Ciao Followers!
Come state? Immagino che la risposta, nel pieno della sessione d’esami, sarà “Be’, si potrebbe stare meglio”. Anche io sto passando le ultime settimane sommerso da libri e appunti, e non vi nego che spesso ho provato l’impulso di mollare tutto e andare a vendere il cocco su una spiaggia tropicale. Se c’è qualcosa che me l’ha impedito, è la passione che nutro per quello che studio. Sembra un’ovvietà, ma è proprio in questi momenti che ci si rende conto di quanto sia importante scegliere il percorso accademico giusto. Importante e per niente facile. Ricordo bene il senso di panico che ho provato quando i festeggiamenti per la fine della scuola sono giunti al termine. Ok, finalmente ho il mio agognato diploma. E adesso? Diciamocelo chiaramente: le persone che a diciotto anni sanno cosa vogliono dalla vita sono davvero poche. E io non ero tra queste.
Mi sarebbe stato utile un servizio come quello che il nostro ateneo propone ormai da diversi anni: l’open week. Dal 13 al 17 febbraio, infatti, gli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori avranno la possibilità di prendere parte a degli incontri di orientamento sulle varie aree didattiche, da Economia fino a Lettere, arti e comunicazione, passando per Medicina e Professioni sanitarie. Durante queste giornate si terranno anche le simulazioni dei test d’ingresso ai vari corsi (sono gratuite, ma è obbligatorio iscriversi).
Da quest’anno, inoltre, le porte della nostra università si apriranno, da febbraio a giugno, anche per le lezioni aperte: gli iscritti al quarto e quinto anno delle scuole superiori potranno infatti partecipare ad alcune lezioni, per comprendere quali sono gli argomenti trattati e quale il linguaggio usato. E per sperimentare, anche solo per qualche ora, cosa significa essere uno studente universitario. Il calendario delle lezioni aperte sarà reso disponibile a febbraio.
Insomma, non spaventatevi alla vista di orde di adolescenti in giro per i corridoi e le aule! L’unico rischio che correte è quello di sentirvi irrimediabilmente vecchi.
Univrtellers | Davide