestre. Non mi sono dimenticata, però, di prendere parte al Monster University Tour che ha fatto tappa nel nostro ateneo la scorsa settimana.

Organizzato da Monster.it, leader mondiale del recruiting online, questo incontro ha affrontato temi relativi al mondo del lavoro, con particolare attenzione al suo legame con il web. Di fronte a tantissimi studenti e neolaureati, gli esperti di questa piattaforma hanno risposto a domande di diverso tipo. Come si cerca lavoro su internet? Cosa è l’online reputation? In che modo i social network sono collegati al lavoro? Come si scrive un curriculum che non venga cestinato in un secondo?

Tra i vari argomenti dibattuti, è stato sicuramente quest’ultimo quello che ho trovato più utile e interessante. Scrivere il curriculum mi manda sempre nel panico (e sono sicura che succede lo stesso anche a voi) e sono stata felice di ricevere tanti, preziosi consigli.

Tanto per cominciare, è fondamentale essere facilmente reperibili: in cima al curriculm non devono mai mancare i propri contatti.

Da non sottovalutare è poi il nome che si dà al proprio curriculum. Inviare un file intitolato semplicemente “CV” non porta da nessuna parte: si deve sempre aggiungere il proprio nome, in modo da essere rintracciabili nella banca dati senza sforzo. Per lo stesso motivo, sarebbe ancora meglio specificare anche la posizione per la quale ci si sta candidando.

Il curriculum va poi differenziato di volta in volta: a seconda della posizione per la quale si sta mandando, si darà più rilievo ad alcune esperienze e competenze piuttosto che ad altre. Discorso che vale soprattutto per chi, come me, sta affrontando un percorso di studi umanistico, che dà la possibilità di accedere a molte professioni diverse, per le quali sono diversi anche i requisiti richiesti.

Fornire uno sterile elenco delle mansioni svolte nel corso di un’esperienza lavorativa serve a ben poco. Molto meglio un paragrafo in cui si “racconta” cosa quell’esperienza ha lasciato, a livello professionale ma anche umano. L’importante è essere brevi: un datore di lavoro dedica circa 30 secondi a ciascun curriculum. Avete quindi a vostra disposizione mezzo minuto per convincerlo ad assumervi!

Infine, la propria foto non è ovviamente obbligatoria. Se si decide di inserirla, però, bisogna fare attenzione a sceglierne una adeguata. Quindi niente foto in abbigliamento poco professionale, niente foto col drink in mano, niente foto in cui si intravede l’amico che avete tagliato accanto a voi. E, soprattutto, niente selfie. Ehi, è un curriculum, mica Instagram!

Francesca | Univrtellers

 

 

#OpenweekUnivr: un mare pieno di pesci!

Ciao Followers,

Non so voi, ma la settimana scorsa a me è sembrato di camminare più che in un’università, in un acquario: vi siete accorti dei pesci che continuavano a invadere l’ateneo come se nulla fosse? Se ve lo stavate chiedendo, No! Non stavano girando il sequel di “Alla ricerca di Nemo”. Erano semplicemente i ragazzi che per l’Open week della nostra univr cercavano di capire “che pesci pigliare”! E infatti iscriversi o non iscriversi all’università è, o è stato, il dilemma per molti studenti come noi.
Per questo il nostro ateneo ha organizzato nella settimana appena passata, dal 13 al 17 febbraio, una serie di eventi volti a farsi conoscere dai ragazzi prossimi all’iscrizione universitaria.

L’Open week è stato davvero un successo. Me ne sono accorto qualche giorno fa quando camminando nei corridoi del polo Zanotto ho incontrato più liceali che colleghi universitari. I numeri parlano chiaro: sono stati quasi 3000 gli studenti che hanno partecipato agli incontri durante la settimana di orientamento e particolarmente frequentati sono stati quelli di lingue e letterature straniere ed economia. A chiudere la serie c’è poi stato l’open day famiglie, un incontro dedicato non solo agli studenti ma anche ai genitori dei futuri universitari.

E per fugare qualsiasi dubbio riguardo ciò che si vuole studiare, l’ateneo ha programmato da febbraio a giugno le “Lezioni aperte”: un’occasione davvero unica per i ragazzi, che potranno assistere ad una vera lezione universitaria e comprendere meglio ciò che sarà argomento di studio.

E voi, sapevate già che pesci pigliare quando vi siete iscritti all’università?

Univrtellers | Davide

#orientationdayerasmus

Due giorni fa, aggirandomi per l’università, sono stata travolta da orde di studenti e studentesse dall’aria spaesata, che ho immediatamente riconosciuto: Erasmus.

Il 15 febbraio, in quello che è stato chiamato Orientation Day, il nostro ateneo ha dato infatti il benvenuto agli Erasmus che passeranno il secondo semestre a Verona, fornendo loro anche un “kit di sopravvivenza”. Nella prima parte della giornata sono stati presentati i servizi della nostra università, dalla mensa ai corsi di lingua italiana, mentre nel pomeriggio ci sono stati i tour del campus e della città.

