Non v’è mondo fuor di queste mura: una passeggiata tra la storia e i vostri pensieri

nonvèmondofuordiquestemura800x400

Davvero interessante la testimonianza di Paola, non trovate? E voi avete mai fatto un’esperienza del genere?

Ora però è il momento di tornare in quel di Verona per il secondo appuntamento della nostra rubrica settimanale dedicata alla città scaligera. Lo scorso sabato abbiamo parlato delle principali mete turistiche: casa e tomba di Giulietta e Arena. Argomenti magari un po’ scontati per chi vive a Verona, ma andando avanti speriamo di trovare scorci nascosti che possano stimolare la curiosità di tutti.

Oggi il nostro viaggio comincia a Ponte delle Navi. Un ponte che sicuramente conoscete molto bene dal momento che collega la zona universitaria al centro di Verona. L’unico (oltre naturalmente a quello di Castelvecchio) ad essere stato costruito dagli scaligeri, al fine di colmare l’assenza di un collegamento con la parte est della città. Da Ponte Navi, e dal bellissimo scorcio sulla basilica di San Fermo (non mi stanco mai di contemplarla!), ci muoviamo ora verso nord, quindi verso destra se venite dall’università o verso sinistra se invece venite dal centro, e oltrepassiamo Ponte Nuovo. Avete già indovinato la nostra destinazione, vero? Prima di arrivarci lasciate che vi sveli una piccola curiosità. Per coloro di voi che non lo sapessero, tra Ponte Nuovo e il noto Ponte Pietra un tempo c’era un altro ponte: Ponte Postumia. Insieme a Ponte Pietra, era uno dei due ponti romani di Verona e sorgeva proprio nel punto in cui oggi trovate la bellissima basilica di Sant’Anastasia, che ai tempi non era ovviamente ancora stata costruita. Il ponte, esclusivamente pedonale, era in marmo rosa di Verona e aveva un’anima in legno, ma oggi vive solo nella memoria di alcune illustrazioni d’epoca.

Più vivo che mai è invece l’affascinante Ponte Pietra, completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale (come tutti i ponti di Verona) e successivamente ricostruito. Ponte Pietra è il collegamento con la zona più antica della città, la nostra destinazione: colle San Pietro. Ebbene sì, la parte più antica, quindi quella archeologicamente più interessante. La città di Verona nasce infatti proprio sulla collina, punto strategico per il controllo sull’Adige, e solo successivamente si sposta in pianura. Fu proprio in questa zona che vennero ritrovate tracce di insediamenti preromani. Storia a parte, se siete dei fotografi o se semplicemente amate panorami e tramonti non potete fare a meno di visitare questa zona di Verona. La strada per arrivare in cima non è poi neanche troppo lunga e durante il tragitto avrete anche la possibilità di sbirciare dentro al Teatro Romano, che nel periodo estivo ospita splendidi concerti.

Una volta arrivati in cima, oltre al bellissimo panorama che vi consiglio di ammirare sia di giorno che di notte, troverete un imponente edificio. In questo posto, un tempo si ergeva l’antico Castrum romano di cui oggi, purtroppo, pressoché nulla rimane. Alla fine del XIV secolo, infatti, Gian Galeazzo Visconti decise di trasformarlo in un castello, che sarebbe servito come residenza per il comandante militare. Il castello cadde però in rovina a inizio 1800, quando venne quasi completamente distrutto da Napoleone. Di lui oggi rimane soltanto l’altissimo muraglione in pietra nella parte posteriore, tristemente abbandonato ma ancora maestoso. Qualche anno dopo, intorno al 1850, si decise di dare il via alla costruzione di una caserma austriaca e l’edificio che ne risultò è quello che potete ammirare tutt’oggi. L’impronta austriaca è ben riconoscibile dai portali, ma il risultato finale non entusiasmò gli abitanti di Verona, motivo per cui, successivamente, si decise di aggiungere la merlatura. La caserma è attualmente disabitata e i numerosi progetti di recupero sono purtroppo difficili da attuare.

sp

Location ideale per una serata romantica, ritiro momentaneo per rifugiarsi nei pensieri con l’iPod sparato nelle orecchie, set fotografico d’eccellenza, punto di partenza (o arrivo) per una rilassante corsetta sui colli veronesi. San Pietro può essere tutto questo e molto altro e il pensiero di andarvene vi regalerà qualche sospiro malinconico. Ma niente panico! Prima di reimmergervi nel trambusto cittadino potreste concedervi una piccola deviazione. Tanto per cominciare potreste prendervi un momento di relax lungo le sponde dell’Adige. Proprio sotto a Ponte Pietra c’è infatti un sentiero che costeggia il fiume: il posto ideale per un po’ di sano stream of consciousness. E già che ci siete, se avete un altro quarto d’ora potreste rinfrescarvi dal caldo di questi giorni andando a bere qualcosa di fresco in uno dei bar più belli (e piccoli) di Verona. Continuate a costeggiare esternamente il fiume verso la parte ovest, attraversate il primo ponte che incontrate (Ponte Garibaldi) e raggiungete la piazza del Duomo. Posizionatevi al centro della piazza e, già che ci siete, ammirate la cattedrale. Ci siete? Bene, ora voltatevi, guardatevi intorno e ditemi se notate qualcosa di delizioso. Ma ora basta parlare. «Parole, parole, parole…» 🙂

Ci leggiamo lunedì. Buon fine settimana!

#univrtellers | Davide

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *