Ciao a tutti! Ancora qualche giorno e finalmente la sessione d’esami invernale sarà passata e si potrà tornare a respirare, aperitiveggiare, sorridere e soprattutto mangiare di nuovo con una, più o meno ritrovata, regolarità. A questo proposito, un giorno mi sono ritrovato a osservare, dal basso del mio panino preparato a casa dalle 7 del mattino e ormai rinsecchito, un nutrito gruppo di persone che, tutte sorridenti dal bar del Polo Zanotto, imboccavano le scalette che portano alla mensa. Ammetto che l’idea di pranzare o cenare a mensa non mi ha mai allettato, ma rivolgendo lo sguardo al panino che andava asciugandosi sempre di più a vista d’occhio, mi sono detto: “Non ce la posso fare!”.
Il giorno dopo, alle 12 in punto, ho così varcato la soglia della mensa diretto verso il cibo e la spirale circolare di tavoli e sedie che sembra il guscio di una lumaca. Ha la sua poesia, non pensate? Ho scoperto che se non hai l’Esucard, basta il tesserino universitario. E, in teoria, il menù, sul sito dell’Esu, viene aggiornato tutti i giorni. La pasta all’arrabbiata è davvero arrabbiata, se doveste decidere di prenderla, munitevi di acqua a volontà. Decisamente blanda, invece, quella alla siciliana…che, parliamoci chiaro, di siciliano non ha nemmeno l’odore. I vicentini di passaggio, (non avete idea della cose che si sentono stando seduti semplicemente a mangiare in silenzio nel tuo rettangolo di tavolo), sostengono che alla pasta alla vicentina manca qualcosa. Cosa? Non lo so, ormai erano fuori gittata.
A quanto pare da quando hanno aumentato di 10 centesimi il prezzo, il servizio sembra migliorato e non di poco. Invece, non ho capito perché se si prende un primo vale come ridotto e se si prende un secondo si paga per interno e soprattutto: perché con la pizza non si possono accoppiare le patatine fritte?!? Indagherò…
Ammetto che sulla mensa mi sono ricreduto, si socializza tanto e il cibo non è male. La pizza è ottima e manco a dirlo sembra proprio che, a dispetto di molte pizzerie veronesi, ci sia il forno a legna. Ho notato che se si sorride agli addetti ai lavori, loro ricambiano. Quindi, amici, siate più socievoli! Soprattutto con la nonnina, che ho ribattezzato nonna Salice, anche se puntualmente sbaglia traiettoria sporcando sempre il piatto, che poi seduti al tavolo se non si sta attenti si rischia di macchiare anche maglie, jeans, ecc.
E a voi, che piatti piacciono di più della nostra mensa? E quali meno? Fateci sapere… 🙂
#univrtellers | Davide
Venite in mensa a borgo roma, voi che vedete “servizio migliorato”, “pizza ottima” e “poesia”.
Veniteci per una settimana intera, così vedrete che con “Prendiamoli per la gola” spesso intendono l’atto fisico più che quello metaforico.
Vedrete anche i milioni di disguidi con le tessere ESU, che funzionano sì, ma quando vogliono loro.
Vedrete la fila alla cassa, ma non quella della mensa: quella del negozio a 100 metri dalla mensa che vende panini, risotti caldi, carne e altri articoli di gastronomia da asporto. Tutto rigorosamente a prezzi accessibili e servito in maniera gentile.
Questo per dire che un business sostenibile per la mensa è possibile: basterebbe volerlo.
E’ indegno come le aree trainanti in termini di ricerca (Medicina e Scienze & Ingegneria) vengano trascurate solo perché geograficamente distanti dai riflettori e dagli uffici che contano.
Ciao, hai fatto bene a segnalarci! Il blog serve anche a quello, per raccontare le esperienze di tutti gli studenti #univr. La mensa di San Francesco è buona…Verremo a fare un salto anche a Borgo Roma per indagare, per quel che possiamo 🙂
Tranquillo, è così anche alla mensa san francesco.
Io è un anno che non vado più. Ogni volta o dovevo stare in fila 3 ore per essere servita, o dovevo stare come una rincretinita in piedi ad aspettare il tavolo per poi ritrovarmi a mangiare in fretta un pasto freddo perchè avevo lezione e non avevo tempo per scardarmi la roba o stavo male.
Molto meglio come alternative l’insalatona del bar della mensa (che non ho capito perchè la stessa insalatona costi meno al bar e più in mensa) oppure l’alimentari nella via di economia che con 2 euro ti fa un panino fresco.
Eh si..il problema delle file nelle ore di punta e durante periodo lezioni c’è! Ma una mensa è pur sempre una mensa ed è un valido aiuto per chi è fuori sede, poco tempo e non vuole spendere facendo comunque un pasto completo. Come potrebbero essere migliorati i problemi che dite voi?