Lingue, tradizioni, religioni, culture diverse, tutte insieme in quell’unico gruppo di persone. E ho pensato di chiedere a una di loro, originaria del Messico, perché abbia scelto proprio il nostro Paese, e Verona in particolare, e quali siano le sue aspettative nei confronti di questa esperienza. Ecco la sua risposta (alla fine della quale troverete anche i suoi auguri all’Erasmus, che quest’anno compie trent’anni)!

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=tDJBAfmfcjE&w=560&h=315]

Vi ricordo che siete ancora in tempo per partecipare al bando, che scade lunedì 20 alle 12.

Francesca | Univrtellers

 

#VeronaInLove2017, un mare di eventi per tutti

Ciao Followers,

come state? La sentite anche voi questa atmosfera d’amore nell’aria? Ebbene sì, anche quest’anno è arrivata Verona in Love! Una manifestazione del tutto singolare e veronese al 100% che celebra l’amore in tutte le sue sfumature.

Le iniziative organizzate in città sono state spalmate su quattro giorni: dall’11 al 14 febbraio. Oggi per esempio sono previsti eventi di ogni tipo: selfie e giochi per le coppie, messaggi d’amore originali da scrivere sul muro posizionato nel cortile Mercato Vecchio e tanti altri ancora…insomma ce n’è per tutti i gusti.

Ma se tra di voi c’è qualche amante del cinema come me, sicuramente non vi sarà sfuggito il “Love film fest”, il festival del cinema sentimentale che si è tenuto in Gran Guardia dal 9 al 12 febbraio. Ed è proprio nell’ambito di questa iniziativa che sabato 11 febbraio ho avuto l’opportunità di assistere ad una conferenza con Carlo Verdone. Avete capito bene, Carlo Verdone! L’attore infatti era a Verona per assistere alla proiezione del suo film “Maledetto il giorno che ti ho incontrato” e per incontrare il pubblico. Devo dirlo ragazzi, l’emozione era tanta…perché per quanto si possa scorgere per le vie di Verona gente relativamente famosa, assistere ad un incontro con un regista e attore del calibro di Verdone e restare ad ascoltarlo per un paio d’ore ad una distanza minima è stato quasi indescrivibile. E ovvio, mi di direte “vabbè ma mica è Steven Spielberg!”…certamente no, anche io ero partito un po’ con questo presupposto nella mente anche perché di film suoi ne conosco pochi, eppure vi assicuro che quando me lo sono trovato davanti l’emozione poteva essere la stessa. L’impressione che mi ha fatto è stata più che ottima: una persona umile, di spirito…un comico genuino come non ce ne sono più molti in televisione. Per questo ho voluto provare a dare anche a voi l’opportunità di assaporare il momento con questo video che ho fatto durante la conferenza: [youtube https://www.youtube.com/watch?v=FzkLBposFHY&w=560&h=315]

Fateci sapere se ci sarete oggi in giro per Verona, noi ci saremo!

Non mi resta da dire altro se non “Buon San Valentino agli innamorati”!

Univrtellers|Davide

#monsteruniversitytour

startup-photos

Ciao Followers!

“Dopo la tanto agognata laurea e le tanto sognate foto con la corona d’allora in testa, cosa farò?”

È una domanda che qualunque studente universitario si pone almeno qualche volta nel corso della propria tortuosa vita accademica, e che ogni volta lo fa sprofondare nel panico. Diciamocelo: per quanto possiamo lamentarci della lezione noiosa alle otto del mattino, della mole di libri da studiare per appena 3 crediti, dell’ansia da sessione d’esame, non ce la passiamo poi tanto male. È quello che verrà dopo che fa tanta paura, soprattutto in un’epoca incerta come la nostra in cui trovare un lavoro che ci piaccia e che sia attinente ai nostri studi sembra sempre più un’utopia.

Non sono qui per sconfortarvi, però!  Al contrario, oggi voglio parlarvi di un’iniziativa che il 22 febbraio approderà nel nostro ateneo: il Monster university tour.

Gli argomenti che verranno trattati sono relativi al mondo del lavoro:

  • Strategie e consigli sulla ricerca di lavoro online;
  • Suggerimenti per affrontare al meglio il colloquio di lavoro;
  • Lavoro e social network;
  • Cosa scrivere (e cosa invece non scrivere!) per rendere il proprio CV efficace;
  • Web reputation e personal branding.

Insomma, una bellissima opportunità per tutti gli studenti e i laureati che vogliono mettersi in gioco e migliorare il proprio profilo professionale.

Organizzato da Monster.it, uno dei leader mondiali del recruiting online, in collaborazione con l’Ufficio job placement, l’incontro sarà alle 10 nell’aula T1 del polo Zanotto.  La partecipazione è gratuita, ma è necessario prenotarsi mandando una email con oggetto “Iscrizione Monster University Tour” a placement@ateneo.univr.it  entro il 19 febbraio.

Non so voi, ma io non ho intenzione di perdermelo!

Francesca | Univrteller

#CNU2017, cercasi atleti per il CUS di Verona

Ciao Followers,

come state? Se siete nella fase “sedentarietà da esami”, oggi vi voglio consigliare un evento sportivo a cui partecipa ogni anno il CUS Verona: sto parlando dei CNU, i Campionati nazionali universitari.

La manifestazione è organizzata annualmente, sin dal 1947, dal Centro Universitario Sportivo Italiano (CUSI) e dai vari Centri Sportivi Universitari (CUS); si svolge ogni anno in una città diversa e in due diverse sessioni, una invernale per i giochi invernali e quella primaverile per le altre discipline.

Quando e dove? I campionati si svolgeranno a Catania dal 9 al 18 giugno 2017.

Chi può partecipare? Tutti gli studenti universitari nati dall’ 1/1/1989 al 31/12/1999 che praticano uno degli sport elencati qui.

Se siete interessati ad aggregarvi e a difendere i colori della nostra università, non esitate a contattare il CUS via mail all’indirizzo info@cusverona.it , altrimenti fate due passi e andate direttamente a trovarli nella sede in Viale dell’Università, 4.

Fateci sapere se parteciperete!

A presto,

Univrtellers|Davide

L’Erasmus ti cambia la vita

erasmus

Ciao Followers!

State ancora boccheggiando nel mare di appunti, libri, slide e ansia che ogni sessione d’esami porta con sé? Be’, vi capisco e vi sono vicina. E vi consiglio di prendervi una pausa per dare un’occhiata al bando Erasmus che il nostro ateneo ha da poco pubblicato. Lo so, lo so, ve ne ho parlato soltanto una settimana fa e rischio di essere ripetitiva. Il fatto è che spero davvero di riuscire a instillare in voi il desiderio di fare le valigie e lanciarsi in questa avventura. Se il racconto della mia esperienza in Germania non fosse stato sufficiente, condivido oggi con voi le parole dell’associazione Ase Esn Verona.

Francesca | Univrtellers

“Nel momento in cui mi chiedono cosa ci sia di così speciale nel progetto Erasmus, mi trovo sempre in difficoltà a trovare una risposta diretta che non occupi una buona mezz’oretta e non annoi a morte chi mi sta ascoltando. Sarà che una volta che lo sperimenti sulla tua pelle diventa pressoché impossibile definirlo in poche parole, sarà che ti lascia un’impressione decisamente troppo complessa da poter essere ridotta a qualche parola chiave, fatto sta che l’Erasmus ti cambia la vita, come dice il motto dell’associazione Erasmus Student Network, che da più di vent’anni si occupa degli studenti in mobilità internazionale. Nato esattamente trent’anni fa, il progetto riflette quella voglia di unità e integrazione che ha caratterizzato i primi passi della Comunità Europea, e ha permesso di trasmetterli a milioni di giovani europei, che sempre più di frequente vediamo combattere per un’Europa più unita, in un periodo di fratture e divisioni.

Sulla carta sembra un’idea semplice, quella di trasferirsi all’estero per un periodo di studio, e forse al giorno d’oggi un po’ scontata. Dopo i primi anni di rodaggio, il programma si è espanso fino a raggiungere numeri elevatissimi, ed è entrato nell’immaginario comune. Raccomandazioni di fare un periodo all’estero piovono da tutti i lati di questi tempi, non solo durante il percorso universitario, ma anche durante gli anni della scuola superiore, se non prima. Eppure, una volta prenotato il biglietto aereo, trovato casa per vie traverse e salutato mamma e papà cercando di non far vedere l’emozione, l’esperienza di vivere all’estero per alcuni mesi riesce sempre a stravolgerti. Quasi sempre positivamente. Non è soltanto lo studio in una lingua straniera, anche se ovviamente anche questo fa la sua parte, a rendere l’Erasmus uno dei progetti migliori di sempre. Piuttosto, è tutto il contorno di esperienze che lo caratterizzano, partendo dalle cose più semplici, come ad esempio riuscire fare una lavatrice senza far uscire tutto di un rosa indefinito, arrivando alle amicizie che si formano durante i viaggi improvvisati, le gite nei weekend, ed gli eventi ad hoc. Essere Erasmus ti fa provare in prima persona cosa voglia dire essere straniero, nel bene e nel male, mentre allo stesso tempo ti fa sentire parte di una comunità più grande, che crede nello superamento delle barriere. Spesso ti mette a confronto con pregiudizi che nemmeno sapevi di avere, aprendoti gli occhi. E alla fine dei giochi, quando stai per tornare a casa con un bagaglio di ricordi indelebili, ti fa capire che siamo italiani, tedeschi, polacchi ma, soprattutto, siamo tutti europei.”

Roberto Digennaro, presidente Ase Esn Verona