Bentrovati #univrtellers fans! Ritorna oggi l’appuntamento con l’esperienza Erasmus raccontata direttamente da coloro che l’hanno vissuta. Vi proponiamo di seguito la testimonianza di Camilla Raffaelli, studentessa di Marketing e Comunicazione d’Impresa all’università di Verona.
Camilla, cosa ti ha spinto a trascorrere un periodo di studi all’estero?
Fin dal primo momento in cui mi sono iscritta all’ università di Verona il mio obiettivo è stato l’ Erasmus, e le ragioni erano diverse. Avendo frequentato il liceo linguistico avevo, e tuttora ho, una propensione per le lingue. L’inglese in particolare è sempre stata la mia favorita, tanto che già durante gli anni del liceo avevo fatto brevi vacanze studio in Inghilterra ed Irlanda. In primis, dunque, volevo accrescere la mia capacità di parlare in inglese, quasi a livello di lingua madre. Inoltre, amo viaggiare e vedere nuovi posti e l’Erasmus mi sembrava l’occasione perfetta. Volevo mettermi in gioco, essere indipendente e capire se ce l’avrei fatta da sola. Mi incuriosiva vedere ed interagire con un modo diverso di apprendere, studiare e di vivere la vita da studente. Ovviamente c’era in me anche l’intenzione di divertirmi.
Quali sono le tre parole chiave che utilizzeresti per fotografare la tua esperienza Erasmus?
- Emozionante
- Irripetibile
- Giovane
Com’è la vita dello studente universitario all’estero? Da quali ritmi è scandita e come si distingue da quella in Italia?
La vita dello studente universitario in Inghilterra è molto diversa da quella in Italia. Gli studenti devono seguire lezioni e seminari, quest’ultimi in gruppi ristretti di 10 o 15 persone. Oltre alla preparazione personale, le valutazioni vengono date anche in base alla partecipazione, alla realizzazione di presentazioni e discussioni e alla redazioni di saggi brevi. Il voto finale quindi non è dato da un singolo esame. Tuttavia, bisogna dire che gli studenti inglesi trovano anche tempo per festeggiare: la mattina all’università e la sera divertimento (tranne nei periodi clou di fine semestre).
Quali arricchimenti personali porterai a casa dopo tale esperienza?
Sono cresciuta e cambiata durante questa esperienza, mi sono tolta delle paure e costruita delle sicurezze. Sono più consapevole di quello che riesco a fare da sola, ho incontrato tante persone e culture differenti che mi hanno insegnato a vedere il mondo con occhi diversi e a capire che la realtà non è una soltanto.
Vogliamo ringraziare Camilla per la sua disponibilità, augurandoci che contributi simili possano servire ai nostri studenti per avere un’idea più chiara sulla questione Erasmus.
Qualcuno di voi ha già fatto o ha in programma un’esperienza all’estero? Se si, fateci sapere quali luoghi avete visitato o verso quali mete siete diretti. Sognando posti esotici io ritorno a studiare!
A presto giovani matricole! 🙂
#univrtellers | Davide